Sorrento, ecco Ginestra; Foligno, Magrini e l’infermeria

Davide contro Golia con l’agravante – per Davide – di giocare in casa dell’avversario. E’ la chiave di lettura più semplicistica con cui avvicinarsi alla sfida tra un Sorrento arrabbiato, per aver perso il derby contro il Benevento nonostante la spinta propulsiva di un attacco che ha saputo colpire tre legni in 90′, e un Foligno sempre più – e sempre più solo – fanalino di coda con quel misero punticino all’attivo che è servito solo a cancellare il meno uno con cui la formazione toscana ha iniziato la stagione.

E’ la partita tra il terzo migliore attacco della prima divisione A e la peggiore difesa in assoluto: pare inevitabile cogliere in questa differenza la grossa disparità che insiste a livello tecnico tra le due squadre, nate per il conseguimento di un obiettivo evidentemente diverso.

Maurizio Sarri ha pensato a lungo per capire quale fosse l’undici di maggiore affidabilità per interpretare il 4-2-3-1. Manca Armellino, rientra Vanin e Tognozzi sembra godere della fiducia del tecnico. Ovviamente di spessore il ritorno di Ginestra con Carlini e Scappini a questo punto in bilico per una maglia da titolare per affiancare la punta.

Good morning, mister Lamberto Magrini: esordio delicato per il neo allenatore del Foligno, chiamato a un’impresa di cui è sembrato subito cosciente. Dovrà tuttavia fare a meno di Cavagna, Coresi e Galuppo. Bronchite per Brunori Sandri, non al meglio delle condizioni Messina e Tuia. Insomma, piove sul bagnato.

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