Taranto, il primato dura 48 ore

Il destino nel mondo del calcio, si sa, é spesso cinico e baro. Il Dio del pallone é abituato, da sempre, a non guardare mai in faccia nessuno. Spesso, poi, sembra accanirsi su determinate squadre e città, quasi per una sorta di sadismo innato che regna in tutti i tifosi italiani.

In questo caso a masticare amaro é il Taranto, che domenica scorsa, dopo la vittoria casalinga contro il Pavia in rimonta e con il gol decisivo del giovane attaccante talento di casa Nicolino Russo, ha ritrovato la vetta delle Lega Pro Prima Divisione (all’epoca meglio conosciuta come C1) dopo ben 10 anni la vetta del campionato.

Era il lontano campionato di C2 girone C della stagione 2000/2001: era il Taranto di patron Pieroni e del bomber Cristian Riganò, che con i suoi gol faceva sognare una città intera. Alla fine di quella stagione, il Taranto vinse il campionato con due punti di vantaggio sul Campobasso e ritornò in C1: la stagione seguente fu quella dell’atroce beffa nella finale playoff per la serie B vinta dal Catania e sulla quale da sempre pesa l’ombra di una combine mai digerita dai tifosi rossoblù, che attendono dalla stagione ’92-’93 di ritornare nella serie cadetta. Beffa, dunque.

Perché la vetta conquistata domenica (il Taranto pur avendo vinto 3 partite di fila é a quota 8 perché sconta 1 punto di penalizzazione dopo il caso calcioscommesse, dove la società rossoblù é stata condannata dal procuratore federale Palazzi, non per aver commesso il fatto ma per “responsabilità di persone esterne alla società nella combine del risultato del match dello scorso torneo riguardante Taranto-Benevento conclusasi per 3-1 in favore dei rossoblù, n.d.r.), dopo 48 ore é diventata già un lontano miraggio.

Questo pomeriggio infatti, il Carpi guadagnerà la vetta solitaria del girone salendo a quota 9, in quanto la sconfitta interna contro il Viareggio per 2-3, sarà tramutata in vittoria a tavolino per i lombardi, perché il Viareggio ha irregolarmente schierato Luigi Monopoli, difensore classe 1992 prelevato in estate dal club biancorosso. Monopoli è sceso in campo contro il Carpi senza aver scontato l’ultima delle tre giornate di squalifica rimediate durante lo scorso torneo che il giovane stopper ha disputato nella formazione Primavera del Bari.

E per i tifosi tarantini, la beffa diventa doppia. Perché il Bari é, da sempre, la squadra “nemica” per eccellenza di una città intera. Per la squadra di Dionigi, dunque, tutto da rifare. E non resta che aggrapparsi ad uno dei detti più antichi dei supporters rossoblù: “per mari avversi sempre navigheremo”.

Lascia un commento