Lanciano – Bassano quanti assenti

Lanciano-Bassano

Il Lanciano si proietta col piglio della grande squadra verso la sfida contro il Bassano.

C’è da riprendere la marcia di avvicinamento al Siracusa e, in attesa che il calciomercato faccia registrare i primi innesti (si parla con insistenza di Stefano Giacomelli dal Pescara e Salvatore Caturano dalla Nocerina), l’obiettivo degli uomini di Carmine Gautieri resta quello di non adagiarsi sugli allori e ripartire con lo stesso slancio della prima parte di stagione.

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Feralpi, Remondina in difficoltà; Bassano, 4-4-1-1 senza Porchia

Sfida – se non tra emergenti – almeno tra emergenze: quella tra Feralpi Salò e Bassano è anzitutto la gara a chi dovrà rinunciare a più uomini – e che uomini – in vista della sfida in programma per la nona di prima divisione B. Cominciamo dai padroni di casa, che non dispongono di buona parte dell’attacco se è vero – purtroppo lo è – che Tarana non dovrebbe essere della partita per un risentimento muscolare e Bracaletti viene dato come sicuro escluso (guai fisici anche per lui).

Non bastasse già così, ci si infili poi la precaria condizione di Dell’Acqua e il quadro si completa in un secondo. Chi schierare nel reparto avanzato? Remondina ha l’infausto compito di sbrigliare una matassa ben intricata: non solo il versante offensivo, ci sono guai anche altrove.

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Bassano, Jaconi stravolge la difesa; Carrarese con Cori e Gaeta

Il Bassano spera di interrompere contro la Carrarese la serie negativa che dura dalla prima giornata di campionato: di fronte, un avversario che non consoce mezze misure non avendo mai pareggiato in questo avvio di campionato.

Tra i padroni di casa, Ivo Jaconi sa bene che ogni partita è determinante per continuare a svolgere il proprio lavoro sulla panchina veneta: il tecnico resta in bilico nonostante il pareggio di Portoguraro e la buona prova offerta dalla squadra abbiano indotto la società a confermargli fiducia.

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Portogruaro, a Della Rocca il gol; Bassano, Basso in difesa

Sulla carta, il menù ha prezzi fissi che si possono visionare in maniera preventibva: prima valuti, poi scegli. Fosse un ristorante, lo stadio Mecchia avrebbe camerieri pronti a girare lungo i tavoli con l’elenco nel dettaglio: sopra, vi si potrebbe leggere di quanto questo Bassano pare ancora poca cosa rispetto a un Portogruaro che ha cominciato senza infamia e senza lode ma a cui va riconosciuto il merito di essere lì, in quel nucleo di classifica nel quale staziona la maggior parte dei club di prima divisione B.

Allora, fosse il Mecchia un ristorante e la graduatoria un menù, uno andrebbe sul sicuro: per mangiare bene, meglio quel popò di roba che è il Portogruaro. Tuttavia: il Mecchia è tutt’altro, la classifica non sforna pietanze e, seppure lo facesse, è pur sempre vero che anche i cuochi più sopraffini potrebbero incappare in una serata di debacle imprevista. Improvvisa.

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Bassano con Longobardi; Barletta, ci pensa Schetter

Dovessimo fare un nome tra i due, diremmo Barletta, non solo per la qualità del gioco pugliese dall’inizio di stagione a oggi ma anche per la speciale alchimia che sembra essersi creata all’interno dello spogliatoio degli avversari di un Bassano che, di contro, non ha ancora individuato proprio quel ritmo e quell’armonia in grado di trasformare belle e valide individualità in qualcosa di più significativo ed efficace.

La coralità dei locali è in divenire: diverrà? Per ora solo sprazzi di bel gioco accompagnati da una serie di disattenzioni che hanno portato i padroni di casa a subire più di quanto abbiano realmente meritato.

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SudTirol, Stroppa con Cascone; Bassano, Guariniello di punta

Alto Adige proscenio del calcio di Prima Divisione B: la compagine locale del SudTirol staziona a 4 punti in classifica in compagnia dello Spezia e – assemblata dalle mani esperte dell’ex tecnico delle giovanili del Milan, Giovanni Stroppa – tenta di imprimere una marcia qualitativamente diversa al proprio percorso.

Di contro, il Bassano arranca e non si è ancora schiodato dallo zero in graduatoria. Complici le quattro sconfitte consecutive e un gioco frammentato e compromesso da gravi errori di disattenzione, gli ospiti necessitano di una svolta.

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Bassano, Guariniello in forse; Latina, Fossati dal 1′

La classifica piange: per Bassano e Latina, il primissimo scorcio di Prima Divisione B non è certo da mettere in cornice. Le due formazioni, infatti, arrivano allo scontro diretto con, rispettivamente, zero punti per i padroni di casa a fronte dell’unico racimolatio dai laziali. In quest’ottica, la sfida può essere catalogata quale crocevia per la salvezza: non perchè sia decisiva – nessuna gara lo è alla quarta giornata – ma per il fatto che saranno proprio questi i punti (in ammanco o in aggiunta) che peseranno allorchè ci sarà da fare consuntivi e bilanci.

Il Bassano arriva alla sfida dopo aver incassato sette reti in tre gare ufficiali: se Lanciano, Pergocrema e Cremonese hanno avuto vita facile nel contrapporsi alla retroguardia veneta, significa già aver individuato una delle cause principali di un avvio stentato. L’altro, certo, sta nella scarsa incisività della mediana: due reti realizzate in tre partite non sono da buttare via ma avrebbero potuto essere molte di più se il centrocampo avesse saputo porsi quale collante ideale tra mediani e punte. Non è ancora avvenuto.

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