Gubbio-Salernitana, tutti i precedenti

Di Gigi Simoni allenatore dicevano: “E’ bravo a fare il catenaccio e lanciare la palla per Ronaldo”. Già, Ronaldo, quello vero, della prima Inter. Uno scudetto sfiorato, qualcuno – forse – rubato. Già, la Juve di Moggi, calciopoli. Gigi Simoni è ripartito da Gubbio. Più provincia che provincia non si potesse. Adesso lui è dt, direttore tecnico e in panchina c’è un’altra vecchia gloria: Simone Torrente, ex Genoa, prima esperienza da allenatore vero. In settimana, contro l’ex capolista Sorrento, il Gubbio inanella la quinta vittoria di fila. Dal 31 ottobre (sconfitta col Pergocrema allo stadio “Barbetti”), cinque vittorie e un’impermeabilità difensiva che dura da 471 minuti.

La squadra. Il Gubbio è squadra operaia con un innato spirito di sacrificio e gioca con il 4-3-3, anche se gli umbri dovranno fronteggiare una importante emergenza in difesa. Recuperato Borghese, che ha scontato il turno di stop, contro la Salernitana gli umbri dovranno fare a meno degli esterni difensivi Bartolucci e Farina per squalifica. Dinamico il centrocampo con gli esterni Sandreani e Raggio Garibaldi, coordinati dal centrale Boisfer, ex Genoa. In attacco occhio a Gomez, punta centrale di movimento, concreto sotto rete e determinato nel calciare i rigori (chiedere al Sorrento per conferma).

Confronti. La Salernitana arriva a Gubbio nel suo momento peggiore: quattro sconfitte di fila e contro i rossublù quasi perfetti in casa. Non solo, la matricola umbra è anche la squadra che più di tutte ha vinto finora, con ben 10 vittorie sui 16 incontri disputati. Il Gubbio vanta il secondo miglior rendimento interno della categoria, con 19 punti conquistati al “Barbetti” sui 24 disponibili. La media è di 2,375 punti a gara, con un bilancio di 6 vittorie, una sconfitta ed un pareggio.

Reti segnate. Di fronte il secondo reparto avanzato più prolifico della categoria, il Gubbio con 14 centri, e la seconda retroguardia più perforata in esterna della categoria, la Salernitana con 13.

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