Fabio Mazzeo, a Barletta per un sogno a suon di gol

Salerno – Barletta è un treno che copre distanze relativamente brevi. Dalla Campania alla Puglia, come quando d’estate ci si organizza in comitiva – macchinate, vagonate – e si parte. Alla volta di una spiaggia che quella sì. E’ più pulita man mano che si scende. A Salerno il mare splende ma non è più come venti, venticinque – trenta anni fa. Quando gli anni Ottanta avevano apperna messo in cantiere i Settanta: il boom economico era lì lì per trovare un apice che poi.

  • Poi, dopo l’apice, si cade a picco.Sarebbero arrivati i Novanta. Ma è altra storia. La nostra si focalizza sul 24 luglio 1983 e parte da lì. La Salerno di Fabio Mazzeo mentre un’ondata di caldo proverbiale, per intensità, colpiva l’Italia. La Salerno dei campetti per strada – che ogni pietra andava bene per segnare due pali di qua e due di là: avevi fatto il campo in meno tempo di quanto ne servisse per reclutare un paio di squadre – e delle partite che non finivano mai. Chiamava mamma, verso sera, nel momento in cui era pronta la cena. Allora, solo allora, rincasavi per mangiare. Rincasavi, mangiavi e tornavi a stringere il pallone tra le braccia.

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8a / Triestina – Barletta 1-2: Mazzeo decide il posticipo

Triestina – Barletta 1-2
Reti: 12′ st e 28′ st Mazzeo (B), 24′ st Godeas (T)

Il posticipo della Prima Divisione B, in chiusura dell’ottava giornata di campionato, ha posto di fronte Triestina e Barletta. In uno stadio Nereo Rocco che evidenziava più di uno spazio vuoto, le due formazioni hanno provato a vincere per muovere la classifica ma – dopo i primi 45′ di gioco – il punteggio era ancora inchiodato sullo 0-0.

Partita avara di emozioni, con i padroni di casa più tonici e volenterosi, ospiti abili a chiudersi in retroguardia e farsi trovare pronti in occasione delle manovre corali degli alabardati.

I ritmi si sono conservati elevati anche se la coralità si è stagnata in mediana, dove i reparti di centrocampo si sono dannati per proporre e arginare, impostare e distruggere le azioni avversarie. Pochi i palloni giocabili dalle punte, due i sussulti: il primo è deio pugliesi che al 7′ vanno a concludere con Infantino.

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Sudtirol, pari a Barletta. Ma che rammarico

BARLETTA – FC SUEDTIROL 1-1

  • BARLETTA (4-2-3-1): Pane; Mazzarani (58’ Masiero), Mengoni, Migliaccio, Angeletti; Menicozzo (76’ Zappacosta), Di Cecco (82’ Caggianelli); Schetter, Mazzeo, Franchini; Infantino. A disposizine: Cilli, Guerri, Pisani, Simoncelli.

Allenatore: Marco Cari

  • FC SUEDTIROL (4-2-3-1): Miskiewicz; Iacoponi, Kiem, Cascone, Martin; Furlan, Uliano; Grea (60’ Campo e dal 78’ Franchini), Fischnaller (78’ Santonocito), Schenetti; Chinellato. A disposizione: De Martino, Fink, Chiavarini, Ferrari.

Allenatore: Giovanni Stroppa

  • ARBITRO: Sig. Valerio Marini di Roma
  • RETI: 32’ Schenetti (0-1), 90’ Infantino (1-1)
  • NOTE: ammoniti Chinellato (FCS), Kiem (FCS), Migliaccio (B), Mazzarani (B), Schenetti (FCS) Furlan (FCS); Espulsi per doppia ammonizione: Migliaccio (BAR), Chinellato (FCS), Kiem (FCS)

Settima giornata del campionato di Prima Divisione Lega Pro: nel turno infrasettimanale un FC Suedtirol reduce dalla seconda vittoria in campionato, conquistata domenica scorsa a spese del Portogruaro (2-0 il finale, con reti di Manuel Fischnaller su rigore e di Alessio Grea), è di scena in notturna allo stadio “Puttilli” di Barletta, ospite della formazione pugliese, balzata al terzo posto in classifica – a pari punti con la Virtus Lanciano – grazie al successo in trasferta ottenuto due giorni fa a spese del Bassano.

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Barletta, torna Simoncelli; Sud Tirol a tutto Campo

La vittoria colta a Bassano ha ridato linfa a un Barletta che, oltre a sbancare il Veneto, ha altresì potuto prendere atto dell’estemo senso civico della tifoseria avversaria.

Sono episodi talmente affini al senso educativo dello sport che val sempre la pena richiamarli alla memoria. Per la gara interna contro il Sud Tirol, i pugliesi puntano al bottino pieno. Lo splendido gol messo a segno da Schetter ha fatto crescere l’ottimismo, anche se qualche problema di formazione potrebbe costringere i padroni di casa a rivedere schemi, tattica e interpreti.

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VIDEO Bassano – Barletta 0-1: uniti nel dolore per le vittime del crollo

Le immagini più belle del match le regalano i tifosi del Bassano: accoglienza piena di partecipazione nei confronti del Barletta che – in quel momento – impersonifica una intera città e riceve la solidarietà di un pubblico affine e vicino nel dolore.

Nessuno ha dimenticato la tragedia avvenuta pochi giorni fa: il crollo di una palazzina ha determinato la morte di cinque donne ed evidenziato al contempo almeno due mali di casa nostra.

Il primo: le condizioni strutturali pessime di numerosi edifici dislocati nella penisola, tanto che Barletta è l’ultimo episodio di una lista lunga decenni.

Il secondo: la vergogna di un Paese – tutto il Paese, da nord a sud – in cui la realtà lavorativa continua a regredire. Lavorare in nero per meno di quattro euro l’ora è uno scempio che una nazione civile non può permettersi. Poi, certo, occorrerebbe capire se – a conti fatti – siamo per davvero una nazione civile. Comunque.

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Bassano con Longobardi; Barletta, ci pensa Schetter

Dovessimo fare un nome tra i due, diremmo Barletta, non solo per la qualità del gioco pugliese dall’inizio di stagione a oggi ma anche per la speciale alchimia che sembra essersi creata all’interno dello spogliatoio degli avversari di un Bassano che, di contro, non ha ancora individuato proprio quel ritmo e quell’armonia in grado di trasformare belle e valide individualità in qualcosa di più significativo ed efficace.

La coralità dei locali è in divenire: diverrà? Per ora solo sprazzi di bel gioco accompagnati da una serie di disattenzioni che hanno portato i padroni di casa a subire più di quanto abbiano realmente meritato.

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Latina in rimonta, a Barletta finisce 1-1

BARLETTA-LATINA 1-1

Barletta (4-2-3-1): Pane, Mazzarani, Angeletti, Guerri, Migliaccio, Mengoni, Simoncelli (20’ Cerone), Menicozzo (26’ st Di Cecco), Di Gennaro, Franchini (26’ st Zappacosta), Mazzeo. A disp.: Sicignano, Infantino, Pelagias, Pisani. All. Cari

Latina (4-3-1-2): Martinuzzi, Toninelli, Toscano, Fossati (16’ st Pagliaroli), Mariniello (32’ st Agius), Cafiero, Matute, Berardi, Jefferson (44’ st Zampaglione), Giannusa, Bernardo. A disp.: Costantino, Corsi, Tortolano, Carta. All.: Sanderra

Arbitro: Saia di Palermo. Assistenti: Della Rocca di Salerno e Signoriello di Napoli

Marcatori: 28’ Cerone, 19’ st Jefferson

Note: Ammoniti: Menicozzo, Toscano, Cafiero, Mengoni, Zappacosta, Guerri Espulsi: al 45’ st Toscano per doppia ammonizione

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Barletta, Hanine out; Latina, Babù a rischio

In caso di vittoria esterna, il Latina andrebbe a piazzarsi proprio lì: a qota sette punti, dove per ora staziona, solitario, proprio il Barletta.

Entrambe le squadre, tuttavia, ssi presentano allo scontro direttpo in una condizione fisica poco invididiabile se è vero che a pugliesi e romani tocca leccarsi le ferite causate da più di una defezione.

Nell’ordine: per i locali, Cari dovrà fare a meno di Hanine e Schetter, entrambinon al meglio e tenuti precauzionalmente a riposo.

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Lanciano si conferma capolista, Barletta ko

VIRTUS LANCIANO – BARLETTA 2-1

  • VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Vastola, Mammarella, Amenta, Massoni; D’Aversa, Volpe, Capece; Pavoletti (30′ st Margarita), Turchi (21’st Aquilanti), Improta (39′ st Chiricò). A disp: Amabile, Rosania, Titone, Zeytulaev. Allenatore: Gautieri.
    BARLETTA (4-2-3-1): Sicignano; Angeletti, Mengoni, Migliaccio (24′ st Infantino), Mazzarani; Di Cecco, Hanine (28′ st Menicozzo); Franchini (30′ st Simoncelli), Schetter, Mazzeo; Di Gennaro. A disp: Pane, Guerri, Palegias, Pisani. Allenatore: Cari
    Arbitro: Sig. Aversano di Treviso (Sig. Iorizzo di Rimini; Sig. Albani di Roma 1)
    Reti: 11’st Turchi rig., 34′ st Mazzeo rig, Mammarella 46′ st.
    Espulso: 20’st Vastola per doppia ammonizione. Ammoniti: 31′ pt Di Cecco, 33′ pt Hanine, 39′ pt Vastola, 35′ st Mammarella, 45’st Mengoni.
    Note: Spettatori: 1500 circa. Angoli: 5-4 per il Lanciano Recupero: 1′ pt; 6′ st.

Una rete al 91′ di Mammarella lancia la Virtus Lanciano in paradiso. La squadra di mister Gautieri, infatti, conquista la quarta vittoria su altrettante gare e questa domenica lo fa battendo la corazzata Barletta. Una vittoria forse meritata visto il coraggio e la grinta dei padroni di casa, anche se ai punti il Barletta avrebbe meritato il punto.

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Lanciano con Volpe; Barletta, esordio Zappacosta

Trattasi, signori, del big match di questa quarta giornata di Prima Divisione B: Lanciano e Barletta, infatti, si presentano all’appuntamento con lo scontro diretto vantando entrambe una condisione di forma straordinaria. Due punti in più per i padroni di casa, la cui classifica racconta di un bottino pieno fatto di tre vittorie in altrettante partite a fronte dei due successi e un pareggio per gli ospiti.

Squadre molto simili, avvio di stagione pressochè speculare ma, laddove si volesse trovare una differenza tra i dettagli, va soltanto rimarcata, finora, la differenza dei numeri relativi alla tenuta delle due difese: se entrambi gli attacchi hanno messo in rete cinque palloni nel corso dei 270′ disputati, la retroguardia dei pugliesi ha subito una reti in più.

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Cari, Barletta: “Troppo tesi per il derby”

C’è un pizzico di rammarico in casa Barletta dopo il 2-2 nel derby contro l’Andria. Se, infatti, si mettono sul piatto della bilancia tutte le situazioni createsi durante la partita, allora si può – a ragione- parlare di due punti persi piuttosto che di un punto conquistato. Infatti, non è bastato ai biancorossi il doppio vantaggio contro l’Andria per portare a casa i tre punti e il primato in classifica. E’ per questo che mister Cari non è stato completamente soddisfatto del risultato finale:

 

“Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio. Probabilmente, se fossimo arrivati all’intervallo senza subire gol, la gara avrebbe preso una piega diversa nella ripresa. Ma questo è poco importante, quello che conta è il risultato finale”.

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