Gela, Tuccio chiede di mobilitarsi per la società

Più dei punti da scalare in classifica per raggiungere una tanto sospirata salvezza, in casa Gela c’è da fare dei conti ben più amari. Ovvero, quelli del bilancio. Sì perché anche nel calcio sono finiti i tempi di vacche grasse e adesso l’unica salvezza per ogni società di calcio è quella di avere un saldo in attivo a fine anno.

Non è, purtroppo, così in casa Gela. Nel 2010 ci sarà una perdita netta di 626mila euro. I conti li hanno portati – con trasparenza ed estrema correttezza – in visione i fratelli Tuccio che reggono la società siciliana.

In una cartella ricca di numeri e di cifre, Angelo e Carmelo Tuccio hanno spiegato la situazione finanziaria del Gela, puntando sulle correzioni da fare per mantenere i bilanci in attivo:

“Alleggerire la rosa attuale, nei limiti del possibile e del praticabile, senza intaccarne la forza e competitività, per raggiungere l’obiettivo della salvezza; dare più spazio agli under attualmente in rosa, per aumentare il contributo della LegaPro; non contrattualizzare nessun giocatore over nel mercato di gennaio; sensibilizzare ulteriormente gli imprenditori locali ad entrare in società per portare nuove energie finanziarie, oppure sottoscrivere un contratto di sponsorizzazione e di sostegno. Noi da soli – dice Angelo Tuccio potremmo anche fare meglio, ma certamente non possiamo fare di più. Abbiamo solamente preso cognizione della realtà e deciso di metterci in linea con i dati attuali del mercato.”Dopo sei mesi – ha spiegato Tuccio – dal bilancio di verifica appare chiaro che a fine campionato ci sarà un ammanco per il pareggio di bilancio di 626 mila euro. Un progetto sportivo ha bisogno del sostegno convinto di tutte le componenti – ha sottolineato Tuccio – senza questo fondamentale principio ogni sforzo assomiglia sempre più alla battaglia persa da Don Chisciotte che ebbe l’ardire di sfidare i mulini a vento”.

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