Prima Divisione B, pagelle 4a giornata. TOP Carrarese, FLOP Trapani

La capolista Pergocrema vola ancora sulle ali dell’entusiasmo motivato dal primato in prima Divisione B: grande prestazione (8 corale) contro il Sud Tirol. Emblema del successo lombardo, la splendida partita disputata dal tandem d’attacco composto da Pià (inizio annata da 8) e Testardi (ottima spalla, 7.5). La media – 7/8 – esprime al meglio il potenziale dei due intesi come coppia. Nelle file altoatesine, giornata in chiaro scuro con Chiavarini, Iacoponi e Schennetti sotto la sufficienza.

Tuttavia, è l’intero collettivo (5) a non brillare: duro e inteso lavoro per Giovanni Stroppa (6- per la stima). A gonfie vele anche la Cremonese (8) che nella terza partita in sette giorni sbanca Piacenza (5) nel corso del sentitissimo derby del Po. Vittoria sofferta solo nella prima parte di gara, poi la differenza dei valori in campo si è vista tutta. Finisce 1-3 con un super Le Noci (8,5): i grigiorosa proseguono a scalare posizioni importanti nonostante la penalizzazione (senza la quale, sarebbe a punteggio pieno: 12 lunghezze).

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VIDEO Frosinone – Prato 3-1

La legge del Matusa non fa sconti nè consente eccezioni: a fronte di un cammino poco esaltante in trasferta, dove il Frosinone è reduce da due sconfitte su due, allo stadio Matusa i ciociari non perdono. A farne le spese, stavolta, un Prato assolutamente rinunciatario e in partita solo in alcune circostanze sporadiche.

Presi per mano dal debuttante Davide Carrus – si parla di stagione 2011/2012, ovviamente, che Carrus è uomo dalla tale esperienza da consentire ai locali di compiere il salto di qualità – a cui va riconosciuto il merito di aver preso le redini della mediana e, oltre a lavorare di sciabola e fioretto si è prodigato in una gara generosissima e nella quale non si è risparmiato praticamente mai.

Se è uscito stremato a metà ripresa mentre i tifosi gli regalavano applausi a scena aperta, è per via del fatto che, oltre a sbloccare il risultato ha saputo mandare in rete Bonvissuto allo scadere del primo tempo dopo che Lamma aveva temporaneamente riequilibrato l’incontro.

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Frosinone – Prato 3-1

FROSINONE – PRATO 3-1

Reti: Carrus (F) al 24′ pt, Lamma (P) 38′ pt, Bonvissuto (F) al 45′ pt, Frara (F) al 40′ st

Lo stadio Matusa è una tana ciociara: chi tenta di graffiare, sente gli artigli. Tre zampate allo Spezia, nell’esordio casalingo, hanno lasciato il segno e sono servite per incutere paura. Lontano dai propri confini spaziali, vero, il felino perde incisività: si dimena, combatte, s’affanna. Ma gli altri – di sciabola e di fioretto – la mettono lì.

  • Nell’angolino alle spalle del portiere. Le due sconfitte esterne per 1-0 sono segnali: li volesse cogliere il Prato, avrebbe di che trarne beneficio. Eppure, i lividi di questo scorcio iniziale di campionato sono segni ancora impressi sul volto dei toscani: cinque schiaffoni in piena faccia, cinque reti al passivo.
  • La replica del pugile suonato, di contro, ha fruttato due ganci – tu tum – inutili per rovesciare il referto. Tre partite, tre ko: Vincenzo Esposito, con la spugna tra le mani, ha avuto timore di doverla gettare. Ma Vincenzo Esposito è combattivo per natura: si può uscire sconfitti, conta semmai il modo. E quel modo individuato dal tecnico torinese è un ribaltamento generale di quella maniera di percepire fatica e sacrificio. Pugno duro e fuori gli attributi: occasioni all’orizzonte ce n’è ben poche.

Buonasera da una porzione di Ciociaria che conviene visitare almeno una volta nella vita.

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Frosinone, Carrus e Artistico dal 1′; Prato con Silva Reis e Pesenti

DIRETTA WEB FROSINONE – PRATO: IL TEMPO REALE

Rispetto a Bolzano, si cambia: il Frosinone torna all’antico rispolverando il 4-3-1-2 in occasione del posticipo contro il Prato, vaevole per la quarta giornata di Prima Divisione B.

Tra le novità introdotte da Carlo Sabatini rispetto a una settimana fa, quella annunciata: esordio dal 1’ di Carrus, che prenderà possesso della mediana ciociara; avvicendamento in retroguardia tra Fautario – in campo tra i titolari – e Vitale, che abbandona la fascia sinistra per accomodarsi in panchina.

A ridosso delle punte, più Manzoni che Miramontes mentre torna tra gli undici iniziali Artistico (Aurelio riserva). Nelle file ospiti, mister Vincenzo Esposito si affida al conseto 4-4-2 con Silva Reis e Pesenti incaricati della fase offensiva; a centrocampo, il quartetto sarà composto da Sacenti, Fogaroli, Cavagna e Varutti.

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VIDEO tifosi Piacenza – Cremonese 1-3 (Le Noci? Per alcuni, indigeste)

Goduria a Cremona, dove – per un po’ di tempo – ci si approprierà dei confini naturali del Po come un vessillo che onora e inorgoglisce. Tre pappine lo garantiscono, del resto. Piacenza? Ancora poca cosa, se non altro rispetto agli obiettivi stagionali: difficile pensare alla promozione immediata, meglio per ora concentrarsi sul conseguimento di quei punti necessari per salvarsi.

Sarà un campionato ostico, per Guzman e compagni: non ci sarà solo da mostrare sul campo di essere gruppo solido ma occorrerà anche superare gli strascichi inevitabili dovuti alle arcinote vicende sulle scommesse: se la mente dei piacentini saprà tornare lucida e sgombra, se ne riparlerà. Ci siamo messi alla caccia di video che potessero raccontare al meglio quanto accaduto nella giornata di ieri perchè alcuni istanti – dellla vita in genere, del calcio nello specifico – vanno visssuti per non dimenticarli.

In quest’ottica, ieri abbiamo cercato di raccontarli al meglio, prestando mani e tempo e passione a un appuntamento che meriterebbe di essere vissuto su ben altri palcoscenici (come nei primi anni novanta, quando Antonio De Vitis e Riccardo Maspero sapevano infiammare le reciproche tifoserie calcando i prati di San Siro, dell’Olimpico e del Delle Alpi).

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Piacenza – Cremonese 1-3. Garilli ammutolito, festa ospite

Piacenza – Cremonese 1-3
Reti: 10′ pt e 30′ pt Le Noci (C), 16′ Melucci (P), 45′ st Bocalon (C)

Il Po a un tiro di schioppo, non è pozzo dei desideri e dentro non ci si può buttare niente (anche perchè, a inquinamento, si è già a livelli di indecenza inoltrata) ma, in occasione di ogni derby denominato proprio così – DERBY DEL PO – un po’ fontana di Trevi, quel fiume, lo diventa. Piacenza e Cremona, indissolubili e imparagonabili.

Non dite a un piacentino quant’è culturalmente grande la città di Ugo Tognazzi, non fate voce a un cremonese di quanto sia stato integerrimo ed esemplare sant’Antonino. Inutile. Piacenza e Cremona, così vicine e così lontane. Pochi chilometri di distanza a segnare il confine geografico non riescono a rendere quella differenza che dista anni luce tra gli uni, i piacentini, e gli altri, nativi di Cremona.

Eppure, nelle distanze poi ci si ritrova: esiste l’una per garantire linfa all’altra. Come con il calcio. Il derby del Po, chiamato così sebbene il Po – a conti fatti – sia un dettagliio trascurabile. Alcune rivalità sane, genuini, da difendere con unghie e denti, sarebbero esistite seppure non vi fosse stato il letto di un fiume a fare da separè. Sarebbbe bastata una panchina, un marciapiede, un fiore sbocciato per caso nè troppo in là – che altrimenti sarebbe stato piacentino – ma neppure troppo di qua. Troppo vicino a Cremona.

Hello world dallo stadio Garilli di Piacenza, dove il tempo regge bene nonostante qualche improvviso annuvolamento. La prima notizia per dovere cronacistico è purtoppo legata al fatto che non sarà gara delle grandi occasioni. Manca all’appello una fetta cospicua e importante del protagonismo storico di questa sfida.

Mancano i tifosi della Cremonese che non hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso. Indi: ne manca una fetta cospicua.

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Andria, Pierotti ko; Triestina, Princivalli out

Sulla carta, sarà una partita difficile da interpretare, tanto per l’Andria quanto per la Triestina.

La necessità di muovere la classifica è tutta dei padroni di casa che – quattro punti in tre gare e con il meno due quale gap iniziale – si vedono nella necessità di incrementare un bottino che li vede ancora in fondo alla graduatoria (2 punti all’attivo) mentre gli alabardati – sei punti per loro – proveranno a restare agganciati al treno delle prime, a punteggio pieno, sperando in un passo falso concomitante di Pergocrema, Trapani e Lanciano.

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Feralpi, tridente con Dall’Acqua; Portogruaro, scampoli per Della Rocca

L’impegno casalingo potrebbe essere un fattore positivo per il Feralpi, ancora a secco di vittorie dopo un avvio di stagione non esaltante e nel corso del quale il Salò è solo riuscito a strappare iun misero punticino. Il Portogruaro, che non naviga in lidi assai migliori, ha in cascina tre punti che pongono i sardi nei bassifondi della classifica di Prima Divisione B.

Dalle parti di Salò ci si attende di sfatare quello che resta un tabù: non si è ancora vinto ma mister Claudio Rastelli sa bene che, se la sfida allo stadio Lino Turina non dovesse andare come ci si attende, la panchina – già scricchiolante – potrebbe addirittura vacillare.

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Lanciano con Volpe; Barletta, esordio Zappacosta

Trattasi, signori, del big match di questa quarta giornata di Prima Divisione B: Lanciano e Barletta, infatti, si presentano all’appuntamento con lo scontro diretto vantando entrambe una condisione di forma straordinaria. Due punti in più per i padroni di casa, la cui classifica racconta di un bottino pieno fatto di tre vittorie in altrettante partite a fronte dei due successi e un pareggio per gli ospiti.

Squadre molto simili, avvio di stagione pressochè speculare ma, laddove si volesse trovare una differenza tra i dettagli, va soltanto rimarcata, finora, la differenza dei numeri relativi alla tenuta delle due difese: se entrambi gli attacchi hanno messo in rete cinque palloni nel corso dei 270′ disputati, la retroguardia dei pugliesi ha subito una reti in più.

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Carrarese, Gaeta out; Trapani, nè Perrone nè Lo Monaco

Sfida all’insegna delle defezioni o delle scelte dtecniche che vanno a incidere sulle formazioni con cui Carrarese e Trapani si fronteggeranno domani per la quarta giornata di Prima Divisione B. Contro la capolista, i padroni di casa sono chiamati alla prestazione perfetta, pena la treza sconfitta in quattro partite.

Nelle file dei locali, Stefano Sottili ha cercato di lavorare sulla psiche dei suoi ragazzi per cancellare in fretta e allonatanare gli spettri della sconfitta sonora contro la Cremonese: il tecnico deve tuttavia fare i conti con condizioni fisiche precarie che mettono a rischio la presenza dal 1′ di Gaeta, acciaccato, e Orlandi.

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Piacenza, Guzman gol; Cremonese con o senza Musetti?

Cominciamo col dire che, per un motivo e per l’altro, non è ancora (in attesa del ritorno?) sfida da vertice. Eppure, resta sempre partita di cartello perchè il derby del Po tra Piacenza-Cremonese è un richiamo che resterà tale anche negli anni a venire.

Anche se, anzichè militare nella Prima Divisione B, le due formazioni giocassero in Promozione. Allora, provate a dirlo ai tifosi che la graduatoria racconta ben altro. Vero è che il Piacenza sta deludendo: risultati scarsi, gioco a tratti: la penalità di quattro punti non è ancora stata immagazzinata del tutto visto che l’unica vittoria (a fronte di due sconfitte) ha portato tre punti e alla casella punteggio, si legge ancora -1.

Vero anche che la Cremonese, a causa della batosta di una penalizzazione che recitava meno sei, non ha fatto altro che provare a cancellare al più presto il gap. Ci sono riusciti alla grande, i grigiorossi, inanellando tre vittorie in tre partite (l’ultima in casa contro la Carrarese nel recupero della prima giornata: 3-0) e candidandosi più che seriamente per un posto in serie B.

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Pergocrema, contro il Sud Tirol per stupire ancora

Pergocrema lanciato in vetta alla classifica con tre vittorie consecutive: in tal senso, il match casalingo contro il Sud Tirol Alto Adige da sfruttare per centrare il poker. La squadra lombarda è partita fortissimo e, se vale la regola d’oro che l’appetito viene mangiando, alla terza vittoria di fila dovrebbe arrivare il poker di successi.

Così, dopo i tre punti ottenuti contro il Portogruaro (trionfo di misura, 0-1), sono arrivate altre due insperate vittorie: quelle con il Bassano per 2-0 nel debutto casalingo e l’altra, colta nello scorso turno al Francioni di Latina per 1-2.  Gli altoatesini, dal canto loro, hanno iniziato a ingranare soltanto nella scorsa giornata battendo per 1-0 il Frosinone e, dopo aver dimostrato solidità difensiva nella trasferta contro il Feralpisalo che ha fatto seguito all’amara prima sconfitta interna contro il Piacenza, hanno la percezione di aver apportato i giusti correttivi.

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