VIDEO sciarpata Taranto a Vercelli: che sarà sarà

Il tifo caldo di Taranto sono tentato di dire quello coerente con una mentalità che viene spesso e da altri sbandierata a uso e consumo delle circostanze – sicuramente non era a Vercelli optando per una scelta differente. Ma la partita, sicuro come l’oro, l’hanno seguita anche e soprattutto loro.

L’introduzione dello strumento “Tessera del Tifoso” ha chiesto che le decisioni – in seno agli ultras – venissero prese con coraggio e nel rispetto di se stessi. Della propria storia. Altrimenti, vie da dire, di che parliamo. E

‘ così che gli ultras tarantini hanno optato per una contestazione lineare nei confronti delle novità decretate da una politica (oggi, politica????) determinata a debellare il fenomeno della violenza negli stadi anche attraverso la Tessera.

“Scheda che scheda”,

è il sunto estremo sentito ripetere da buona parte del movimento del tifo italico. “Scheda ce scheda”, dicevano. E si son tesserati. A Taranto no. Però. Vercelli non era, ieri pomeriggio alle 15, città monocromatica. Nient’affatto. Drappi e vessilli rossoblu se ne sono visti a iosa: nel momento in cui le squadre hano fatto il loro ingresso in campo, durante la gara, al triplice fischio.

Una vicinanza di sciarpe e corde vocali notevole, come lo è stato il numero di supporters presenti in Piemonte per tifare Taranto. La sciarpata è solo una delle testimonianze che immortalano tanto affetto. Decine e decine di braccia sollevate per tendere i colori che amano, il trasporto di una città intera.

“Che sarà sarà, per sempre ti seguirem”. Che saranno mai 1.056 chilometri di distanza (che in fondo in fondo, più di uno dalla Puglia si è mosso eccome!).

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