Sudtirol, è ora di fare punti al «Druso»

Sud Tirol determinato. «Il pareggio di Salò è stato solo il primo passo. Il Frosinone è avversario fortissimo, ma ne incontreremo tanti altri in questo campionato. E poi, dopo la sconfitta col Piacenza, questa volta vogliamo regalare una gioia al nostro pubblico». Parola di Pietro “Il Gladiatore” Cascone.

Terza giornata della Prima Divisione Lega Pro: questa domenica, 18 settembre, un FC Suedtirol che ha conquistato nello scorso match a Salò il suo primo punto in campionato – per effetto di un pareggio senza reti – ospita allo stadio Druso (ore 15) una delle “big” annunciate del campionato, ovvero quel Frosinone, retrocesso dalla serie B al termine della scorsa stagione, che punta a riconquistare la categoria superiore e che è reduce dalla esaltante vittoria per 3-2 contro la corazzata Spezia, dopo la sconfitta per 1-0 nell’esordio a Barletta.

 

Diversi i problemi di formazione per mister Stroppa, che dovrà rinunciare certamente agli infortunati Michael Bacher (almeno un mese e mezzo di stop), Thomas Albanese (potrebbe recuperare in un paio di settimane) e Alessandro Campo, con quest’ultimo ormai prossimo al rientro in squadra che dovrebbe avvenire fra due, massimo tre partite. Ma potrebbero dare forfait anche Manuel Fischnaller, che non si è allenato per tutta la settimana a causa di un fastidio muscolare al polpaccio, e Hannes Fink, che ha accusato un’infiammazione al tendine d’Achille. Rispetto alla gara di Salò, invece, riprenderà il suo posto a centrocampo Alessandro Furlan, con Francesco Uliano che questa volta dovrebbe giocare dal primo minuto. Confermata in blocco la difesa, l’attacco – invece – è un rebus. Se Fischnaller e Fink non dovessero farcela a recuperare e fossero costretti ad accomodarsi in panchina, potrebbero giocare al loro posto Nicola Ferrari e Franco Chiavarini.

 

Il Frosinone, allenato da quel Carlo Sabatini che condusse il Padova alla promozione in serie B al termine della stagione 2008/2009, ha dato vita ad una campagna acquisti di assoluto valore. Ben sedici i nuovi innesti, alcuni di essi provenienti dalla categoria superiore come il difensore Simone Vitale (dal Pescara), il centrocampista Alessandro Frara (dal Varese), gli attaccanti Antonio Bonvissuto (dal Bari), Massimo Ganci (dal Pescara), Mario Artistico (dal Pescara) e Matìas Martin Miramontes, 29enne argentino che ha giocato la seconda parte dello scorso campionato di serie B con la Triestina.

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Gustinetti avverte lo Spezia: «Piacenza cliente ostico»

Non solo un punto in due gare e la voglia di riscatto. In casa Spezia per mister Gustinetti i problemi arrivano anche dall’infermeria. Con Murolo, Papini e Testini ancora out, ci sono anche Marchini, Lollo e Mastronunzio ancora non al top. In tutto questo, domani al “Picco” arriva il Piacenza, strapazzato domenica in casa dal Trapani, ma comunque una squadra di livello e un avversario temibile. Lo sa bene mister Gustinetti, anche se lui punta tutto sulla sua squadra:

“I ragazzi hanno svolto una settimana di lavoro intenso, ma questa non è una novità; non posso dire che i ragazzi abbiamo mai mancato di impegno sin dai giorni del ritiro. Poi è capitato che a Frosinone si sia spenta la luce e questo ha acuito qualche nostra problematica. Domenica ci è mancata l’intensità, ma con l’Andria avevamo fatto bene mancando solo in fase realizzativa. Tutti ci aspettano come la squadra da battere e dobbiamo fare conto anche di questo. Siamo una squadra costruita per far gioco, abbiamo le nostre caratteristiche. Certo un pizzico di fortuna non guasterebbe: se andiamo a vedere il secondo gol del Frosinone con la palla che passa tra tre giocatori, cosa che con l’Andria, a noi, non era capitato, o il terzo, con Rivalta che si era avvicinato alla panchina per il cambio, si è persa palla e siamo stati puniti. C’è bisogno di cattiveria, ritmi alti, gestione ottimale dei momenti topici ed anche qualche fallo tattico se serve”.

Domani arriva il Piacenza, reduce dalla sconfitta interna contro il Trapani.

“Anche il Piacenza, nella seconda giornata, ha avuto i nostri stessi problemi. E’ una squadra che ha mantenuto l’ossatura che aveva in B, andando a prendere giocatori mirati, componendo un organico di primissimo piano. Ma ad oggi la nostra priorità non può essere quella di guardare in casa altrui, concentriamoci su noi stessi. Partita da esame? per noi lo sono tutte; non ci sarà risparmiato nulla ed è giusto così”.

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Capitan Basso: «Rialziamoci insieme, Bassano»

Il Bassano non ha cominciato al massimo la stagione. Due sconfitte consecutive, quattro gol subiti e nessuno realizzato. Però nessuno ha voglia di disperarsi. Il primo a voler cambiare le cose è Andrea Basso, un capitano vero, dentro e fuori dal campo. Vittima di un fastidioso infortunio che ne ha minato la preparazione, sta facendo tutto il possibile per recuperare in tempi stretti e poter quindi rientrare in campo per poter aiutare i propri compagni:

“Ho ancora un pò di fastidio-afferma il capitano-dopo gli allenamenti sento dolore, ma sono migliorato rispetto a qualche tempo fa”.

Per uno come lui, restare lontano dal rettangolo verde è una vera sofferenza:

“Si il campo mi manca molto. Mi mancano l’adrenalina e la tensione che si prova in settimana quando prepari la partita. Domenica ho potuto andare in panchina ma pur non giocando, credetemi, la notte non sono riuscito a chiudere occhio”.

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Spezia, tutta l’amarezza di mister Gustinetti

Alzi la mano chi, dopo due giornate di campionato, avrebbe pronosticato uno Spezia nella parte destra, e in basso, della classifica, con un solo punto. Nessuno, certamente, anche se va detto che i bianchi hanno cambiato praticamente ¾ di squadra e hanno cominciato il campionato contro due formazioni molto forti, l’Andria e il Frosinone. Ovviamente amareggiato il tecnico Elio Gustinetti dopo la prova offerta in quel di Frosinone (3-2 per i canarini):
“Sapevamo bene che sarebbe stato un campionato difficile. La partita giocata domenica non era davvero nelle aspettative, anche se gli episodi hanno pesato non poco nell’economia della gara, anche solo nel risultato finale. Il gol del pareggio nel finire del primo tempo era molto importante, ma l’immediato 2-1 ci ha tramortiti ed ha gasato il Frosinone. Il terzo gol poi ci ha complicato ulteriormente il recupero. Sarebbe stato necessario riaprire prima l’incontro invece che a tempo scaduto e forse quel mezzo rigore su Mastronunzio poteva essere determinante. Ci sono state molte lacune che dobbiamo analizzare ed evitare in futuro.

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