Piacenza, manca fideiussione: Massacci, fai presto

Il Piacenza Calcio rischia di sparire: l’appello dei tifosi – con tanto di manifestazione – non ha sortito gli effetti sperati, la famosa cordata che avrebbe dovuto rilevare la società si è quasi dissolta nel nulla. Resta – caso isolato – il solo Stefano Massacci a portare avanti la causa emiliana nel tentativo di evitare il fallimento. L’invito rivolto allo stesso Massacci – fai presto, il senso dell’appello – proviene da fonte autorevole: Fabrizio Garilli, il presidente. Attraverso una nota, Garilli tenta di battere il cosiddetto colpo:

“Bisogna affrettare i tempi, altrimenti saranno dolori, siamo pronti a trattare a venire incontro alle sue esigenze ma serve la fidejussione di 3,7 milioni di euro per attestare l’effettivo interesse nei confronti della società biancorossa”.

Resta il rammarico per una situazione quantomeno delicata: merita ben altro, Piacenza, di una fantomatica cordata che prima si è messa in moto verso la città emiliana e poi ha proseguito. Chissà per dove.

La squadra, il tecnico e tutti i componenti della società sono in attesa, ormai da tempo, di notizie: impossibile lavorare e far calcio in queste condizioni.

Inoltre il provvedimento disciplinare che si è abbattuto sul Piacenza Calcio – la graduatoria dice -4 – non è ancora stato assorbito: dopo un mese di campionato, purtroppo, è cambiato il numero (da 4 a 1) ma il segno che precede resta sempre quello.  Il meno. Bisogna far fretta e trovare una soluzione per evitare la mazzata della Serie D. Intanto, domani la squadra è attesa dal Portogruaro. Che almeno su quel fronte giungessero notizie positive, sarebbe significativo.

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