Foggia, un pareggio e tante polemiche

FOGGIA – GELA  2-2

  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Candrina (70´ Agodirin), Rigione (63´ Torta), Romagnoli, Tomi; Kone (84´ Agostinone), Salamon, Laribi; Farias, Sau, Insigne. A disp. Santarelli, Caccetta, Varga, Palermo. All. Zdenek Zeman
  • GELA CALCIO (4-1-4-1): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Aliperta; Giardina; Scopelliti, Zaminga, Cunzi, D´Anna; Docente. A disp. Maraglino, Puccio, Italiano, Piano, Crivello, Avantaggiato, Saani. All. Alfonso Ammirata
  • ARBITRO: Daniele Bindoni di Venezia (Della Rocca-Parisse)
  • MARCATORI: 10´ Sau, 25´ Cunzi (G), 51´ D´Anna (G), 86´ Sau
  • AMMONITI: Rigione, Kone, Tomi, Torta (F); Zaminga, Giardina, Cunzi, Aliperta (G). ESPULSI: Al 90´ Candrina (F) e D´Anna (G) per proteste. NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori 5.002 per un incasso di € 73.806 (rateo abbonati più paganti). Angoli 6-0. Recupero 2´ pt; 5´ st.
  • Pomeriggio di passione quello di domenica allo Zaccheria, dove tra Foggia e Gela è successo davvero di tutto: vantaggio dei padroni di casa, capovolgimento di fronte degli ospiti, pari contestato dei rossoneri e rissa con finale thriller. Il tutto in una partita che il Foggia avrebbe potuto vincere se non fosse stato per le “solite” disattenzioni difensive, ma in cui non è mancata la reazione dei ragazzi di Zeman che dopo lo svantaggio hanno presidiato costantemente la metà campo avversaria. Ma andiamo con ordine.

Le due squadre scendono in campo con animi opposti: carichi i rossoneri di Zeman, che vengono da due vittorie consecutive. Alla ricerca della tranquillità il Gela di Ammirata, che schiera Cunzi a supporto di Docenete unica punta con l´obiettivo chiaro di non prenderle. Il tema di inizio gara è quasi scontato: Foggia a fare la partita, il Gela prova a pungere in contropiede ma cade spesso nella trappola del fuorigioco dei difensori zemaniani. Alla prima vera occasione, i rossoneri passano: Kone si accentra al limite dell´area di rigore e inventa un corridoio d´oro per Sau, per il bomber sardo controllare e battere Nordi è uno scherzo da ragazzi. La reazione dei siciliani non risulta pervenuta e per il Foggia diventa tutto più semplice: Salamon è costantemente il punto di riferimento in mezzo al campo, Candrina e Romagnoli sono puntuali nelle chiusure, Farias si sacrifica spesso anche in fase di copertura, Kone è il solito collante della squadra.

Tutto facile allora? Macchè. Le difficoltà sono dietro l´angolo: al 25´ la difesa del Foggia si rilassa su un rilancio apparentemente tranquillo di Ivanov, il Gela ne approfitta e conquista palla, Cunzi entra in area e infila il numero uno rossonero. La reazione dei satanelli è però rabbiosa, alla mezzora Laribi manda in tilt la difesa avversaria, cross basso a pochi passi da Nordi su cui si avventa Kone che sbaglia di un niente. Poco dopo è Insigne che cerca la gloria con una rovesciata in area ma la sfera finisce alta. Prima del the caldo c´è spazio per un tiro da fuori di Laribi che Nordi blocca con sicurezza. L´uno a uno lascia l´amaro in bocca allo Zaccheria.

La ripresa non è più dolce: dopo sei minuti corner per i rossoneri gestito male, contropiede di Docente che avanza, Farias copre ma D´Anna approfitta ancora di un errore in appoggio e infila ancora Ivanov. Il Foggia prova subito a riagguantare il pari, Romagnoli di testa costringe Nordi alla respinta di piede, poco dopo Farias lo impegna con una conclusione forte ma centrale. Il Foggia ci prova soprattutto con i lanci in profondità per Farias o Insigne, ma le manovre sono prevedibili e il Gela controlla senza patemi. Zeman cambia in difesa, dentro va Andrea Torta per l´acciaccato Rigione. Al 65´ lo Zaccheria grida al pari: Farias mette la freccia sulla destra, cross per l´accorrente Insigne che a porta spalancata mette a lato. Il Foggia ci mette la grinta, fa incetta di angoli, ma sbanda paurosamente in difesa: al 66´ è Docente ad avere la palla del ko ma spara alto a due passi da Ivanov. La gara si accende, il nervosismo si tocca con mano. Zeman si gioca anche la carta Agodirin al posto di Candrina con Kone che come di consueto viene spostato a destra in difesa, lasciando a centrocampo i soli Salamon e Laribi. Il Foggia c´è, pressa costantemente i portatori di palla siciliani e le occasioni non mancano: Farias al 70´si incunea ma manda alto, poco dopo è Sau che ha una buona chance dal limite dell´area ma il suo tiro è impreciso e Nordi tira un sospiro di sollievo. Al 76´ gli ospiti sprecano un´occasione colossale: Scopelliti elude la trappola del fuorigioco, assist per Docente che dovrebbe solo poggiare la palla in rete ma “cicca” clamorosamente e grazia Ivanov.

L´area siciliana è presidiata ormai dagli avanti rossoneri, il Gela continua costantemente a perder tempo, con i propri calciatori giù a terra al minimo contatto, con la speranza di far scorrere il tempo inesorabilmente. All´80´ una mischia furibonda si risolve con una conclusione imprecisa di Insigne. Il Foggia le prova tutte, in campo va anche Agostinone per Kone. All´85´ succede il caos: contrasto di gioco, Salamon cade a terra e si rialza, il Gela manda la palla fuori. Il Foggia riprende il gioco, Agodirin si invola in area, mischia al limite risolta in rete da Sau.

Di lì in poi non si giocherà più: in campo si scatena la rissa tra titolari, riserve e dirigenti, intervengono addirittura le forze dell´ordine per calmare gli animi. Ne fanno le spese Candrina (ingiustamente) e D´Anna, entrambi espulsi dall´arbitro che fischierà la fine senza recuperare interamente il tempo perso. Il capitano rossonero affermerà poi negli spogliatoi che “il Foggia si è adeguato al comportamento degli avversari”, e l´impressione è che le polemiche non siano finite qui. Sul campo finisce due a due, un pari che serve a poco alla classifica delle due compagini.

Fonte: Ufficio Stampa Us Foggia

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