Lega Pro a 60 squadre, per Macalli è inevitabile

La Lega Italiana Calcio Professionistico o, per come è conosciuta, la Lega Pro. A partire dalla stagione 2012/2013 è possibile che la struttura dei campionati di calcio di Prima e Seconda Divisione possa subire una modifica radicare rispetto a oggi.

E’ l’opinione rilasciata dal presidente Mario Macalli ai microfoni della trasmissione di LiraTv “Goal su Goal”. Le innumerevoli vicissitudini finanziarie che stanno falcidiando i club iscritti (poi forse, poi no) alla Lega Pro lascia insinuare un’amara riflessione.

Quella per la quale pare difficile, fin dal prossimo anno, riuscitre a conservare l’attuale organizzazione che prevede due campionati dei Prima e due di Seconda Divisione per un totale di 77 squadre iscritte alla Lega.

“Negli ultimi due anni – sono le parole di Macalli – ci siamo imbattuti nell’oggettiva constatazione che numerose società si sono trovate in gravi difficoltà. Anche adesso la situazione non mi pare migliore se quel che temo si avvererà”.

Cosa teme Macalli? Presto detto:

“I controlli sul primo trimestre con scadenza 15 novembre potrebbero portare diversi punti di penalizzazione. Ora siamo 77 squadre, spero che resteranno le stesse anche al 30 giugno ma temo che non andrà così”.

Il rischio che più di una società non si trovi in regola con i conti è palese: ciò implicherebbe che fin dall’edizione 2012/2013 si possa incappare in una inevitabile evisione:

Lega Pro a tre gironi da 20 squadre per un totale di 60 squadre professionistiche”.

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