Nocerina, Sardo imita il fratello

“Mio fratello è figlio unico”. Potrebbe essere la rivisitazione del bel film con Elio Germano, e intitolarlo ai fratelli Sardo. Paolo e Gennaro, la storia di chi famoso è già e di chi famoso vuole diventarlo. Entrambi, lo stesso ruolo. Mastini di fascia destra, uomini capaci di correre come un pendolino avanti e dietro. La storia, anche, li accomuna. E, per un caso del destino, li fa trovare ad un certo punto, nella stessa città: Piacenza. Uno, Gennaro, titolare. L’altro, Paolo, in primavera.

Poi, a Salerno, sulla panca dei granata arriva un certo Zeman, che si lascia consigliare da uno che gli diceva “c’è un pendolino del Terzigno”. Zeman lo prova, lo lancia tra i professionisti ed è l’inizio di una bella carriera per Gennaro.

Paolo fatica di più. D’estate è senza squadra, a Nocera però gli fanno un provino.

Fu l’unico a convincere alla grande, sia Ivano Pastore sia Auteri. E proprio mister Auteri l’ha considerato utile fin dal primo momento, al punto di affidargli per le prime due partite il ruolo di centrocampista centrale accanto a De Liguori, al posto dello squalificato Bruno. Poi l’ha spostato a destra, ottenendo in cambio buone cose a Benevento. Fermato dall’infortunio muscolare, è rientrato domenica col Gela per pochi scampoli di gara. In coppa con l’Atletico Roma ha impressionato in fase di spinta. Giá per Lanciano sembrerebbe contendere la maglia a Scalise. Spetterá ad Auteri decidere. Però, almeno, è tornato il pendolino Paolo. E Gennaro non è più figlio unico.

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