Seconda Divisione B 7a giornata: Lamezia e Paganese, voilà

Dopo sei turni di campionato c’è una squadra in testa: Paganese, 15 punti. La vittoria di Fondi ha rilanciato i campani che sono attesi dalla delicata trasferta calabrese contro la Vigor Lamezia che insegue a una lunghezza.

Match sulla carta equilibrato, anche se i calabresi sono ancora imbattuti e la capolista non ha mai pareggiato.

Il Perugia dopo il tonfo contro l’Arzanese, è chiamato ad un pronto riscatto: la trasferta di Giulianova è davvero un test molto probante per gli umbri, anche se i marchigiani finora non hanno mai conseguito il segno X.

Dopo aver sconfitto il Fondi, il Gavorrano ha perso punti contro l’Isola Liri e contro il Milazzo cerca il riscatto: i siciliani però sono ancora a secco  di vittorie.

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Seconda Divisione A 6a giornata: testacoda Casale-Alessandria

Un derby importante che, nonostante la classifica dica il contrario, conserva un grande valore. Per tradizione e per rivalità. La sesta giornata di Seconda Divisione A mette di fronte Casale e Alessandria, la prima forte di una graduatoria decisamente migliore. Il testa coda, infatti, lo raccontano i punti fatti finora: in testa il Casale (12 lunghezze), quart’ultima l’Alessandria (4).

Che possa incidere la stanchezza del turno infrasettimanale? E’ quanto si augurano gli ospiti, ben sapendo di come – maniera impeccabile – il Casale abbia espugnato il campo del Rimini con una prestazione di sostanza e qualità.

Dettaglio: il Casale non pareggia: finora, quattro vittorie e una sconfitta. Per l’Alessandria, ottima partenza archiviata in fretta: nelle ultime tre giornate i piemontesi hanno rimediato solo sconfitte, vanificando le due vittorie delle prime due gare. Giacomense e Treviso aspettano un passo falso della capolista e se la dovranno vedere rispettivamente contro il San Marino e Valenzana in trasferta.

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IL POSTICIPO: Como – Foggia, al Sinigaglia conterà l’episodio?

Como-Foggia completa la quinta giornata della Prima Divisione A: si gioca alle 20.45 allo stadio Giuseppe Sinigaglia e il posticipo richiama alla memoria i tempi di un passato recente nel quale le due formazioni erano capaci di distinguersi davanti a platee più importanti. Resta, seppure gara di Lega Pro, un posticipo di grande rilevanza soprattutto per i lariani che, in caso di successo, manterrebbero la vetta della classifica.

La bella vittoria colta a Reggio Emilia ha permesso al Como di continuare la serie positiva iniziata con lo striminzito ma prezioso 1-0 ai danni della Pro Vercelli, per poi incamerare altri tre punti a Foligno (1-2). Un piccolo calo di concentrazione ha impedito nel match casalingo contro il Sorrento di allungare la lista delle vittorie: ne è uscito un pari nel corso del quale i locali si sono visti raggiunti dopo il momentaneo 2-1.

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Scommesse Prima Divisione B, quote della 5a giornata

Scommesse e quote relative al quinto turno di Prima Divisione B. Esame importante per le due capoliste, Pergocrema e Lanciano, che affrontano rispettivamente Prato e Frosinone. Gara difficile per entrambe le squadre anche se le quote dicono che i lombardi nutrono del favore dei pronostici, visto che l’avversario è ancora fermo a quota zero in classifica. Le quote dicono: bancata a 4 la vittoria del Prato, a 3 il pareggio, e a 1,50 il segno 2.

Il Frosinone, invece, potrebbe davero fermare la corsa del Lanciano: per i bookmakers vale 1,90 il segno 1, 3,50volte la posta per il pari e 3,80 il segno 2. Vuole subito dimenticare la brutta prova di Carrara il Trapani, che affronta in casa un’Andria a sua volta vittoriosa sulla Triestina per 2-1: per i siciliani la vittoria è in programma a 1,70, il pari vale 3,00 e 5,00 il segno 2. La sconfitta interna subita per mano della Cremonese ha ridimensionato i piani salvezza del Piacenza: gli emiliani dovranno assolutamente far punti nella delicata trasferta di Portogruaro.

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Scommesse Prima Divisione A, quote della 5a giornata

Scommesse e quote relative al quinto turno di Prima Divisione A. In testa Carpi e Como, con i lariani che sbancando Reggio Emilia restano imbattuti e che proveranno – nel posticipo di lunedì contro il Foggia –  a continuare a marciare forte. Gara in cui il segno 1 è pagato a 2,20, mentre il pareggio a 3,00, molto più alta la quota dei pugliesi 3,70.

Non sarà facile perché i rossoneri, pur non giocando una grande gara, sono reduci dalla vittoria sul Monza dopo aver pareggiato due incontri lontano dallo Zaccheria (a reti bianche contro la Pro Vercelli e 1-1 con il Pisa). Ternana e Carpi si affrontano in un match dall’alto coefficiente di difficoltà: la differenza nei rispettivi èpercorsi sta tutta nel fatto che il Carpi si trova all’attivo una vittoria in più (a tavolino). La vittoria della Ternana è in lavagna a 2,00, il pari a 3,00 e il segno 2 a 4,00.

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Prima Divisione B 5a giornata: Frosinone-Lanciano e derby Alto Adige

Quinto turno di Prima Divisione B di enorme interesse per più di uno spunto di riflessione. Primo dato: il Pergocrema comanda la classifica a punteggio pieno e in solitaria dopo la penalizzazione di un punto subita dal Lanciano che – in ogni caso – ha finora conservato lo stesso trend positivo (quattro partite quattro vittorie).

Le due formazioni sono sicuramente tra le sorprese maggiori di questo inizio di stagione: i lombardi, nel prossimo turno impegnati in Toscana contro il Prato, potrebbero tentare l’allungo in graduatoria approfittando del fatto che gli avversari, fin qui, non hanno saputo onorare la competizione nel migliore dei modi (quattro gare quattro sconfitte).

Di contro, gli abruzzesi saranno ospiti di un Frosinone che diventa pià tonico man mano che trascorrono le giornate. I ciociari hanno ricaricato le pile battendo 3-1 proprio il Prato nel corso del posticipo della quarta giornata.

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Avellino – Sorrento: derby Croce e delizia che sembra il 1972

Un’attesa lunga 39 anni. Nel corso dei quali gli incroci riservati alla Campania calcistica erano, per una maniera o per un’altra, sempre tali da evitare che Avellino e Sorrento si potessero trovare una di fronte all’altra. Irpini protagonisti di sfide memorabili con il Napoli nel corso degli anni Ottanta – quando la categoria era quella che conta di più – e con gli acerrimi rivali della Salernitana nel corso dei Novanta e del primo decennio del Duemila. Il Sorrento, nel frattempo, navigava a vista tra le categorie minori sena mai riuscire a compiere quel balzello che consentisse il salto di qualità.

Tant’è: i precedenti tra le due squadre campane esistono, sono solo sei e per trovarne traccia occorre tornare indietro nel tempo fno al 1972/1973: la bellezza di 39 anni fa, quando andò in scena l’ultimo confronto tra corregionali nel corso di un campionato (precedenti più recenti in coppa Italia). Le due occasioni precedenti, invece, si riferiscono a qualche anno addietro: i primi due scontri diretti sono datati 1969/70, i secondi due risalgono all’anno successivo.

Sei gare di serie C ne corso delle quali la ics (quattro occasioni) l’ha fatta da padrona. A distanza di quasi quattro decenni, le trame sono ovviamente modificate: non è più quell’Avellino di categoria superiore, non è più quel Sorrento che arrancava. Intorno alla sfida ferve l’attesa: qualche decina di ore separano dal grande derby campano cui le due squadre arrivano con umore differente. Gli irpini hanno riscattato a Viareggio il ko interno contro la Tritum, mentre i rossoneri non sono andati oltre al pareggio tra le mura amiche contro il Taranto.

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Monza verso il Pavia, Castelli vuole parare la crisi

Media inglese pessima, partiamo da qui: 3 soli punti dopo un mese di campionato che coincidono con la vittoria di Reggio Emilia. Da lì in avanti, solo sconfitte. Il campionato del Monza sta diventando critico e difficile: ancora presto per parlare di zona retrocessione, vero, ma non pare così azzardato cominciare a pensare che gli obbiettivi debbano essere quantomeno rivisti.

A confermare tale sentore, del resto, è anche il portiere Paolo Castelli, lo scorso anno a Como, che si è guadagnato sul campo la fiducia dell’allenatore. Partito come riserva di Marco Marcandalli, l’estremo difensore ha scalato posizioni con impegno e puntualità. Determinato e sicuro di sé, il portiere è altresì convinto che questo Monza possa uscire molto presto dalla situazione delicata:

“Purtroppo – dichiara in vista della sfida contro il Pavia – pecchiamo di attenzione in alcuni frangenti della partita. Non è la prima volta che becchiamo gol su calcio d’angolo, come è accaduto anche a Foggia. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto dell’attenzione e della cattiveria”.

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Piacenza, società a pezzi. La dignità dei tifosi: “Solo per la maglia”

Il Piacenza vive un dramma sportivo cominciato con lo scandalo delle scommesse di quest’estate, finito nei palazi societari dove è in atto il tentativo di cessione e passato attraverso terreni di gioco, là dove contano solo i risultati maturati sul campo. Un avvio di stagione per nulla positivo, quello degli emiliani di mister Francesco Monaco i quali, oltre a fare i conti con i quattro punti di penalizzazione non ancora assorbiti (la graduatoria dice: -1) si sono imbattuti in prestazioni opache.

L’ultimo posto occupato nella classifica di prima divisione B lo mostra in maniera inequivocabile. E ora, a fomentare ulteriormente un ambiente già deluso, i gravi (e irrisolvibili? perchè ci si mette tanto? perchè le bocche cucite?) problemi societari che affliggono i rossi: si attende a giorni il nome della nuova proprietà ma, sebbene si sta delineando in maniera chiara l’ipotesi di una cordata che rilevi il club, i tifosi mostrano scarsa convinzione. Sfiducia, distacco verso quella gente lì. Perchè, inutile il giro attorno: c’è modo e modo di perdere. Di uscire sconfitti. C’è Dignità e dignità. Di vivere le situazioni, di superare le cose. Il dito puntato? Si vede, eccome.

Non solo per la graduatoria, non solo verso calciatori – o meglio, su alcuni di essi -, piuttosto puntato da quella parte là, da dove non arriva tranquillità. L’ambiente? Ne risente in maniera drammatica. Tant’è che il dramma sportivo sta per consumarsi e si tramuta in un cantiere aperto nel quale mancano operai, progetti, intenti, obiettivi. Di rimando, il brand  (per quelli là: mica è passione. Semmai sono affari) sembra non attirare più. Nè gli imprenditori nè gli sponsor. Verrebbe da dire che il Piacenza è in primo luogo di Piacenza.

Non di Fabrizio Garilli, non di Monaco nè di Guzman.

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