Verona, Mandorlini: «Orgoglioso di questa suadra»

SORRENTO – I titoli di coda della semifinale play-off sono dedicati ad Andrea Mandorlini, che dopo il fischio finale si è diretto verso il settore ospiti per condividere la propria gioia coi tifosi gialloblù giunti in Campania. Situazione poco gradita a qualche giocatore del Sorrento, che ha scaturito un parapiglia sul terreno di gioco: “Bisogna anche sapere accettare le sconfitte, sono andato a salutare dei tifosi che ci hanno seguito con grande sacrificio, senza mancare di rispetto a nessuno. La prima corsa fatta è stata per complimentarmi col mister avversario per la qualità della sua squadra, indipendentemente da questo abbiamo centrato un grande risultato. Una sfida sofferta fino alla fine, caratterizzata dalle molteplici occasioni. Sono molto, molto contento”.

Polemiche a parte, l’Hellas ha meritato ampiamente nell’arco dei 180′ il passaggio del turno: “La sfida odierna era decisiva perchè una delle due formazioni sarebbe stata eliminata, ho visto una prova di carattere che ci mette davanti ad un traguardo importante. Non possiamo dilungarci più di tanto, sapevo che saremmo tornati su questo campo, bravi i miei per la prestazione”.

Il vantaggio rossonero dopo 5′ ha illuso i padroni di casa, le cui speranze sono state spente dal gol di Berrettoni nel finale del primo tempo:

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Berrettoni, l’eroe di Verona

SORRENTO – La stanchezza non ferma la gioia di Emanuele Berrettoni, autore di una rete provvidenziale per la qualificazione dell’Hellas Verona alla finale play-off. “Sono molto contento perchè il gol … Leggi il resto

Immensa Juve Stabia, è finale. Benevento, maledizione playoff

BENEVENTO – JUVE STABIA            1-1

  • Benevento (4-2-3-1): Baican; Pedrelli, Zito, Siniscalchi, Signorini; Bianco, Pacciardi; D’Anna (22’st La Camera), Clemente (18’st Bueno), Mounard (32’st Pintori); Evacuo.A disposizione: Corradino, Formiconi, Palermo, Vacca. All.: Giuseppe Galderisi.
  • Juve Stabia (4-3-3): Colombi; Maury, Molinari, Scognamiglio, Dianda; Cazzola, Danucci (1’st Raimondi), Mezavilla; Tarantino (23’st Ciotola), Corona (22’st Fabbro), Albadoro.A disposizione: Fumagalli, Davì, Rizza, Marano. All.: Mauro Isetto ( mister Braglia squalificato).
  • Arbitro:  signor Marco Di Bello di Brindisi.Assistenti: signor Alberto Tegoni di Milano e signor Valerio Pegorin di Latina.
  • Marcatori: 20’1t Evacuo (BN), 12’st Tarantino (JS).
  • Ammoniti: Colombi, Scognamiglio, Mezavilla (JS); Pacciardi (BN) espulso al 10’st per doppia ammonizione.
  • Note : Giornata nuvolosa, spettatori circa 8.000 di cui circa 800  a seguito delle vespe. Angoli : 10-8, Recupero : 1’ 1t; 5’st

Una strepitosa Juve Stabia, tutta cuore, grinta, carattere, agonismo e tecnica, conquista il diritto, con pieno merito, di disputare la finale per accedere in serie B. Un evento del genere mancava nella Città delle Acque da ben 12 anni: ora finalmente si ritorna a sognare. E’ stata vinta una battaglia e non ancora la guerra e di ciò l’ottimo, e mai troppo lodato, mister Braglia ne è pienamente cosciente. Il match odierno presentava insidie e difficoltà, sotto tutti i punti di vista, a partire dall’enorme tasso tecnico del Benevento di mister Galderisi, compagine allestita per conquistare direttamente la promozione in serie cadetta. In settimana i calciatori stabiesi erano stati chiari: “Lotteremo fino all’ultimo minuto”, e così è stato. All’inizio della contesa, Corona al 3′ ha suoi piedi la palla per gonfiare la rete, ma la sua conclusione, dal limite dell’area piccola, si perde di poco sul fondo. Il Benevento cerca subito di imporre ritmo al match, ma i gialloblè tengono bene il campo e si difendono con ordine, affidandosi a veloci ripartenze. Al 20′ i giallorossi passano in vantaggio con Evacuo che raccoglie il cross di Pedrelli e, di testa, manda la sfera alla destra l’incolpevole Colombi. Le vespe non si demoralizzano anzi si riorganizzano velocemente ed, in ben due circostanze, vanno vicino al pareggio con Mezavilla, che nel momento in cui si apprestava a colpire di testa, a botta sicura, è stato vistosamente trattenuto dal difensore locale. L’occasione d’oro capita però sui piedi del bomber Corona che da ottima posizione, su servizio di Tarantino, tenta il tiro a volo con la palla che termina di pochissimo sopra la traversa. Dopo 1’ minuto di recupero termina la prima frazione di gioco.

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Ravenna salvo, Sudtirol retrocesso. Ma c’è l’ombra dei ripescaggi

RAVENNA – FC SUEDTIROL 2-1 (1-1)

  • Ravenna (4-4-2): Gianmaria Rossi; Carnesalini, Rosini, Fasano, Sabato; Rossetti (14’st Rosso), Fonjock (36’st Lapadula), Sciaccaluga, Cazzola; Paolo Rossi (19’st Chianese), Gerbino Polo. A disposizione: Pellegrino, Grea, Guitto, D’Esposito.

Allenatore: Leonardo Rossi

  • FC Suedtirol (4-3-3): Zomer; Kiem (41’st Brugger), Cascone, Franchini, Martin; Furlan, Odibe, Fink (38’st Mariano Romano); Albanese, Marchi, Fischnaller (14’st Alfredo Romano). A disposizione: Mair, Mirri, Baccolo, Brugger, El Kaddouri.

Allenatore: Maurizio Pellegrino

  • Arbitro: Massimiliano De Benedictis di Bari
  • Reti: 13’ Sabato (1-0), 21’ Albanese (1-1), 95’ Chianese su rigore (2-1)
  • Note: ammoniti Kiem (FCS), Cazzola (RAV), Albanese (FCS), Fischnaller (FCS), Carnesalini (RAV). Espulso per proteste al 34’st mister Pellegrino (FCS). Espulso al 95′ Zomer (FCS) per fallo di reazione

Roba da non crederci. Da pizzicarsi dieci volte il braccio e chiedersi: sogno o son desto? A Ravenna un FC Suedtirol che aveva la salvezza in pugno, grazie ad una eccellente gara e al risultato di 1-1, si “suicida” al 95’, con una ingenuità di Zomer che costa la sconfitta e soprattutto la retrocessione.

Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match sin dal suo principio. Gara di ritorno dei playout del campionato di Prima Divisione Lega Pro: un FC Suedtirol galvanizzato dalla vittoria per 1-0 nel primo round, andato in scena domenica scorsa al “Druso”, e fermamente deciso a completare la propria operazione salvezza, potendo anche contare sul vantaggio di giocare per due risultati (vittoria e pareggio) su tre, è ospite allo stadio “Benelli” (ore 16) di un Ravenna – in tenuta giallorossa – finito in settimana nella bufera del calcio-scommesse e a fortissimo rischio di retrocessione d’ufficio, financo di radiazione. Per salvarsi sul campo, i romagnoli sono obbligati a vincere, ma possono farlo con qualsiasi punteggio, anche con l’1-0, giacché a parità di risultati e di gol i romagnoli verrebbero premiati dalla miglior posizione di classifica al termine della regular season.

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Sorrento, addio serie B. Verona, il sogno continua

SORRENTO-HELLAS VERONA 1-1

  • Marcatori: 5′ De Giosa, 45′ Berrettoni
  • Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco (55′ Di Nunzio), Terra, De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco (55′ Corsetti); Pignalosa (75′ Bonvissuto), Carlini.
    A disposizione: Mancinelli, Angeli, Armellino, Niang.
    Allenatore: Gianni Simonelli
  • Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Hallfredsson; Mancini (77′ Martina Rini), Ferrari, Berrettoni (64′ Anderson).
    A disposizione: Nicolas, Abbate, Garzon, Pichlmann, Le Noci.
    Allenatore: Andrea Mandorlini

    Arbitro: Massimiliano Irrati (Sez. arbitrale di Pistoia)
    Note. Ammoniti: Lo Monaco, Terra, Martina Rini, De Giosa, Anderson, Di Nunzio, Ceccarelli. Espulsi: -. Recupero: 2′-5′. Spettatori: 3.000 circa

SORRENTO – Per il ritorno della semifinale play-off Simonelli conferma in toto la formazione schierata dall’inizio al “Bentegodi”, mentre Mandorlini risponde con Russo al posto di Martina Rini. Più di 600 i tifosi gialloblù giunti al campo “Italia”.

Al 5′ padroni di casa in vantaggio: corner dalla destra di Togni, De Giosa arriva per primo sul pallone e schiaccia alle spalle di Rafael. La formazione scaligera tenta la risposta sulla corsia di destra al 9′ con Cangi che imbecca Mancini, il centrocampista converge e scocca il mancino, palla che termina fuori debolmente. E’ il 12′ quando l’autore dell’assist per l’1-0 campano cerca di ripetere quanto già fatto in riva all’Adige su punizione, ma la mira è imprecisa. La manovra tambureggiante dei rossoneri porta al diagonale dal limite Vanin (18′), a lato di poco.

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