Fallimento Piacenza Calcio il comune vuole imprenditori con progetto

L’istanza di fallimento presentata al Tribunale di Piacenza porta in direzione di scenari amari con orizzonte buio per il Piacenza Calcio. Città e tifoseria sono evidentemente preoccupati da una situazione che persiste – in quanti hanno sofferto per mesi, in balia delle volontà della famiglia Garilli? – e temono ovviamente il peggio.

Oltre ai sostenitori, più che mai decisi a tenere alto l’onore di un club che merita ben altri riconoscimenti, chi ha mostrato costante vicinanza è l’amministrazione comunale della città emiliana che – neppure ora – nega il proprio interessamento. Il vicesindaco di Piacenza, Francesco Cacciatore, ha nelle scorse ore commentato la vicenda è detto che, di fatto,

“l’istanza di fallimento chiude un periodo molto amaro per il Piacenza Calcio. Una vicenda che sconcerta, che lascia senza parole i tanti tifosi biancorossi ma che per certi aspetti è anche liberatoria. Si pone fine a una storia che non aveva più senso. L’intervento della magistratura lancia una ciambella di salvataggio alla società biancorossa, che se troverà imprenditori motivati disposti a farsi carico solo della gestione della società e della squadra, potrà ridare fiducia ai tanti piacentini che in tutti questi anni hanno avuto a cuore le sorti del Piacenza e che mai avrebbero immaginato una fine tanto triste e così amara”.

L’auspicio di Cacciatore è che si facciano al più presto vivi

“imprenditori sensibili e attenti con un chiaro progetto in testa. Non è facile. Il momento è critico per tutti, ma è anche vero che una società di calcio è un patrimonio di una città e di una comunità e garantisce tanta visibilità. L’Amministrazione Comunale farà il possibile per quanto di competenza, perchè a Piacenza il calcio professionistico continui a vivere. L’augurio è che si fermi questa emorragia che in pochi mesi ha reso a Piacenza il calcio qualcosa di paradossale e di inquietante”.

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