Gustinetti: «Proveremo a regalare la B allo Spezia»

Conquistato dal mondo Spezia in un attimo, travolto dalla passione del Presidente Volpi; questione di empatia, dirà il nuovo tecnico aquilotto, Elio Gustinetti, fresco di accordo con i bianchi, nel corso della conferenza stampa di presentazione:

“Sono stato catapultato nel mondo Spezia; i contatti con gli uomini del Presidente c’erano stati ed erano positivi; oggi ho incontrato Volpi in persona ed eccomi quì, questione di empatia. Ho accettato con grande entusiasmo l’offerta dello Spezia, spero di trasmettere l’entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto, come giocatore prima e come tecnico poi. Adesso il nostro obiettivo è quello di creare un gruppo forte, che possa regalarci grandi soddisfazioni; solo con un gruppo organizzato e partecipe si può fare bene, non bastano i nomi altisonanti, ma anche per quelli, con le conoscenze mie e di Zocchi, ci sarà spazio. Il Presidente mi ha presentato il progetto e mi ha convinto da subito. Vincere non sarà facile, ma lavoreremo con il Direttore Sportivo per costruire una squadra importante, perchè ho voglia di vincere con lo Spezia e proveremo a trasportare il pubblico con il nostro gioco. Sono sceso di categoria, ma quando si tratta di una piazza come questa, la categoria non c’entra. Da avversario ho conosciuto il fattore ‘Picco’ e spero che i nostri tifosi possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”. Si passa a parlare di tattica ed il tecnico bergamasco sembra avere le idee chiare: “Ho bisogno di giocatori motivati, pronti a soffrire e lottare, di avere i tasselli giusti nei posti giusti. Di base vorrei giocare con un 4-2-3-1, ma vorrei che fosse un modulo elastico, dipendente dalle caratteristiche dei giocatori che avrò a disposizione. Programmi, progetto e struttura sono gli ingredienti giusti per togliersi tante soddisfazioni”.

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L’addio di Breda e un altro granata (Reggina) che lo attende…

Non sono bastati oltre 25mila tifosi alla Salernitana per approdare in Serie B ai danni dell’Hellas Verona. La città ha fatto sentire tutto il suo affetto alla squadra e all’allenatore, quel Roberto Breda che a fine gara ha chiesto ai suoi giocatori di andare sotto la curva “a testa alta”. Anche lui ci è andata, con le lacrime a rigargli il volto, perché forse, adesso, è davvero l’ultima volta a Salerno. Lui tentenna, poi ammette: “E’ qui che mi hanno fatto diventare giocatore prima e allenatore poi”. Giocatore, ai temi del calcio spumeggiante di Delio Rossi e della Serie A, e allenatore poi quando per un periodo era stato convinto da Vincenzo De Luca a fare anche l’assessore allo sport. Troppo forte il richiamo della panchina.

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La storia del Verona: inferno-paradiso, andata e ritorno

Meno male che nella vita ci sono le dolci sconfitte. E’ dietro un ossimoro che si può racchiudere la storia dell’Hellas Verona, non solo per la sconfitta di domenica a Salerno che è valsa comunque la serie B, ma per una storia che non conosce mezze misure. Pensate che nel 1985 il Verona vinceva il suo primo scudetto e nel 2008 ha sfiorato la C2. E’ un percorso da montagne russe quello dell’Hellas Verona che, dopo 4 anni di purgatorio nella Prima Divisione, rivede la ‘luce’ della serie B, conquistata nel playoff vincente con la Salernitana. La discesa nel sottoscala del calcio italiano erano iniziato per i gialloblù nel giugno 2007: il Verona pareggia in casa contro lo Spezia per 0-0 e torna in serie C, categoria che non conosceva dalla stagione 1942-’43.

Come a dire, un’altra epoca, un altro calcio. Come quello che giocava lo stesso Verona nell’anno 1984-85 quando, 22 anni prima, in un pomeriggio di maggio a Bergamo l’Hellas guidato da Bagnoli vinceva il suo storico tricolore. Ora la squadra scaligera torna ad assaporare un’altra gioia.

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Spezia, ufficiale: Gustinetti è il nuovo allenatore

Circolavano insistentemente i nomi di Mandorlini e Braglia. Il primo resterà in B con il suo Verona, il secondo potrebbe anche restare a guidare la Juve Stabia. Lo Spezia invece ha scelto il nome del nuovo allenatore, ed era un nome che legapro.it aveva anticipato quasi subito alla fine del campionato. Sarà Elio Gustinetti il nuovo allenatore dello Spezia per la stagione 2011-2012; nel pomeriggio di lunedì, l’incontro decisivo tra il tecnico e la dirigenza bianca.
Classe ’55, Gustinetti era sulla panchina dell’Ascoli ai nastri di partenza della stagione 2010-2011. Nella sua carriera da allenatore, il tecnico bergamasco, vanta una vittoria del campionato di Serie D con l’Albinese nella stagione ’89-’90, una promozione in Serie C1 con il Lecco nella stagione ’96-’97, la conquista di una Coppa Italia di Serie C con l’Albinoleffe nella stagione 2001-2002.

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Pellegrino, congedo al Sudtirol: “Orgoglioso comunque”

Prima di fare ritorno nella sua Sicilia, per ricongiungersi con moglie e figlia, mister Maurizio Pellegrino si congeda così dall‘Fc Sudtirol: “Questi sono stati i giorni dell’amarezza, della delusione e dello sconforto. Ma i miei ragazzi debbono sapere che sono orgoglioso di essere stato il loro allenatore per circa tre mesi e che quella salvezza sfumata nella maniera più beffarda e assurda l’abbiamo moralmente conquistata sul campo, grazie ad un commovente finale di stagione nel quale ognuno di noi è riuscito a dare il 110% delle sue possibilità, facendo leva sull’orgoglio, sullo spirito di gruppo, sulla voglia di sacrificarsi e di combattere – sportivamente parlando – per un obiettivo comune che a tutti noi stava a cuore. Niente e nessuno potrà cancellare quanto di grandioso sono riusciti a fare questi ragazzi, nemmeno una retrocessione che è stata determinata da un episodio che ritengo assurdo e quindi irreale. Personalmente è stata una bellissima e gratificante esperienza professionale. Il 99,9% di questa squadra è composta da ragazzi di grande valore prima ancora che da buoni calciatori. La loro vita, non solo quella professionale, sarà certamente ricca di soddisfazioni. Ringrazio sentitamente anche la società, che per serietà, rigore e professionalità deve essere un esempio per tutto il calcio nazionale. Una società che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno, e che mi ha appoggiato anche nei momenti più critici. Il raggiungimento della salvezza voleva essere il mio ringraziamento.

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Bassano, La Grotteria pronto per il lavoro dietro la scrivania

Appese le scarpe al chiodo al termine della straordinaria cavalcata che ha portato il Bassano a conquistare una meritatissima salvezza, Cristian La Grotteria si è buttato a capofitto nella sua nuova avventura professionale, nel ruolo di Coordinatore dell’Area Tecnica.
Che sensazione hai provato nel passare dal campo alla scrivania?

“Mi sto approcciando con grande entusiasmo a questa nuova, stimolante avventura. E’ un lavoro che un po’ conosco, dal momento che sono nel mondo del calcio da 20 anni, ma dall’interno si comprende la difficoltà del ruolo. Prima discutevo con gli avversari, ora discuterò con Alessandro Basso, Michela Piccirillo e Sebastiano Fassanelli, i miei nuovi compagni di squadra in sede. Ora voglio pensare solo a lavorare per aiutare la squadra ad ottenere i risultati prefissati.”

  • Per La Grotteria quindi questa nuova esperienza è una grande opportunità.

“Certamente si, e di questo devo ringraziare la proprietà, la famiglia Rosso e la famiglia Masiero, per avermi dato fiducia in questo nuovo incarico. Ciò dimostra ancora una volta che vi è grande stima reciproca. Ringrazio inoltre il mio maestro, il Direttore Stefano Braghin, che mi sta insegnando il mio nuovo lavoro. Lo conosco da 2 anni ma è come se lo conoscessi da sempre. Non posso poi non ringraziare mister Jaconi, persona eccezionale, che con il suo staff mi ha aperto le porte per lavorare con lui durante l’anno.”

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Gubbio, il neo allenatore Pecchia: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla”

Sentite che grande chiarezza c’è dietro queste parole: “Non ho una grande esperienza in panchina, ma ne ho da vendere come giocatore e so bene che atmosfera si respira nello spogliatoio e quali sono gli equilibri da mantenere. Nel calcio, poi, è molto importante saper motivare i giocatori e in questo tipo di gestione mi ritengo davvero all’altezza”. Lo ha detto il neo allenatore del Gubbio Fabio Pecchia nel giorno della sua presentazione ufficiale. L’ex centrocampista di Napoli e Juve ha fissato subito gli obiettivi: “Mantenere la categoria senza eccessivi patemi. Sarebbe da scriteriati buttare al vento i due anni di lavoro ottimo svolti qui da Vincenzo Torrente. Il nostro sarà un lavoro che proseguirà sulle linee guida tracciate a suo tempo dalla società, per cui ingaggeremo giocatori giovani, che hanno fame di risultati e grande voglia di maturare e il giusto mix con alcuni elementi più esperti, alcuni dei quali fanno parte dello zoccolo duro della squadra”.

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