Atletico Roma-Juve Stabia, tutti per la B

Atletico Roma-Juve Stabia

  • Oggi 19 giugno ore 16.00 – Stadio “Flaminio” di Roma – diretta RaiSport2
  • Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia
    Risultato dell’andata: 0-0

Atletico Roma e Juve Stabia si sfidano per la storia. I romani non sono mai stati in Serie B, la Juve Stabia c’è stata l’ultima volta oltre sessant’anni fa. Per mister Chiappara pochissimi problemi di formazione: mancheranno, infatti, solo i lungodegenti Chiaretti ed Esposito, mentre ha smaltito i postumi di un’influenza anche Mazzarani. Non ci dovrebbero comunque essere novità rispetto all’11 della gara d’andata. I romani sono promossi se vincono, con qualsiasi risultato. In caso di pareggio, si va ai tempi supplementari, al termine di quali, permanendo il risultato di parità, sono comunque promossi grazie al miglior piazzamento in classifica.

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Pavone, ds Foggia: “Quella di Bonacina una scelta di rottura”

C´era anche Peppino Pavone alla conferenza stampa di presentazione di Valter Bonacina: allo storico direttore sportivo rossonero, chiaro e pacato come sempre, il compito di “spiegare” alla gente la scelta che ha portato ad affidare all´ex tecnico della Primavera dell´Atalanta la panchina del Foggia.
“Ho scelto Bonacina dopo un´attenta riflessione: bisognava chiudere col passato, dare un taglio netto e per questo abbiamo optato per un allenatore serio, determinato, cresciuto in uno dei settori giovanili migliori d´Italia ed abituato a lavorare con giovani di valore e molto interessanti, quali saranno quelli che arriveranno qui”.
Appena rientrato da Milano, sede del calciomercato, il diesse fa il punto della situazione sui quattro giorni trascorsi presso l´Hilton. “Forse alla gente sfugge il fatto che il Foggia era l´unica società di Lega Pro presente a Milano, dove vi erano solo club di A e B. Ad oggi, 17 giugno, abbiamo già presentato l´allenatore e concluso degli accordi per la prossima stagione: è chiaro che siamo in netto anticipo rispetto alla maggior parte dei club ma attenzione: noi non abbiamo alcuna fretta, evitiamo isterismi generali”.

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Braglia, Juve Stabia: “Possiamo chiudere la stagione in maniera magica”

Ormai ci siamo! Manca davvero poco all’ultimo appuntamento della stagione agonistica che potrebbe sancire, dopo tanti anni, il ritorno delle vespe in serie cadetta. La finale di ritorno, contro la corazzata romana, non intimorisce i terribili ragazzi di mister Braglia: “ L’Atletico Roma è una buona squadra – così esordisce il tecnico toscano – e dopo il cambio di allenatore, con l’avvento di mister Chiappara, sono riusciti ad inanellare una serie di buone prove. Da parte nostra – tuona mister Braglia – dovremo dare tutto per poter vincere la gara”. Dal match di andata bisogna trarre i necessari insegnamenti: ”Dovremo essere più aggressivi in mediana cercando di non far ragionare i loro centrocampisti. Siamo in grado di costruire le giuste occasioni per portare a casa la vittoria”. Si spera finalmente che gli attaccanti possano ritrovare la vena realizzativa: “Mi auguro che Corona incominci ad arrabbiarsi, tirando fuori la grinta perché ultimamente l’ho visto un po’ giù”. Il campionato è stato ricco di soddisfazioni e la squadra ha praticato un bel calcio, anche contro avversari di rango superiore: “Preferisco non guardare mai indietro. Forse potevamo fare meglio, ma, con i se e con i ma, non si va avanti. Onestamente voglio pensare alle tante gare di spessore che abbiamo giocato in questa stagione e da quelle ripartire per poter creare un futuro importante su basi solide. Ai ragazzi non si può rimproverare nulla – ribadisce il tecnico – in quanto hanno sempre dato tanto per questi colori e sono fiducioso che nessuno dei nostri tifosi rimarrà deluso dato che il campionato fatto non lascia spazio a delusioni o rimpianti così grandi”.

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Verona, Mandorlini predica calma: “Restiamo tranquilli”

SANDRA’ – Non servono grandi discorsi per spiegare il valore della gara di ritorno della finale play-off. Ne ha dato dimostrazione Andrea Mandorlini, presentando il match di ritorno tra Salernitana e Verona: “Siamo pronti, speriamo di aver fatto tutto nella maniera giusta, sarà il campo a dire se siamo stati bravi. Dal nostro punto di vista c’è tranquillità, un paio di giocatori sono in dubbio, verificheremo fino all’ultimo istante la loro disponibilità”.

Molto han fatto discutere gli attacchi e le minacce comparse su alcuni social network all’indirizzo del tecnico ravennate: “Ci sono una tattica in campo ed una al di fuori. Cercano di colpire in primis l’allenatore, ma non hanno capito che i miei giocatori sono molto più forti, cercheremo di dar vita ad una grande partita. Si tratta di un costume non proprio bello, tuttavia fa parte del gioco. I miei uomini dimostreranno il proprio valore sul rettangolo verde”.

Diverse le defezioni tra i granata, ma l’ex Cluj si concentra solo sulla squadra scaligera: “Cercheremo di giocarcela, quello è poco ma sicuro. Non mi interesso delle assenze avversarie, penso esclusivamente alla mia formazione”.

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Salernitana, che rebus per Breda: 4 squalificati e Fabinho in dubbio

Stando ai biglietti staccati ai botteghini – si è superato quota 23mila – a Salerno non sono in pochi a credere nell’impresa di ribaltare il 2-0 subito a Verona. Fanno bene, ovviamente, perché nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato. Eppure, la squadra di Breda non solo dovrà ribaltare il risultato sfavorevole dell’andata, ma dovrà farlo senza mezza difesa titolare e con un totale di quattro squalificati.

La cosa è nota: il tecnico Breda perde per squalifica il portiere Caglioni, reo di aver procurato – per fallo da ultimo uomo – il secondo rigore nella gara d’andata, i difensori Accursi e Altobello e il centrocampista Montervino. Accursi e Altobello, erano arrivati a Verona con il ‘pericolo giallo’ a rendere tutto timorosa ogni loro contrasto sull’avversario. I due, diffidati, sono stati sanzionati, e quindi salteranno gara due. Per Montervino, centrocampista generoso e di qualità, vale lo stesso discorso. Era in diffida, l’arbitro gli ha mostrato il «giallo», e per lui non ci sarà rivincita contro il Verona. Come se non bastasse, c’è anche un’altra tegola per Roberto Breda, e si chiama Fabinho.

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Foggia, Bonacina si presenta: “Qui per fare bene”

Secondo di Delio Rossi, poi di Mandorlini, infine di Colantuono, prima di costruire la sua carriera da allenatore facendo tutta la trafila dell’Atalanta fino ad allenare per due anni nella Primavera. Questo il cursus honorum di Walter Bonacina, nuovo allenatore del Foggia, che così si è presentato: “Saluto tutti, devo un ringraziamento alla società, perché mi ha dato l’opportunità di allenare una grande piazza, con una società che ha una storia alle spalle. Ho molti stimoli e cercherò di dare il massimo. Ho fatto un’esperienza di 6-7 anni prima come allenatore in seconda e poi nelle Giovanili e adesso ho fatto la scelta di fare l’allenatore professionista. Spero di fare bene e dimostrare che posso vincere questa sfida”.

  • Lei viene presentato venerdì 17 alle ore 17. Tra i tanti allenatori lanciati da Pavone ci sono personaggi come Prandelli e Delio Rossi. Questo è per lei un augurio…

“Io la ringrazio, lei ha perfettamente ragione, ho conosciuto Pavone, che ha fatto molto per il calcio, è uno scopritore di talenti, ho piena fiducia, se ne intende a spero di collaborare con tutti per far arrivare i risultati”.

  • Non la spaventa l’eredità di Zeman?

“Il fatto che chi mi ha preceduto sia un grande allenatore è sotto gli occhi di tutti. Ma io parto da oggi, per fare e dare il massimo, per costruire una nuova squadra insieme alla società. Non ho paura perché ho fiducia nelle mie qualità. E’ chiaro che il calcio professionistico è più difficile, ma il campo è sempre lo stesso”.

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Spal, presentato il nuovo allenatore Vecchi

Una conferenza stampa affollata: giornalisti e anche tifosi. Una trentina di persone che hanno voluto presenziare al ritorno in biancazzurro di Stefano Vecchi. Non da giocatore, ma ora come allenatore. Come lui stesso ha poi voluto sottolineare: ”Sognavo di tornare alla Spal e magari allenare in serie A…”. Un pò spinta come affermazione, ma sicuramente sincera! L’introduzione è stata fatta dal Presidente Cesare Butelli che ha parlato del quarto allenatore della sua gestione: ”Sono un pò stanco… ma convinto della scelta fatta. Diciamo che è un allenatore diverso rispetto a chi lo ha preceduto. Ha un curriculum che parla da sé: tre campionati vinti in sei anni, di cui due consecutivi nelle due ultime stagioni. E’ quindi un vincente. Una peculiarità che speriamo porti con sé anche a Ferrara. Questo colpo di fulmine è decollato e si è concluso in pochi giorni. Stefano Vecchi ha subito dimostrato di voler tornare in questa città dove in passato era stato bene nella veste di calciatore. Ora possiamo quindi ripartire con l’idea di costruire cose ben fatte…”.

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Como, Brunner allenatore dei portieri per un altro anno

La conferma è arrivata ieri sera: Alex Brunner ha rinnovato per un anno con il Como.
A lui il compito di preparare i portiere anche per la prossima stagione. Fresco di corso svolto a Coverciano per i preparatori dei portieri, Alex, che nel corso della stagione appena trascorsa ha dovuto anche ricoprire il ruolo di sostituto di Brevi in panchina, ha trovato l’accordo immediatamente con la dirigenza del Calcio Como.

E’ invece ancora un rebus il nome del nuovo allenatore. In questi ultime settimane pare che i nomi più forti attorno alla panchina lariana siano quelle di Carmine Gautieri e di Antonio Sala. La scelta di Gautieri sarebbe una vera e propria scommessa, visto che fino a questo momento ha avuto solo esperienze sulle panchine di Potenza e Olbia. Discorso diverso quello legato a Sala, allenatore in serie B e C, ma senza una panchina di livello dai tempi della Pro Sesto.

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Francesco Forte, il futuro del Pisa

Quando Francesco Forte emetteva i primi vagiti, capitan Carparelli appena diciassettenne iniziava una brillante e lunga (speriamo ancora molto) carriera. Diciassette anni, la stessa età (più o meno) mostrata dalla carta d’identità di Francesco Forte nel giorno del debutto tra i professionisti nella trasferta di Terni. Da lì il giovane bomber nerazzurro non ha praticamente più abbandonato il gruppo Prima-squadra del Pisa 1909, confermandosi comunque tra i Re dei cannonieri del campionato Berretti. E adesso per lui è arrivato anche un altro attestato di stima. Infatti, il giovane bomber pisano si presenterà alla Pinetina di Milano per presentare le sue doti ai campioni del mondo in carica. La Primavera dell’Inter, fresca vincitrice anche del Torneo di Viareggio, ha chiesto ed ottenuto dal Pisa il nulla-osta per schierare (in qualità di prestito) Francesco Forte nell’importantissimo torneo Dossena di Crema.

Non male, per un ragazzo costretto in questa stagione anche a mordere il freno per due mesi a causa di una infrazione al piede. E una iniezione di fiducia per un futuro che in molti sotto la Torre si augurano ricco di soddisfazioni, per lui e ovviamente per il Pisa:

“E’ stata una stagione fantastica. Mai e poi mai mi sarei immaginato di avere così tante occasioni di confrontarmi con campioni del calibro di Carparelli, Amoroso, Raimondi ecc… E adesso questa ulteriore avvenutura che mi gratifica personalmente ma che rappresenta il frutto del lavoro svolto assieme ai miei compagni della Berretti in questa stagione. Sono proprio felice”.

  • Un anno di ‘scuola calcistica’ davvero niente male…

“Lavorare al fianco di certa gente ti fa crescere minuto dopo minuto. Ho imparato tantissimo e ho ancora voglia di imparare e migliorare. Magari non ho avuto molte occasioni per scendere in campo ma in una stagione difficile e delicata come quella che si è appena conclusa solo il fatto di essere tenuto in considerazione mi riempie di orgoglio e di responsabilità”.

  • L’insegnamento più importante?

“Uno dei giocatori con cui ho legato maggiormente è Christian Amoroso. Lui ha alle spalle una grandissima carriera e lui mi ha sempre detto di restare umile. Piedi per terra e tanta umiltà, queste dovranno essere le mie caratteristiche”.

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Verona, patron Martinelli: «Speriamo in un arbitraggio equo»

VERONA – Nel tardo pomeriggio di mercoledì il presidente Martinelli ha espresso alcune valutazioni in vista del ritorno della finale play-off, in programma il 19 giugno alle 18.

“Premettendo di non amare le polemiche, sottolineo che in passato siamo intervenuti a seguito di dichiarazioni dei vertici societari del Sorrento. Noi non abbiamo mai avuto agevolazioni, non le desideriamo né ora né mai. I rigori fischiati al “Bentegodi” sono sacrosanti, a differenza di quello assegnato nel ritorno della semifinale play-off tra Alessandria e Salernitana, con un’irregolarità avvenuta fuori dai sedici metri. Oggi, in risposta ad alcuni organi d’informazione salernitani, dico che l’arbitraggio visto a Verona è stato equo, mi aspetto altrettanto in Campania. A centrare la promozione non dovrà essere chi ha avuto più favori; come detto in passato, se l’avversario dimostrerà di essersi meritato il risultato, sarò il primo a levarmi il cappello”.

La gara di domenica scorsa ha avuto grande richiamo anche per fatti di cronaca: “Dispiace per gli incidenti che si sono verificati in occasione della sfida disputata in riva all’Adige, sono un contorno inappropriato rispetto ad una sfida di spessore tra due compagini di qualità. Prendiamo le distanze da qualsiasi forma di violenza, condannando tutto ciò che non c’entra nulla col calcio. L’auspicio è che allo stadio “Arechi” vada in scena una bella giornata di sport, degna del blasone delle formazioni che scenderanno in campo”.

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