Gubbio, tutti i numeri di una capolista

I segreti di una capolista sono molti. E non possono essere soltanto racchiusi nella fortuna, nella forza fisica, nella programmazione, nella bravura tecnico-tattica.

Per questo – spesso – anche nel calcio (la materia meno scientifica per eccellenza)i numeri possono darci manforte. Ecco, allora, quelli del Gubbio. Con quindici gol al passivo quella del Gubbio, insieme a quella della Spal, è la seconda migliore difesa del girone A di Prima Divisione. Solo l’Alessandria può vantare un gol in meno (14).  Ma se dal conteggio meramente statistico escludiamo i cinque gol subìti a Cremona alla prima di campionato, le successive dieci reti incassate in 17 partite pongono il pacchetto arretrato rossoblù sul podio d’oro.

Nessuna squadra infatti ne ha subiti così pochi dalla seconda di stagione fino a domenica scorsa. E questo è sicuramente uno dei segreti del Gubbio leader in classifica. Oltre a ciò anche la disposizione tattica e la predisposizione della squadra votata sempre alla ricerca della vittoria. Con dodici successi il team rossoblù è il primo del girone. Solo la Nocerina, che nel raggruppamento B sta facendo sfraceli, ha fatto altrettanto.

Il Gubbio detiene anche un altro record, stavolta in coabitazione con il Gela, sempre del girone B: quello dei pareggi. I “lupi”, così come i siciliani, ne hanno collezionato uno soltanto. Infine l’attacco: con 25 reti all’attivo i rossoblù sono terzi, dietro a Sorrento e Spal e sullo stesso gradino della Reggiana. I numeri, come sempre, parlano un linguaggio inequivocabile e sono alla base dei successi finora inanellati dalla squadra di Torrente che con sette vittorie consecutive vanta la striscia da tre punti più lunga. Infine c’è anche un altro dato che deve far riflettere, in quanto a gol segnati: quello della coralità della manovra.

Nel Gubbio, infatti, sono andati a segno ben 8 giocatori. Il goleador è Gomez con undici reti, terzo nella classifica cannonieri dietro al leader Paulinho con 13 gol (ha trasformato quattro rigori) e lo spallino Cipriani con dodici reti (un rigore trasformato). Poi a tre gol troviamo Galano, Borghese e Donnarumma, a due gol Briganti  e con una rete ciascuno Bazzoffia, Sandreani e Caracciolo.

Di questi otto ben sette possiamo considerarli titolari inamvobili, l’unica eccezione è rappresentata da Caracciolo. Sette calciatori su undici in gol rappresentano una percentuale di realizzazione altissima, che sfiora il 65 per cento. Se poi consideriamo che il portiere, a meno di casi eccezionali, non entra mai nel conto allora sette goleador su dieci sono esattamente il 70 per cento dei giocatori utilizzati dal tecnico Torrente.

Quest’ultimo dato, letto in maniera meno statistica, sta a significare una sola cosa: e cioè che nel Gubbio la coralità di manovra, gli interscambi e la proposizione dei singoli in zona gol è pressoché totale. E questi sono numeri che fanno ben sperare on un’ottica di mantenimento delle zone altissime della classifica con il Gubbio ad oggi leader e con 13 punti di vantaggio sul Lumezzane, a quota 34, che è la prima squadra fuori dalla zona playoff.

Fonte: Ufficio Stampa Gubbio

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