Taranto, a Sorrento senza la roccia Coly

Non c’é pace per il Taranto di Davide Dionigi. Dopo il coinvolgimento di persone esterne alla società nella vicenda del calcioscommesse che ha penalizzato di 1 punto la partenza in campionato del Taranto, l’inizio di stagione è stato ulteriolmente condizionato dalle pessime condizioni del manto erboso dello Iacovone e soprattutto da una lista degli infortunati che continua ad allungarsi. Nonostante tutto questo, la truppa rossoblù ha vinto le prime tre partite del campionato.

Ultimo rossoblù ad alzare bandiera bianca è stato Momo Coly. Il roccioso difensore centrale accusa dei problemi al muscolo ileo-psoas che determina la posizione del bacino e del tratto lombare. Anche Sabatino e Pensalfini sono indisponibili per il match di domenica a Sorrento. A tal proposito il tecnico emiliano, meno sorridente rispetto al solito, sceglierà l’undici da mandare in campo solo a poche ore prima dell’inizio del match. Il primo ballottaggio sarà tra Di Bari e Colombini per il ruolo di centrale difensivo:

Vito (Di Bari ndr) mi assicura garanzie sul gioco a palla alta, Cillo (Colombini ndr) ha la velocità tra le proprie caratteristiche – ha dichiarato Dionigi – ma dipende dal tipo di avversario che andremo ad affrontare”.

A centrocampo l’unico titolare certo sarà Giorgino, a cui il tecnico emiliano ha anche affidato la fascia di capitano: e pensare che quest’estate era dato in partenza. Al suo fianco ballottaggio tra Vicedomini (leggermente favorito) e Di Deo ed anche sugli esterni tra Antonazzo, Garufo e Rizzi.

LE ULTIMISSIME SULLE FORMAZIONI

Dopo i tre risultati utili consecutivi, Dionigi avverte: guai ad abbassare l’attenzione:

“Il Sorrento è una squadra molto forte, tra le favorite per la vittoria del campionato, allenata da un tecnico preparato (è stato insegnante di Dionigi al corso di Coverciano). Loro – continua il trainer rossoblù – sono pericolosi sulle palle inattive dove effettuano dei blocchi tipo basket. Giocano con tanta aggressività ed intensità sulle seconde palle. E poi – sottolinea ancora il tecnico del Taranto – hanno in rosa elementi (Carlini, Bondi, Ginestra) che possono disputare il torneo di B. Soprattutto a centrocampo ed in attacco”.

Alcuni sostengono che l’arma in più dei rossoneri potrebbe essere il manto erboso sintetico dello stadio Italia. Ma Dionigi non é d’accordo:

“Dobbiamo far girare bene la palla ed abbiamo giocatori predisposti a tale caratteristica. E poi – ricorda l’ex attaccante – l’anno scorso abbiamo vinto 0-3 a Castellammare di Stabia giocando sempre sul sintetico”.

Un match, quello contro le vespe, che rasentò la perfezione. Dionigi spiega che tipo di Taranto vorrebbe vedere in campo domenica:

“Massimo rispetto per il Sorrento, ma dobbiamo prenderci la partita entrando in campo con la giusta mentalità. Sereni – ribadisce l’allenatore – senza timore”.

D’altronde il punto di forza del Taranto è proprio il gruppo. Dionigi ribadisce con forza il concetto:

“In questa squadra non ci sono gerarchie. Gioca chi si allena bene e dimostra massima predisposizione al lavoro. I ragazzi – precisa il tecnico emiliano – hanno garanzie: sanno che tutti avranno possibilità di giocare”.

Dionigi, prima di scendere in campo per l’allenamento odierno, chiude con qualche parola al miele sul brasiliano Chiaretti:

Lucas, rispetto alla parentesi di Andria, è maturato tanto. Prima era innamorato della palla, adesso gioca per la squadra”.

L’arma in più per questo Taranto che vuole riprendersi il primo posto in classifica, dopo il sorpasso d’ufficio del Carpi.

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