Playoff, verso Sorrento-Verona. Simonelli: “Una vale l’altra”

Non è stato certo a La Spezia che il Sorrento ha perso la possibilità di andare in serie B, eppure mister Simonelli si concentra sul commento della gara in Liguria: “Nella prima frazione siamo stati un po’ in difficoltà, ma nel secondo tempo si è di nuovo acceso il famoso pilota automatico e la squadra è migliorata pareggiando e mancando anche la rete del vantaggio con Manco”. Domenica per l’ultima della regular season arriverà la pericolante Cremonese, ma è chiaro che la testa è già ai playoff. Finisse così, sarebbe Sorrento-Hellas Verona, una gara davvero difficile, ma per il prof di Saviano è meglio aspettare un altro po’. “Non corriamo troppo – continua il tecnico -. Ci attende l’ultimo impegno di campionato poi pensiamo agli spareggi. A questo punto va bene chiunque“.

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Gubbio, tutta la gioia di mister Torrente e Gigi Simoni

Il Gubbio ha firmato domenica la pagina più importante dei suoi cento anni di storia conquistando la promozione in serie B. La precedente esperienza nella cadetteria risale al 1947-48, ma allora non era una serie B a girone unico, per cui l’impresa della squadra di Torrente è più importante. Il verdetto l’ha sancito la vittoria per 3-1 sulla Paganese, al cospetto di oltre 4mila persone, che ha retto venti minuti e poi si è dovuta inchinare a Gomez e compagni. Solo nel finale un rigore (dubbio) di Briganti su Ferraro con la trasformazione di quest’ultimo ha riacceso per un attimo un match che non ha mai fatto registrare sussulti particolari per le coronarie rossoblù. Tremendo il doppio gol dal 32′ al 34′ del primo tempo con Boisfer e Gomez. Una duplice mazzata che ha spezzato le gambe ai campani affossandoli verso una retrocessione. La terza rete ancora con Gomez al 48′ su rigore che fa salire l’asso argentino nella classifica marcatori a quota 17. Per lui un podio d’argento dietro al fenomeno Paulinho del Sorrento ma ben distante dalla terza piazza.

Emblematiche

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Spezia, D’Adderio: «I playoff? Proviamoci»

La sentenza del TNAS restituisce allo Spezia 1 punto preziosissimo per la corsa ai play-off, ora distanti 2 lunghezze, ma mister D’Adderio, non sembra esserne distratto e guarda dritto davanti a se, alle due sfide che ancora mancano alla fine della stagione regolamentare:

“Siamo professionisti ed abbiamo il mirino ben puntato sul nostro obiettivo che sono le ultime due partite di campionato, da giocare al meglio. Siamo gente seria, professionisti, solo il campo potrà dirci chi siamo stati in questa stagione. Se non ci impegnassimo al massimo, sarebbe una mancanza di rispetto verso la Società e verso i nostri tifosi”.

  • Bisogna dunque crederci.

“Io credo in tutto quello che faccio, a maggior ragione in campo. Riconosciamo il merito a questi ragazzi, che a volte sono stati accusati di poca personalità, che a Pagani, in un ambiente tutt’altro che facile, hanno dimostrato di averne da vendere. I nostri tifosi? loro ci sono sempre, sono sempre stati al nostro fianco, sono la nostra forza. Io conoscevo questa piazza da avversario, ne conoscevo il calore, ma viverlo dall’interno è una sensazione forte”.

  • Quanto D’Adderio c’è nel nuovo Spezia?

“Tutti noi trasmettiamo il nostro carattere a chi ci sta intorno; succede con i figli, è lo stesso con la squadra. Io non sono bravo a vendermi, non sono un commerciante, il mio lavoro lo conosce chi mi segue durante gli allenamenti; non sono tipo da lasciare nulla al caso. La mia giornata è completamente dedicata allo Spezia, perchè sono per prima cosa un allenatore. Devo cercare di individuare i problemi e cercare di risolverli. Ai giocatori bisogna chiedere quello che sanno fare, sta poi a me adattarmi alle loro caratteristiche. Siamo più poliedrici? lavoriamo per essere in grado di adattarci alle situazioni che possiamo incontrare durante la partita. Anche a Pagani, il gol è arrivato da un angolo in favore della Paganese, in cui Buzzegoli si è sacrificato in marcatura e poi ha seguito Cesarini e Basso, andando a concludere. Le paure? non conosco che tipo di paure queste squadre avesse; quello che so è che anche nella passata stagione avevamo ambizioni importanti, ma di paure neanche l’ombra. Bisogna sempre guardare in alto, ma con equilibrio, cercando il confronto con gli altri, con la voglia di superarli”.

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Jaconi carica il Bassano: «Quando siamo sereni, non ci batte nessuno»

Dopo l’amichevole del giovedì che ha visto il Bassano scendere in campo con un 4-4-2, dettato dalle assenze che anche domenica imperverseranno sulla squadra e in vista del match contro la Cremonese, mister Jaconi ha parlato alla squadra: “Ai ragazzi ho detto che ormai siamo alla fine del torneo, abbiamo sempre dimostrato di essere una squadra solida, e dovremo continuare a farlo sino alla fine per ottenere la permanenza in Prima Divisione. Domenica scenderemo in campo a Cremona per fare la nostra partita, come sempre. Quando siamo sereni, non ci batte nessuno”.

La Cremonese ha grandi giocatori, ma attualmente in classifica è sotto i giallorossi:

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Hellas Verona, Mandorlini: «Situazione stimolante»

SANDRA’ – “Pensiamo solo alla nostra partita, non ci sono molte cose da dire. Ogni gara ha la sua storia, quello col Lumezzane non è il match della vita, ma è comunque importante. Ci sono già delle pressioni, non mettiamone altre. La squadra sta bene, la concentrazione va indirizzata verso la sfida di domenica”. Allontana i fantasmi del passato Andrea Mandorlini, fiducioso nei confronti del lavoro della squadra gialloblù. “Non mi interesso molto dell’avversario, siamo rispettosi ma se siamo in condizione noi, per me gli altri non contano. Tempo fa c’erano altre preoccupazioni, la situazione attuale è stimolante e comporta responsabilità. Dipende tutto da noi, è inutile voltarsi indietro. Vedo questo fattore in chiave positiva”.

L’assetto da schierare in occasione della 33a di campionato non è ancora definito: “Qualche giocatore non è al top, basti pensare ad Hallfredsson. Selva ha subìto una botta, Garzon ha alcuni problemi al polpaccio. Il rientro di Ferrari è molto importante”.

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Pellegrino vuole uno spirito da «gladiatori» per il Sudtirol

“Mancano due partite alla fine del campionato. E sono due partite da uomini veri. Perché se vogliamo raggiungere i playout, prima ancora della tecnica e della tattica, conterà la voglia di lottare su ogni pallone come se fosse l’ultimo”. Mister Pellegrino vuole uno spirito da “gladiatori”.

Prima Divisione Lega Pro, penultima giornata della regular season: domenica, 8 maggio, un FC Suedtirol reduce da 4 sconfitte di fila e bisognoso di tornare a muovere la classifica per avvicinare il traguardo dei playout e per affrontare la giornata conclusiva di campionato senza l’obbligo di dover vincere a Pagani, ospita allo stadio “Druso” un Pavia che i playout li vuole invece evitare, essendo riuscito negli ultimi due mesi a risalire la china e a portarsi a soli due punti dalla salvezza diretta. Nell’FC Suedtirol, mister Pellegrino deve rinunciare agli infortunati Brugger, Franchini, Alfredo Romano e Campo, mentre Mariano Romano, Nazari e Sorrentino non sono stati convocati per scelta tecnica. Rispetto a Lumezzane, l’unica novità dovrebbe essere l’impiego dal primo minuto di Traorè al posto dell’indisponibile Brugger. Per il resto si va verso una conferma in blocco della formazione che – domenica scorsa – ha rimediato una immeritata sconfitta per 1-0 nella trasferta in terra bresciana.

Venendo al Pavia, in questo finale di campionato la formazione lombarda sta cercando di evitare in extremis l’insidiosa appendice dei playout, zona della classifica che la formazione lombarda ha invero occupato per quasi tutta la stagione. Ma con l’avvento in panchina, lo scorso 21 marzo (debutto vincente nel posticipo contro il Pergocrema), di Benito “Benny” Carbone, “ex” raffinato numero 10 – fra le altre squadre – di Torino, Napoli, Inter, Aston Villa, Como e Parma, il Pavia ha avuto una impennata che l’ha portato a risalire la china e ad avvicinare la salvezza diretta, ora lontana appena due lunghezze. Carbone, che ha concluso la carriera da calciatore proprio nel Pavia al termine dello scorso campionato per poi allenare la formazione Berretti del club lombardo nella corrente stagione, ha sostituito alla guida della prima squadra Gianluca Andrissi, conquistando 8 punti nelle sei partite sin qui dirette dalla panchina, per effetto delle due vittorie casalinghe contro Pergocrema e Sorrento e degli altrettanti pareggi interni con la capolista Gubbio e – domenica scorsa – con l’Hellas Verona. Sotto la gestione Carbone, invece, sono state due le sconfitte (contro Como e Alessandria), entrambe subite in trasferta, dove – non a caso, evidentemente – il Pavia ha sinora vinto una sola volta, e più precisamente nella decima giornata d’andata (24 ottobre 2010), quando i lombardi si imposero per 2-1 sul campo del Pergocrema. Ben altro ruolino di marcia, invece, al “Fortunati”, dove il Pavia ha racimolato ben 27 dei 36 punti che detiene ad oggi in classifica. Nelle file del Pavia gioca, al centro della difesa, Andrea Aldo Preite, che ha militato in biancorosso nel campionato di C2 2000/2001, il primo fra i professionisti dell’FC Suedtirol, allora allenato da Giuseppe “Beppe” Sannino. Capocannoniere del Pavia è Ferretti con 8 reti, seguito da Eusepi con 7. Per la trasferta a Bolzano, mister Carbone dovrebbe recuperare i centrocampisti Puccio e Carotti, mentre è in forse la presenza di Daffara.

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Pisa, Pagliari guarda al derby: “L’opera non è ancora completa”

Il volto è sicuramente più disteso e rilassato rispetto a qualche settimana fa. Dino Pagliari sa bene però che nel calcio non esiste niente di semplice e ancor meno di scontato. Ecco allora che la sfida di Viareggio assume un aspetto fondamentale nel cammino del Pisa plasmato dal tecnico marchigiano. Ai nerazzurri serve un ultimo sforzo, un ultimo passo in avanti da realizzare proprio in Versilia per poi affrontare l’ultima settimana della stagione regolare in tutta tranquillità.
“Saremmo dei pazzi a mollare proprio adesso – sottolinea Pagliari nella consueta conferenza stampa infrasettimanale -. Otto settimane fa eravamo seduti in questa sala stampa e facevamo ben altri discorsi ma l’obiettivo è sempre rimasto lo stesso. Adesso il traguardo è lì davanti a noi ma dobbiamo tagliarlo prima possibile per evitare qualsiasi problematica”.

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Juve Stabia, 6 giornate per Di Cuonzo

Sei giornate di squalifica per il giocatore della Juve Stabia Stefano Di Cuonzo (Pro 1/B). Lo ha deciso il giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, dopo i fatti della gara Cavese-Juve Stabia (2-0) di domenica scorsa.

Di Cuonzo era stato espulso ”per aver colpito con una gomitata al volto un avversario” e perché ”alla notifica del provvedimento di espulsione, si avvicinava con fare minaccioso all’arbitro strattonandolo e colpendolo con uno schiaffo al fianco”.

Queste invece le dichiarazioni di mister Braglia al termine del derby contro la Cavese: “ Abbiamo giocato male – tuona il tecnico – pur avendo iniziato in maniera discreta. Loro hanno cercato, con determinazione, il risultato”. Il trainer prosegue lanciando un monito:  “Tutto questo ci deve far riflettere che non è possibile concludere il campionato in tal modo, subendo 5 goal in due partite”. Nello stesso tempo, mister Braglia non ha dubbi: “I giocatori hanno voglia di far bene e, sotto questo aspetto, sono tranquillo anche perché so benissimo ciò che possono dare. Cionostante valuteremo se è il caso che qualcuno se ne stia un po’ fuori a guardare gli altri e se tutti hanno ben compreso che un obiettivo diventa importante solo se lo porti a termine”.

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Hellas Verona, Mandorlini: “Troppi punti persi per strada”

PAVIA – “L’ho detto anche ai ragazzi, c’è molta delusione. Per strada abbiamo lasciato vari punti, non siamo riusciti a mantenere il controllo del match fino al fischio finale. E’ un peccato, stavamo per portare a casa questa partita”. Questa la prima analisi di Andrea Mandorlini al termine della gara esterna col Pavia, in cui i gialloblù si sono visti raggiungere da una rete di Blanchard.

Guarda subito avanti il tecnico romagnolo, che cerca di spronare i suoi pur non dimenticando gli aspetti da correggere: “Molte volte nelle azioni decisive sono bravi gli avversari, altre c’è qualche demerito nostro. L’amarezza dovuta al mancato successo va smaltita in fretta, questa è la cosa importante. Recuperiamo le energie perchè domenica ci aspetta un altro spareggio”.

Concitata l’azione che ha permesso ai padroni di casa di riportare il risultato in parità:

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