Di Meo: “Contento del mio Andria battagliero”

Per un mister Cari non soddisfatto al cento per cento della sua squadra, c’è invece un altro allenatore – Di Meo – che non può non esaltare la prova del suo Andria. Qualsiasi altra squadra, sotto di due gol contro la corazzata Barletta, si sarebbe sciolta come neve al sole primaverile. Invece, i biancoazzurri hanno avuto la forza per ritrovare unità, spirito di sacrificio e riaprire il match. Di Meo spiega anche le mosse tattiche attuate:

 

“Ho cambiato modulo per bloccare il Barletta sulle fasce, poi subiti due gol siamo tornati al nostro sistema di gioco. Il risultato credo sia giusto fino ad un certo punto, perché meritavamo di vincere se contiamo le palle gol che abbiamo sprecato. Di più non potevamo fare”.

L‘Andria, nelle prime tre giornate di campionato, ha racimolato soltanto due punti. C‘è da dire che ha giocato contro Spezia, Cremonese e Barletta (due in trasferta), ovvero le tre maggiori candidate alla vittoria finale del campionato.

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Cari, Barletta: “Troppo tesi per il derby”

C’è un pizzico di rammarico in casa Barletta dopo il 2-2 nel derby contro l’Andria. Se, infatti, si mettono sul piatto della bilancia tutte le situazioni createsi durante la partita, allora si può – a ragione- parlare di due punti persi piuttosto che di un punto conquistato. Infatti, non è bastato ai biancorossi il doppio vantaggio contro l’Andria per portare a casa i tre punti e il primato in classifica. E’ per questo che mister Cari non è stato completamente soddisfatto del risultato finale:

 

“Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio. Probabilmente, se fossimo arrivati all’intervallo senza subire gol, la gara avrebbe preso una piega diversa nella ripresa. Ma questo è poco importante, quello che conta è il risultato finale”.

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Vecchi: “Soddisfatto della mia Spal”

Dopo la sconfitta in casa del Taranto, la Spal di mister Stefano Vecchi si è subito rialzata, vincendo nel match interno di domenica contro l’Esperia Viareggio. Una vittoria che, ovviamente, ha soddisfatto anche il tecnico biancazzurro:

 

“La conquista dei tre punti è stata importante per rinsaldare in noi la fiducia del pubblico ed in considerazione delle precedenti prestazioni positive. Il calo, del secondo tempo è fisiologico dopo una prima parte di gara a ritmi assai elevati”.

Diverse le note positive della vittoria. A cominciare da Rachid Arma, un bomber ritrovato, ma anche la solidità difensiva di uno come Zamboni. Poi, una domanda sul rientro di Paolo Rossi:

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Maddaloni e il Carpi a sua immagine e somiglianza

In casa il Carpi sembra un rullo compressore. Dopo i quattro gol rifilati alla Tritium al debutto, alla terza giornata sono arrivati altri tre gol al Lumezzane, mica all’ultima arrivata. Però, mister Maddaloni, nonostante i sei punti in classifica e una squadra che sembra una macchina da gol, non vuole esaltarsi troppo.

 

“Questo progetto è stato completato poche ore prima della chiusura del mercato – ha spiegato sulle colonne de L’informazione di Modena – non poteva raggiungere equilibri immediati. Questa prestazione ci garantisce che dopo 18 giorni esiste una buona quadratura. Credo sia un grande risultato: ai ragazzi vanno grandi meriti. Oltre al cuore ci mettono la testa”.

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Il Siracusa e una domenica da cancellare

Razionale, preciso ma anche, ovviamente, scosso dalla pesante sconfitta contro la Triestina (4-0). Mister Sottil al termine della gara ha commentato la prova del suo Siracusa con un pizzico di rabbia. Rabbia comprensibile se si pensa a come il Siracusa aveva iniziato il match.

 

“Quella di domenica è sicuramente una partita da cancellare”, esordisce così l’allenatore azzurro.

 

“Per assurdo abbiamo iniziato molto bene la gara. Giusto approccio, giusta interpretazione e buoni movimenti. Eravamo i padroni del campo fino al loro primo goal, dove l’inesperienza è costata cara. Dopo i primi due goal abbiamo a reagire ma con difficoltà, poi il terzo goal. Nella ripresa, invece, – continua mister Sottil – sia con i cambi, sia con un assetto tattico diverso, abbiamo creato delle buone azioni per far goal, ma niente. Sicuramente c’è stato un calo psicologico.

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Bassano, Jaconi: “Comincia ora il nostro campionato”

Nonostante le tre sconfitte consecutive, lo zero in classifica, mister Jaconi dimostra la solita professionalità e competenza, non sottraendosi alle domande dei giornalisti. E così, con lucidità, analizza la sconfitta (4-2) sul campo della Cremonese:

 

“Prendere gol subito rende ovviamente la gara in salita. Nell’occasione del primo gol potevamo usare più malizia, interrompendo prima l’azione, così come nel quarto gol. Eravamo appena riusciti a segnare il gol della speranza ed in contropiede abbiamo preso una seconda mazzata. Di positivo c’è che siamo stati bravi a recuperare una gara che poteva sembrare impossibile al cospetto di una Cremonese dagli altissimi valori di tecnica ed esperienza. Ora andremo avanti su questa strada, potendo contare anche sul rientro di capitan Basso, che come Porchia ha buttato il cuore oltre l’ostacolo per dare una mano ai compagni. Avevo detto che il nostro campionato iniziava oggi e così è stato in quanto il rammarico non viene da questa partita ma dalle 2 precedenti con Lanciano e Pergocrema. Ci siamo battuti e questo mi conforta“.

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Spezia, Gustinetti e quella gioia finalmente esplosa

Una gioia tenuta dentro per due settimane. Quelle che hanno portato ad un pareggio e ad una sconfitta. Però, Elio Gustinetti, in cuor suo sapeva che lo Spezia aveva ben altre qualità, come quelle dimostrate contro il Piacenza. Qualità che, con il lavoro, sarebbero dovute venire fuori.

 

“In settimana avevamo svolto un gran lavoro, nonostante non avessimo a disposizione alcuni ragazzi – spiega Gustinetti -. Per di più in avvio, abbiamo subito perso Carobbio, ma faccio i miei complimenti a Bianco che ha giocato una partita egregia. Siamo entrati in campo con un spirito battagliero, carichi al punto giusto; non si possono mandare in campo undici rambo, ma con questa mentalità, riusciamo ad esaltare le nostre doti teniche, di qualità“.

Al di là del netto risultato, Gustinetti è contento anche della prestazione corale della squadra, che ha giocato da gruppo e non come un coro di singoli:

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Gustinetti avverte lo Spezia: «Piacenza cliente ostico»

Non solo un punto in due gare e la voglia di riscatto. In casa Spezia per mister Gustinetti i problemi arrivano anche dall’infermeria. Con Murolo, Papini e Testini ancora out, ci sono anche Marchini, Lollo e Mastronunzio ancora non al top. In tutto questo, domani al “Picco” arriva il Piacenza, strapazzato domenica in casa dal Trapani, ma comunque una squadra di livello e un avversario temibile. Lo sa bene mister Gustinetti, anche se lui punta tutto sulla sua squadra:

“I ragazzi hanno svolto una settimana di lavoro intenso, ma questa non è una novità; non posso dire che i ragazzi abbiamo mai mancato di impegno sin dai giorni del ritiro. Poi è capitato che a Frosinone si sia spenta la luce e questo ha acuito qualche nostra problematica. Domenica ci è mancata l’intensità, ma con l’Andria avevamo fatto bene mancando solo in fase realizzativa. Tutti ci aspettano come la squadra da battere e dobbiamo fare conto anche di questo. Siamo una squadra costruita per far gioco, abbiamo le nostre caratteristiche. Certo un pizzico di fortuna non guasterebbe: se andiamo a vedere il secondo gol del Frosinone con la palla che passa tra tre giocatori, cosa che con l’Andria, a noi, non era capitato, o il terzo, con Rivalta che si era avvicinato alla panchina per il cambio, si è persa palla e siamo stati puniti. C’è bisogno di cattiveria, ritmi alti, gestione ottimale dei momenti topici ed anche qualche fallo tattico se serve”.

Domani arriva il Piacenza, reduce dalla sconfitta interna contro il Trapani.

“Anche il Piacenza, nella seconda giornata, ha avuto i nostri stessi problemi. E’ una squadra che ha mantenuto l’ossatura che aveva in B, andando a prendere giocatori mirati, componendo un organico di primissimo piano. Ma ad oggi la nostra priorità non può essere quella di guardare in casa altrui, concentriamoci su noi stessi. Partita da esame? per noi lo sono tutte; non ci sarà risparmiato nulla ed è giusto così”.

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Capitan Basso: «Rialziamoci insieme, Bassano»

Il Bassano non ha cominciato al massimo la stagione. Due sconfitte consecutive, quattro gol subiti e nessuno realizzato. Però nessuno ha voglia di disperarsi. Il primo a voler cambiare le cose è Andrea Basso, un capitano vero, dentro e fuori dal campo. Vittima di un fastidioso infortunio che ne ha minato la preparazione, sta facendo tutto il possibile per recuperare in tempi stretti e poter quindi rientrare in campo per poter aiutare i propri compagni:

“Ho ancora un pò di fastidio-afferma il capitano-dopo gli allenamenti sento dolore, ma sono migliorato rispetto a qualche tempo fa”.

Per uno come lui, restare lontano dal rettangolo verde è una vera sofferenza:

“Si il campo mi manca molto. Mi mancano l’adrenalina e la tensione che si prova in settimana quando prepari la partita. Domenica ho potuto andare in panchina ma pur non giocando, credetemi, la notte non sono riuscito a chiudere occhio”.

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