Il Taranto a Palagianello in vista del Viareggio

Per continuare a preservare il manto erboso dello stadio Erasmo Iacovone, il Taranto si è ritrovato nella giornata di ieri a Palagianello, paesino della provincia occidentale ionica, per dare il via alla nuova settimana di lavoro in vista del match di domenica prossima in casa contro il Viareggio, che prevede due doppie sedute: oltre a quella classica del mercoledì, ci sarà una doppia razione anche al giovedì.

Buone notizie arrivano invece dall’infermeria per Davide Dionigi, che può contare nuovamente sui difensori Sabatino e Coly, anche se quest’ultimo era tornato a disposizione per la sfida di Sorrento di domenica scorsa.

Ancora ai box, invece, Filippo Pensalfini: l’ex centrocampista del Verona, alle prese con una tendinite, sta proseguendo con il lavoro in piscina e sarà costretto a saltare anche il prossimo match interno.

Con lui, resta indisponibile anche De Gasperi: reduce da un leggero strappo al polpaccio della gamba sinistra, l’ex attaccante del Cittadella ha ripreso solo oggi a correre. Lo staff spera di poterlo recuperare per la sfida di Vercelli del prossimo 16 ottobre.


DI SOMMA: “TARANTO, NON NASCONDERTI” – La forza del Taranto di quest’anno é nel gruppo. Lo abbiamo sentito ripetere in continuazione in questo primo mese di campionato. Il Taranto piace e le parole espresse da Salvatore Di Somma, direttore generale della Juve Stabia tornata in Serie B, non sono di circostanza, ma convinte.

Ho visto giocare quasi tutte le squadre del Girone A – attacca Salvatore Di Somma, domenica tra gli ospiti dello stadio “Italia” di Sorrento -, ma nessuna ha la la forza e la personalità del Taranto, nemmeno Sorrento e Benevento che sulla carta possono dare l’impressione di essere meglio assortite“.

Di Somma è rimasto affascinato dall’organizzazione e dalla voglia della squadra di Dionigi:

Siamo solo all’inizio di un campionato lungo e pieno di insidie, ma quando la base è solida si vede subito. Il Taranto non deve avere paura, non deve nascondersi, è la squadra da battere. Capisco che in riva allo Ionio si preferisca volare basso dopo le recenti delusioni, ma la personalità che si porta dietro questo gruppo si avverte immediatamente. E in Lega Pro è questo conta più di ogni altro aspetto“.

Infine, una parola anche sui singoli:

Mi avevano detto un gran bene di Chiaretti, ma nella sfida col Sorrento mi sono piaciuti anche Girardi e Sciaudone. Ne parlavo proprio con Piero Braglia, il quale spera che questo sia finalmente l’anno buono per il Taranto: una piazza del genere in Lega Pro non ci sta per niente…“.

PILLOLE DI ALMANACCO ROSSOBLU’ – Il 27 Settembre 1992. Il Taranto perde a Bari e in malo modo (3-1), il derby contro i rivali biancorossi. I tifosi rossoblu al rientro a Taranto e in preda alla rabbia, dettero fuoco ad un intero vagone del treno.

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