Sudtirol, Pellegrino: «Siamo pronti a dare il massimo»

“Dobbiamo giocare con la personalità e la determinazione con le quali abbiamo battuto il Pavia. Quella era una partita da vincere a tutti i costi. Domenica, contro il Ravenna, vale lo stesso concetto. Sono fiducioso, perché vedo la squadra con la giusta tensione”.

Per la gara d’andata dei playout contro il Ravenna, in programma questa domenica, 29 maggio 2011, allo stadio Druso (calcio d’inizio alle ore 16), mister Pellegrino esprime idee chiare ed un certo ottimismo. “Nelle ultime due settimane ho notato una squadra in crescita, sia dal punto di vista della condizione fisica che sotto il profilo della convinzione nei propri mezzi. La vittoria contro il Pavia e l’ottima gestione del match a Pagani hanno infuso coraggio e fiducia nei ragazzi. Il Ravenna più forte di noi? Ai playout si azzera tutto, sono partite particolari che si vincono più con la testa che con i piedi”.

Per il match d’andata dei playout, mister Pellegrino lamenta una sola defezione, ovvero quella di Brugger che potrebbe essere recuperato per la sfida di ritorno, in programma domenica 5 giugno a Ravenna.  Per il resto l’allenatore dell’FC Suedtirol può disporre di tutti gli effettivi dell’organico, compreso Alessandro Campo, che è perfettamente guarito e che con ogni probabilità verrà schierato sin dal primo minuto nel consueto “4-3-3” di mister Pellegrino.

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Braglia carica la Juve Stabia: «Passa un treno che non vogliamo perdere»

Nell’abituale appuntamento del giovedì con la stampa e le tv, interviene ai microfoni Mister Braglia che a pochi giorni dalla sfida casalinga d’andata dei playoff contro il Benevento fa il punto della situazione psico-fisica e ambientale della sua squadra. Ormai ci siamo, mancano davvero pochi giorni all’appuntamento che vale una stagione ed il tecnico Braglia cerca di caricare l’ambiente e di preparare i suoi ragazzi al meglio per poter portare a casa un grande risultato per la squadra e per tutta la città di Castellammare. Il mister ricorda un po’ le sue tante esperienze playoff vissute in passato e spera di poter ripetere in questo caso una bella impresa come gli è riuscito in altre realtà: “Gli ultimi playoff che ho disputato risalgono a qualche annetto fa, in linea generale sono più quelli che ho perso che quelli che ho vinto però poi si sa che tutto dipende da come uno ci arriva a questi appuntamenti, sia a livello psico-fisico che a livello di parco giocatori ed alternative, perciò spero che in questo caso si possa ripetere una delle belle imprese riuscitemi in passato”. Sulla quasi certa assenza dello squalificato Dicuonzo il tecnico ha le idee chiare e sta valutando le varie alternative sia a livello di giocatori che di tattica: “L’assenza di Dicuonzo è importante però noi abbiamo la nostra base, la nostra filosofia di gioco e dobbiamo cercare di mantenerla a prescindere dalle assenze dei calciatori. Ci sono alcune alternative vedi Pitarresi o Dianda ma in tal senso si faranno tante valutazioni e poi deciderò”. Il tecnico fa un po’ il punto sulla condizione dei suoi giocatori e fa alcune riflessioni sul finale di campionato della sua squadra: “La squadra l’ho vista meglio rispetto alle ultime gare di campionato, quando non mi è piaciuta tanto, ci siamo rilassati troppo e così siamo incappati in brutte prestazioni”. Nelle sfide importanti come quella di domenica contro il Benevento la carica psicologica è tanta e spesso risulta superfluo fare discorsi che possano caricare i giocatori e Mister Braglia in virtù di questo ha preferito soltanto ricordare ai suoi ragazzi cosa vuol dire avere una mentalità vincente: “L’unica cosa che ho chiesto ai miei ragazzi è se sono contenti di ciò che hanno realizzato finora e se hanno voglia di ottenere di più da questa stagione. In tal caso dovranno dimostrarlo sul campo:

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D’Adderio non è più l’allenatore dello Spezia

Lui ci aveva sperato fino all’ultimo. Sapendo soprattutto di aver lavorato con serietà, impegno e di non essere responsabile del mancato aggancio ai playoff del “suo” Spezia. Eppure, tutto ciò non è bastato. Salvo Fulvio D’Adderio non è più l’allenatore della società ligure. Non è stato infatti confermato per la prossima stagione.

Questo il comunicato della società spezzina:
“Al tecnico di San Martino in Pensilis va un profondo ringraziamento per la professionalità e la dedizione sempre dimostrata alla guida delle Aquile, coronata, la scorsa stagione, con la promozione in Prima Divisione. Tutto l’ambiente, in questi due anni, ha imparato a conoscere la persona D’Adderio stimandolo, prima di tutto come uomo e poi apprezzando le sue competenze calcistiche. A lui vanno i migliori auguri per una vita piena di soddisfazioni sportive e non“.

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Dietrofront Zeman: «Lascio il Foggia»

Addio al sogno di Zemanlandia a Foggia. A pochi giorni di distanza dalla fine del campionato, Zdenek Zeman ha convocato i giornalisti e annunciato che l’anno prossimo non allenerà più la squadra pugliese: «Con il Foggia – ha detto – non sono riuscito a vincere il campionato, ed era questo l’obiettivo che mi ero prefissato. Non essendo sicuro di poterci riuscire l’anno prossimo, lascio la squadra».

Il tecnico boemo ha confermato che la società ha cercato di farlo restare, ma Zeman è fatto così. Lascia senza polemiche verso la città e la società. Ma le polemiche ci sono, eccome. Sentite: «Sto diventando un po’ nervoso negli ultimi tempi – ha detto ancora – quest’anno non ho preso la squalifica ma penso che il prossimo anno sarebbe successo». Il riferimento è «agli arbitraggi, alle inchieste». «C’è una inchiesta – ha affermato – per la partita contro il Gela che non si sa che fine ha fatto, un’inchiesta su quella a Siracusa che non si sa che fine ha fatto, almeno sino ad ora». E poi ha concluso lapidario sull’argomento: «Sono persuaso che abbiamo avuto troppi torti».

Zdenek Zeman ha anche riferito di aver parlato venerdì scorso con i dirigenti della società: «Non sono riuscito a vincere il campionato – ha detto – reputo questo una sconfitta. Ho regalato questo sogno ma bisogna vivere di realtà. Il mio obiettivo ad inizio stagione era salire, alla società andava bene una salvezza tranquilla. Non è detto che senza di me i giocatori vadano tutti via. Tornando indietro nel tempo, avrei comunque accettato questa scommessa. La mia decisione è stata ovviamente comunicata alla società. Ci sono altre sfaccettature di cui non parlo e che per me non sono importanti».

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Nocerina-Auteri verso l’accordo fino al 2013

Il rapporto di lavoro (e amore) tra la Nocerina e mister Gaetano Auteri potrebbe continuare ancora a lungo. Dopo la grande cavalcata nel girone B di Lega Pro, e con la possibilità di vincere anche il secondo trofeo stagionale, la Supercoppa di Lega Pro (dopo l’1-1 di Gubbio la vittoria è probabile), Gaetano Auteri potrebbe lasciare da vincitore in stile Mourinho, oppure provare ad affermarsi con la Nocerina anche in serie B. In realtà, il problema non dovrebbe neanche porsi, visto che l’allenatore ha il contratto in scadenza nel Giugno 2012, ma è chiaro che oggi nel calcio i contratti contano fino ad un certo punto (vedi il caso Pandev alla Lazio), e dunque ci deve essere la volontà di andare avanti da entrambe le parti. Volontà che pare esserci, tanto che il patron della Nocerina Citarella e mister Auteri dovrebbero già incontrarsi in settimana per discutere del prolungamento del contratto di un altro anno (dunque fino al 2013), con un adeguamento dell’ingaggio verso l’alto.

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Benevento, Braglia avverte: «La mia Juve Stabia venderà cara la pelle»

Dopo aver concluso brillantemente la fase regolare della stagione calcistica 2010/2011, con la conquista del trofeo tricolore e con il piazzamento al quinto posto in classifica generale, ora le Vespe di mister Braglia si apprestano ad affrontare gli spareggi promozione. La semifinale di andata dei play off vedrà le vespe impegnata contro la seconda forza del campionato, ovvero la corazzata Benevento di mister Galderisi. La gara di andata si disputerà il 29 maggio a Castellammare di Stabia in un Menti che si spera gremito in ogni ordine di posto. Mister Braglia, nel corso dell’appuntamento settimanale con i rappresentanti degli organi d’informazione, evidenzia il valore tecnico del prossimo avversario: “Si sentono i favoriti? Beati loro, sono d’accordo ed è giusto che sia così, visto i soldi che spendono, ogni anno, per fare il salto di categoria. Essendo, poi, arrivati secondi in campionato mi sembra sensato ambire alla promozione. Per capire la loro forza basti pensare alla rosa di cui dispongono ed al fatto che si permettono di tenere fuori gente come Della Camera, Zito, D’Anna e Palermo. Se non gioca Bueno gioca Evacuo e così via e poi hanno anche un mister bravo che li guida”.

Sul fatto di giocarsi una chance importante per il passaggio del turno alla prima ed in casa l’allenatore non ha dubbi: “Giocare la prima in casa è uno svantaggio, un enorme svantaggio perché loro hanno due risultati su tre. Possono permettersi due pareggi con i quali ci butterebbero fuori, poi anche nel caso in cui dovessero perdere qui con un goal di scarto potranno gestire la gara di ritorno nella quale gli basterebbe un goal per eliminarci”.I sanniti, a mezzo stampa, hanno affermato di avere molte informazioni che riguardano la Juve Stabia e sono pronti alla sfida ma Braglia invita gli avversari a non sottovalutare l’impegno: “Hanno degli indubbi vantaggi questo è vero, però ho letto che loro sanno già tutto di noi. Se fossi in loro – aggiunge il tecnico – mi preparerei bene senza presunzione”. Per quanto riguarda la sua squadra il trainer fa un il punto della situazione: “Ho una enorme fiducia nella mia squadra, ci siamo formati nelle ristrettezze economiche ma si sa che in questi casi si deve aguzzare l’ingegno e noi lo abbiamo fatto mostrando anche una certa competenza. Questa squadra ha dimostrato in campo di non essere inferiore a nessuno. Abbiamo vinto a Nocera e, nella doppia sfida con il Benevento, siamo usciti indenni. Insomma questa squadra ha dimostrato di essere affidabile e nel contempo spero solo di recuperare i miei infortunati”.Sull’apporto dei tifosi in questo delicato momento Braglia è molto chiaro: “Se non c’è l’entusiasmo nei playoff quando volete che ci sia?”.

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Barletta: Cari confermato allenatore. Castagnini è il nuovo Ds

Soli pochi giorni dalla fine del campionato ed ecco già pronto il Barletta che verrà, almeno nei quadri tecnici. Il presidente Roberto Tatò ha illustrato quelle che saranno le linee guida della prossima stagione.
Innanzitutto c’è una “new entry” in società. Walter Tatò, figlio del presidente Roberto, ricoprirà il ruolo di vice-presidente. La carica di direttore sportivo è di Renzo Castagnini, che prende il posto di Marcello Pitino, al quale il “numero uno” della società biancorossa, rivolge un elegante messaggio.
“Il mio -dice Tatò- non è un ringraziamento di circostanza ma sostanziale. Pitino, con noi, ha lavorato benissimo e quando è arrivato la squadra era davvero messa male. Gli auguro le migliori fortune come professionista e come uomo, che, voglio sottolinearlo, è di grandissimo spessore”.

Tatò, poi, si è soffermato sulla scelta di Castagnini. “Renzo -dice Tatò- è da qualche mese al mio fianco ed è stato prezioso per i consigli che mi ha saputo dare. Gli ho affidato il progetto della squadra della prossima stagione, che posso dire senza mezzi termini sarà un progetto importante”.
Parole importanti, il presidente Tatò le ha riservate anche per Marco Cari, confermato insieme al suo “vice” Stefano Furlan. “Tre sono, tra gli altri, gli aspetti che ho apprezzato in Cari. Ha preso una squadra che era sfilacciata ed ha creato un vero gruppo. Ha dato alla stessa una mentalità vincente ed è un uomo che ha fame di calcio. Sono soddisfatto ed ecco spiegato il motivo della sua riconferma”. Confermatissimo anche Mimmo Pistillo che ha svolto un egregio lavoro come Responsabile del Settore Giovanile.

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Nocerina, voglia di Supercoppa

Sabato pomeriggio allo stadio “Barbetti” si affronteranno il Gubbio e la Nocerina, ovvero le due squadre che hanno – rispettivamente – dominato il Girone A e il girone B della Prima Divisione. E’ la gara di Supercoppa di Lega Pro, trofeo assegnato idealmente alla squadra più forte dei due gironi. La Nocerina ci tiene a far bene e a dimostrare, ancora una volta, tutto il suo lavoro. Mentre Gaetano Auteri prepara la trasferta di Gubbio, da mesi ormai Ivano Pastore sta lavorando sottostraccia per costruire la formazione per la serie B. Il primo punto, quello più importante, è stato gettato: confermare l’allenatore, anche se su Auteri (così come su Torrente del Gubbio), sembra esserci ancora un po’ di interesse da parte del Palermo di Maurizio Zamparini. Comunque,il diesse rossonero ha già iniziato a tessere le prime trame di un calciomercato che renderà quest’estate ancora più incandescente. Tanti i giovani finiti sul taccuino dell’uomo di mercato del patron Citarella. Tutti ragazzi provenienti da settori giovanili importanti; come Genoa, Inter o Lazio.

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Capuano, dalla Paganese alla Turris?

Da Pagani a Torre del Greco. Il passo è breve e potrebbe farlo Eziolino Capuano(nella foto), tecnico giramondo che, pur non essendo riuscito a salvare la Paganese in Prima Divisione (ma è arrivato a pari punti con Monza e Sudtirol e ha fatto i miracoli da quando è arrivato sulla panchina salernitana), è molto appetito come allenatore.

E’ finito così anche sul taccuino dei dirigenti della Turris, storica formazione napoletana che è impegnata nei play-off in Serie D e che potrebbe rientrare (magari anche attraverso i ripescaggi estivi che anche quest’anno si annunciano molto folti) in Seconda Divisione. Per la panchina della Turris però ci sarebbe anche un altro nome caldo, che è quello di Salvatore di Somma, attualmente direttore sportivo della Juve Stabia, ma molto amico del patron Gdaglione.

Un altro nome emergente per la panchina della Turris è quello di Carmine Gautieri, ex ala giramondo dalla Roma al Piacenza, che ha chiuso la carriera nel 2008 a Sorrento. L’ex esterno del Pescara dal 18 luglio 2008 è statoallenatore in seconda del Potenza (Seconda Divisione) con delega al settore giovanile.

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