Nocerina: serie B e stadio nuovo

Nove vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta: sarebbero, in qualunque categoria, numeri da vertice. Al punto che, la Nocerina che quei dati li ha inanellati in seguito a un avvio di stagione da incorniciare, in vetta ci sta per davvero.

Quella campana è una squadra composta da giovani interessanti che hanno già avuto modo di mettersi in luce nel corso di questo scorcio di campionato. Trentadue punti significano, oltre a leadership indiscussa, anche aver lasciato dietro il Benevento e l’Atletico Roma (staccate di quattro lunghezze), ovvero due corazzate costruite non per vincere, semmai per sbancare.

In barba alle previsioni iniziali e in scia con quanto raccontano i fatti, il presidente dei campani, Giovanni Citarella, ha confermato di avere in mente grossi progetti, tanto da aver richiesto aiuto al comune per poter costruire uno stadio più grosso. Diciamo noi: ciò significa pensare – magari tacerlo ma pensarlo senz’altro – di poter disputare il campionato di cadetteria. Sono già state visionate alcune zone, a Nocera ma anche in comuni limitrofi, in cui ubicare l’eventuale nuovo plesso.

Lo stadio, al momento, resta un bellissimo sogno ma direttore generale, Bruno Iovino, nel fare il punto della situazione lascia intendere che pensare in grande non è proibito:

“Stiamo facendo un discorso futuristico, il presente dice che la Nocerina è meritatamente in testa al girone perché è la squadra che ha avuto maggiore continuità”.

Si finisce a parlare del nuovo stadio e il direttore non ha dubbi:

“Per avere un edificio all’altezza della serie B c’è bisogno di sicuro dell’altra curva, pronta e agibile da tempo ma ancora chiusa. Aprendo la curva, la capienza sarebbe in sintonia coi cambiamenti connessi all’eventuale salto di qualitá”.

Curva, si diceva, ancora chiusa. Perchè?

Motivi di ordine pubblico alla base: occorrerebbe una strada d’accesso diversa, collegando il San Francesco con la strada nei pressi del Tribunale. Occorrerebbe innanzitutto l’intervento del Comune, ora commissariato: insomma – conclude Iovino – c’è tempo per poter parlare di queste cose”.

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