Taranto, Sy! Finalmente vittoria

Lucchese 0 – As Taranto 1

  • Marcatore: 1′pt Sy
  • Lucchese: Pennesi., Marchetti, Pezzi,. Cardona (7′ St. Pani), Lollini, Bertoli, Grassi, Piccinni, Marotta,. Carloto (37′ st Taddeucci), Crocetti.. A disp: Pardini. Bova. Del Nero. Galli. Hemmy. Pani. Taddeucci. All: Indiani.
  • As Taranto: Bremec, Sosa, Prosperi (37′ st Cutrupi), Di Deo, Coly, Garufo, Antonazzo, Pensalfini (21′ st Branzani), Girardi, Chiaretti Sy. A disp: Barasso, Cutrupi, Panarelli, Branzani, Di Dio, Rantier, Guazzo. All: Dionigi.
  • Arbitro: Squizzato di Verona Assistenti: Fiorito di Salerno e Dal Cin di Conegliano. Ammoniti: Prosperi, Antonazzo, Pensalfini, Sy, Chiaretti, Cutrupi. Espulso: Marotta per doppia ammonizione
  • Il Taranto in trasferta finalmente ritrova di un sol colpo tifosi e vittoria, consolidando una classifica che sa sempre più di playoff. Andiamo subito in cronaca. Pronti via e il Taranto passa in vantaggio. Neanche il tempo di battere il calcio d’inizio e i rossoblu passano. Girardi mette in mezzo, Sy tocca di testa a un metro dalla porta per lo 0-1.

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Taranto, Dionigi: «Temo la Lucchese, ma possiamo fare bene»

Per il Taranto trasferta molto impegnativa domani sul campo di una delle squadre più in forma del momento, la Lucchese. Mister Dionigi è consapevole del delicato impegno, però sta caricando a mille i rossoblu:

  • “Sappiamo di affrontare la squadra più in forma del momento, però dobbiamo andare lì cercando di imporre il nostro gioco come abbiamo fatto nell’ultima sfida contro il Pisa. La Lucchese è una squadra molto forte, agevolata dall’entusiasmo delle vittorie conseguite nel recente passato, e il suo punto di forza è l’attacco. In particolare Grassi è capace di mettere in difficoltà la difesa avversaria, giocando tra le linee. Forse hanno qualche distrazione di troppo sulle corsie esterne di difesa. Restiamo tranquilli e convinti di potercela fare anche nella sofferenza. E’ una partita importante, ma non quella decisiva al fine del torneo. La svolta arriva nelle ultime cinque/sei giornate, non ora”.

Alcuni problemi di formazione per il tecnico ex centravanti del Napoli, che però tiene tutti sulla corda fino all’ultimo momento:

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Taranto, il carcere e una storia tutta da leggere

C’è una storia troppo bella per non essere raccontata. E sul sito del Taranto Calcio l’abbiamo trovata descritta così bene, con così tanta passione, che sarebbe stato un peccato intervenire per cambiarla. Ecco la cronaca di un incontro speciale, quello tra i giocatori tarantini e carcerati della Casa Circondariale.

“Tutti i detenuti insieme, pronti a lottare e sostenervi per il grande sogno della nostra città. Forza Taranto”.

Al sito di una società spetterebbe il compito di comunicare attraverso informazioni di servizio, dati e note ufficiali. Chiediamo venia ai puristi, informando che una delegazione della AS Taranto (Hulls, Marras, Petrocelli, Mezzina, Sebastio, Dionigi, Passiatore, Barasso, Bremec, Sabatino, Di Dio, Giorgino, Rantier, Pensalfini, Panarelli) ha fatto visita alla Casa Circondariale e chiedendo loro di non proseguire nella lettura. Perché è ciò che la AS Taranto Calcio ha trovato al di là delle sbarre ciò che vorremmo descrivere. Per non dimenticare questa giornata e il senso di quelle parole affidate ad uno striscione, da cui abbiamo ci piace cominciare questo viaggio.

  • In via Speziale, ventiquattro anni dopo

Correva il 1987 l’ultima volta che il Taranto ha fatto ingresso nella locale Casa Circondariale. Ogni domenica attendiamo di conoscere quanti tifosi verranno a farci visita, portandoci il loro carico di calore. Consapevoli dell’esistenza di un esercito di assenti-presenti. Di gente che porta il Taranto nel cuore, pur non avendo la possibilità di stare vicino ai ragazzi in campo. Da qui l’idea di far visita noi a una parte di questi, di tornare a ventiquattro anni di distanza, nella Casa Circondariale.

  • Una malattia contagiosa

Il Taranto? La malattia di questa città. Lo sanno, per abitudine ed esperienza, Giorgino e Barasso. Lo sente, per origini, Panarelli. Lo realizza Rantier, e lo capisci quando racconta di una partita che ha giocato in un carcere francese, ma in un clima completamente differente. Lo scoprono stupiti tutti gli altri. Operatori sociali, polizia penitenziaria e detenuti: il Taranto deve ancora cominciare la sua visita in via Speziale che viene sommerso dall’abbraccio di questa parte della città. “E’ una malattia”, l’affermazione più ricorrente. Commuove vedere il piccolo Di Dio, appena giunto in riva allo Ionio, mentre scopre il Taranto dei De Vitis, degli Spagnulo, dei Monza e dei Riganò attraverso… le immagini appese in un carcere. Benvenuto, ragazzo: questa è Taranto.

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Andria e Taranto si accontentano

ANDRIA – TARANTO            0-0

  • ANDRIA: Spadavecchia , Fazio, Di Bari (72’ Nicolao), Sibilano, Ceppitelli, Statella, Paolucci, Coletti, Carretta, Del Core (82’ Minesso), Anaclerio (58’ Cozzolino). Allenatore: Papagni.
  • TARANTO: Bremec, Sosa, Migliaccio (48° Coly), Colombini, Giorgino, Di Deo, Garufo, Sabatino, Girardi (68’ Sy), Rantier (80’ Guazzo), Chiaretti. Allenatore: Dionigi.

Arbitro: Coccia di S. Benedetto del Tronto 6

  • Note: serata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti Migliaccio (T), Coletti (A), Del Core (A), Colombini (T), Sabatino (T), Coly (T). Angoli 4-2 per il Taranto. Spettatori 4000 circa.

Era una delle gare più attese della stagione. Un derby che da sempre ha caratterizzato la storia dei due club ma alla fine nessun vincitore né vinto almeno in campo, perché sugli spalti sono gli oltre 5000 a conquistarsi la palma di protagonisti vincitori. Andria e Taranto danno vita ad una gara tosta, ma alla fine nessuno la spunta. Soprattutto nella ripresa, i padroni di casa hanno le occasioni migliori ma un attento e decisivo Bremec, nega la capitolazione ai suoi. La classifica sostanzialmente non cambia, anche se la vittoria in contemporanea del Foligno contro l’Atletico Roma, risucchia gli azzurri nella zona rossa.

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Taranto, Angelozzi: “Soddisfatti del mercato”

E’ visibile la soddisfazione in casa Taranto, alla chiusura di un mercato di riparazione che restituisce ai rossoblù una rosa sfoltita dagli esuberi e ringiovanità per ciò che concerne l’età media. Così i protagonisti del mercato rossoblù hanno commentato la chiusura delle operazioni:

Valerio D’Addario: “Un mercato senza dubbio positivo. Abbiamo abbassato i costi di gestione e ridotto l’organico. Cosa significa questo? Che abbiamo fatto le cose per bene, che il progetto Taranto è economicamente ancora più solido, che il mister avrà meno preoccupazioni nella gestione degli allenamenti, che la conduzione del gruppo sarà più snella.. Quando si fanno le cose per bene il resto vien da sé. Abbiamo una rosa competitiva, più giovane e snella: ne trarremo benefici. Il mio unico rimpianto? Avrei voluto Paolucci, ma non è stato possibile per motivi che potete ben immaginare”

Agostino Marras: “Un mercato più che positivo: siamo l’unica società in Italia ad aver operato dodici uscite secche. Non era semplice con un mercato in stand-by. Il 95% degli obiettivi che cio eravamo proposti sono stati raggiunti: il tutto è stato possibile grazie ad un grande lavoro di gruppo”.

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Girardi subito decisivo con il Taranto

 

TARANTO – COSENZA 1-0

 



Marcatore: pt 12' Girardi (TA) 


TARANTO (3-4-2-1) - Bremec; Cutrupi, Migliaccio, Colombini; Garufo, Giorgino, Di Deo, Sabatino (36' st Prosperi); Chiaretti, Rantier (22' st Panarelli); Girardi (29' st Sy). A disp.: Barasso, Pensalfini, Antonazzo, Karvonen. All.: Dionigi.


COSENZA (3-4-2-1) - De Luca; Wagner, Ungaro (6' st Rizzo), Kris; Matteini, De Rose, Roselli, A. Fiore; Daud (39' st Gagliardi), S. Fiore; Biancolino. A disp.: Marino, Scarnato, Sommario, Olivieri, Martucci. All.: Toscano.
Arbitro: Ciro Carbone di Napoli (Signoriello – D’Amato)
Ammoniti: Migliaccio (TA), Roselli (CS), Ungaro (CS); Garufo (TA)
Espulsi: Cutrupi (TA), al 20' st, per somma di ammonizioni.
Corner: 3-9
Recupero: pt 1', st 5'.
Note: Spettatori circa 1500. Bremec para un rigore a Biancolino al 49'st.


Al Taranto basta una rete del nuovo arrivato Girardi per stendere il Cosenza. La formazione calabrese, che in settimana ha lasciato andare Mario Somma richiamando in panchina mister Toscano, ha di che recriminare, visto che al 94′ Biancolino si è fatto parare da Bremec un calcio di rigore, fallendo l’opportunità di pareggiare e portare a casa un punto.

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