Barletta, per la questione stadio ancora tutto in alto mare

Era molto atteso dalla tifoseria biancorossa, e non solo, l’incontro tra  la delegazione del Calcio Barletta, composta dal Presidente Roberto Tatò, il vice-Presidente Walter Tatò, il Direttore Generale dott. Giuseppe Falcone e il segretario Domenico Damato, il sindaco Maffei, assessori e dirigenti comunali vari e il Delegato provinciale del Coni, dott. Isidoro Alvisi. All’incontro, tra gli altri, ha partecipato anche il Consigliere regionale Filippo Caracciolo.

La seduta è durata quasi due ore e mezza e alla fine una decisione vera e propria non è stata presa. Senza fare molti giri di parole, il risultato è che giovedì prossimo l’amministrazione comunale d’intesa con il parere del Coni, istituirà un tavolo tecnico per capire se è possibile installare una struttura fatta di modulari e che quindi possa aumentare la capienza e la visibilità dello stadio “Puttilli”. I pareri dei tecnici del Comune e del Coni, dunque, entro giovedì, dovranno dire se è possibile attuare un progetto del genere.

Dunque tutto rimandato di qualche giorno e se qualcuno è riuscito a vedere un ottimistico passettino in avanti, c’è chi resta sempre molto perplesso e scettico sull’evolversi in maniera positiva della questione. Perplessi, perchè se ci permettete, sono anni che ormai si parla ogni tanto del “Puttilli”, tante parole sono state versate ma a fatti “zero spaccato”, come si diceva una volta a scuola.

Scettici, perchè l’impressione è che il Signor Sindaco, in questo momento, ha terminato la classica margherita da sfogliare e ora non può più sbilanciarsi più di tanto come fece a petto gonfio poco meno di un anno fa. “Ho più volte dichiarato e proposto l’abbattimento delle curve, gradinate e tribuna del Puttilli e avanzare i posti a sedere a ridosso del terreno di gioco com’è giusto che sia per una concezione di stadio a misura calcistica. La pista? Deve essere costruita altrove perchè calcio e atletica non possono coesistere. Questa è una situazione insostenibile!”

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Siracusa, tutti i numeri di una stagione da incorniciare

Col campionato ormai terminato è tempo di numeri. Ed i numeri del Siracusa, dall’avvio del campionato alla fine, parlano chiaro.

Se i numeri confermano, effettivamente, quello che è il rendimento della squadra, anche quest’anno i numeri non si sono sbagliati. I 44 punti ed il 9ª ed effettivo posto in classifica (oppure 7ª in coabitazione con Lucchese e Lanciano) è frutto di: 12 vittorie; 8 pareggi e 14 sconfitte. 32 i goal all’attivo realizzati, di cui 20 in casa e 12 in trasferta. 38, invece, le reti al passivo. Frutto di 10 reti subite tra le mura amiche e ben 28 in trasferta.Questo per quanto riguarda i numeri globali e complessivi del campionato, ma, veniamo ai dettagli.

Il Siracusa ha realizzato i suoi 44 punti a partire dalla sesta giornata, vista la sterilità ed i risultati negativi per le prime cinque giornate. Dopo la quinta giornata, col cambio d’allenatore Mr. Ugolotti (insieme al suo vice Andreozzi) subentrò a Romano, iniziò l’escalation del Siracusa verso la salvezza. Con la vittoria sulla Nocerina (alla sesta giornata) il Siracusa iniziò un filotto di risultati utili consecutivi. Meglio in casa che in trasferta. Importanti e storici rimangono comunque le vittorie in casa del Foggia e del Cosenza (prima della debacle).

In 34 gare disputate, al Siracusa sono stati assegnati solamente 3 rigori a favore di cui 2 in casa (Viareggio e Cosenza) ed 1 in trasferta (Atletico Roma). Ben 7 invece i rigori contro (3 in casa e 4 in trasferta). I numeri salgono quando parliamo di calci d’angolo, dalla prima all’ultima gara gli azzurri hanno battuto 166 corner per una media di 4.76 a partita.

I 29 giocatori della rosa azzurra, hanno tutti giocato almeno una partita, ad eccezion fatta di Roberto Chiaria infortunatosi al primo giorno di allenamento col resto dei compagni. È l’argentino Fernando Spinelli il giocatore che ha giocato più minuti in campionato: su 3060’ il centrocampista ne ha giocati ben 2603’. Al contrario quelli con meno minuti sono il giovanissimo Ivan Caldarella (classe 93) con 2’ e Giovanni Iodice con 9’.

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Il Pisa sfida la Primavera dell’Empoli

Dopo due giorni di riposo è ripresa ieri pomeriggio l’attività del Pisa 1909. Il campionato è finito ma i ragazzi di Pagliari continueranno ad allenarsi ancora in un clima disteso e rilassato e sicuramente con lo sguardo già rivolto al futuro.

L’appuntamento clou di questa settimana è sicuramente quello di questo pomeriggio quando all’Arena Garibaldi arriverà la formazione Primavera dell’Empoli per una amichevole (calcio d’inizio fissato per le ore 16) che servirà al tecnico pisano per mettere minuti nelle gambe dei suoi giocatori. Un evento interessante che porterà sul prato dello stadio pisano un altro scampolo di calcio prima dello stop definitivo alla stagione.

Una stagione che si è conclusa nel migliore dei modi per il Pisa 1909, capace di chiudere a quota 43 il suo cammino nel girone B della Prima Divisione matematicamente (penalizzazioni incluse) al sicuro dopo molti mesi tribolati. Un cammino quello del Pisa che si è chiuso con questi numeri, fornitici dalla Camp, fedele compagna di viaggio in questa stagione. Diamoci un’occhiata:

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Siracusa, Ugolotti: “Vogliamo il 6° posto”

Dopo aver diretto la seduta d’allenamento Mr. Ugolotti si è presentato in sala stampa per l’ultima conferenza della stagione in corso, ormai giunta ai titoli di coda.

Domani, al “Porta Elisa” di Lucca si giocherà infatti l’ultima gara del campionato 2010/2011.

Il tecnico massese prima di parlare della gara contro la Lucchese ha fatto il quadro generale di quella che è stata la cavalcata del Siracusa verso la salvezza, ottenuta tra l’altro con largo anticipo.

“Parlo personalmente e per quel che mi riguarda. Sicuramente è stato fatto un qualcosa di eccezionale. Vi racconto un aneddoto: l’altro giorno mi è capitato di guardare in un vecchio quotidiano la classifica delle prime sette giornate del campionato e sinceramente vedere il Siracusa lì in fondo e con 3 punti mi ha fatto un certo effetto. Conserverò questo giornale – continua Ugolotti – perché rappresenta quello che di straordinario abbiamo fatto sino ad oggi. Da sei giornate siamo ormai salvi, praticamente, da quando abbiamo vinto la gara contro il Foggia. La sensazione di aver fatto qualcosa di davvero importante ed eccezionale, però, non si avverte; vedo che la nostra salvezza è stata percepita come un qualcosa di scontato, e questo mi dà fastidio”.

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Spezia, l’imperativo è credere nei playoff

Con la Commissione Disciplinare che ha dato un’ulteriore scossone alla classifica penalizzando pesantemente il Ravenna, l’ultima giornata di campionato assume contorni ancora più interessanti. I romagnoli, ora in piena zona play-out, saranno di scena a Monza, con i brianzoli a caccia di punti salvezza.

E lo Spezia continua la marcia di avvicinamento alla sfida di Lumezzane, con una seduta pomeridiana sul terreno dell’ ‘Alberto Picco’. Mister D’Adderio ha fatto svolgere ai suoi ragazzi una partitella a ranghi misti su trequarti campo; vittoria per 3-1 dei neri sui casaccati, con a segno Colombo, Buzzegoli e Casoli; per gli arancio in rete Basso (che ha svolto solo parte della seduta con il gruppo a causa di una caviglia dolorante). Ancora a parte Aprea, Ferrarese e Pedrelli.

Prima dell’inizio della seduta, Sergio, tifosissimo delle Aquile, ha potuto incontrare i ragazzi e lo staff tecnico aquilotto; strette di mano, tanti sorrisi ed in dono una maglia firmata; di certo un giornata che non si dimentica.

Domenica, intanto, lo Spezia sarà di scena al ‘Nuovo Stadio Comunale’ di Lumezzane, per giocarsi le ultime chances di approdo alla fase Play-Off; gli uomini di mister D’Adderio dovranno puntare al risultato pieno, con un orecchio rivolto verso Crema, stadio ‘Voltini’, dove si giocherà Pergocrema-Verona. Gli scaligeri vantano due lunghezze di vantaggio sugli aquilotti e potrebbero accontantarsi del pareggio in virtù di una migliore differenza reti.

Di certo lo Spezia arriva all’ultima giornata in ottima forma: tre vittorie di fila, una impermeabilità difensiva fermatasi domenica a quota 510 minuti, violata dall’attacco più forte del campionato, e la consapevolezza che, in questo campionato, tutto può succedere.

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Hellas, la sfortunata storia di Aiman Napoli

SANDRA’ – Solo 107 i minuti totalizzati in maglia gialloblù da Aiman Napoli, giunto in riva all’Adige al termine della sessione invernale del calciomercato. Messi alle spalle i problemi fisici, l’attaccante scuola Inter non nasconde il proprio disappunto per come è andata la seconda parte della stagione a livello personale: “Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto. Non mi sono mai fermato per così tanto tempo, è stato un infortunio strano. Ero venuto qui per dare una mano, per fortuna il mio contributo non è servito in virtù del fantastico lavoro svolto dai miei compagni”.

Domenica in casa del Pergocrema Ceccarelli e compagni si giocheranno le proprie possibilità di accesso ai play-off: “Manca un passo non semplice, affronteremo una squadra in difficoltà, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Stiamo coi piedi per terra, giochiamo come sempre fatto”.

Osservare le partite dagli spalti fornisce la possibilità di analizzare puntualmente l’atteggiamento della formazione scaligera: “In qualche frangente pecchiamo di lucidità per troppa voglia di fare, non credo sia un difetto così brutto. Occasioni ne abbiamo create molte, questo è avvenuto grazie ad una buona qualità di gioco”.

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Foggia-Taranto, il derby è un pari senza reti

FOGGIA – TARANTO 0-0

  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Caccetta, Romagnoli, Torta, Regini; Kone, Burrai, Laribi; Farias (80´ Varga), Sau (80´ Agodirin), Insigne. A disp. Santarelli, Tomi, Candrina, Marinaro, Agostinone. All. Zdenek Zeman.

    A.S. TARANTO (3-4-3): Bremec; Cutrupi (46´ Sabatino), Coly (35´ Colombini), Prosperi; Antonazzo, Giorgino (83´Di Deo), Branzani, Garufo; Rantier, Girardi, Sy. A disp. Barasso, Russo, Chiaretti, Guazzo. All. Davide Dionigi.

    ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso (Secco-Parolin)

    AMMONITI: Romagnoli, Torta, Burrai (F); Giorgino, Sy (T)

    NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 4.084 (paganti più abbonati) per un incasso di € 58.307 (rateo abbonati più paganti). Angoli 1-3. Recupero 3´ pt; 3´ st.

Il Foggia impatta con il Taranto nella penultima giornata di campionato, ultima allo Zaccheria, e ottiene uno zero a zero prevedibile alla vigilia. Un pari tutto sommato giusto, che consegna alle due compagini un punto che non cambia il loro destino in classifica, già scritto prima di questa gara.
In campo la posta in palio non è alta, il Taranto è già ai play-off, il Foggia sa che dovrà attendere almeno l´anno prossimo. Ma è pur sempre un derby, e se ti chiami Foggia e hai in panchina uno come Zeman, l´orgoglio non puoi metterlo da parte.

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