Barletta, patron Sfrecola e i mille “grazie”

Il Presidente Onorario della S.S. Barletta Calcio, Francesco Sfrecola ha scritto una lettera aperta rivolta ai tifosi biancorossi e a tutti coloro che, quest’anno e nelle stagioni scorse, dall’interno della Società hanno permesso al Club di raggiungere l’attuale posizione di rilievo nel calcio nazionale dopo tanti anni di oblio. Ecco di seguito il suo coinvolgente “grazie”:

  • Carissimi tifosi e amici barlettani,

ora che abbiamo raggiunto la sofferta, agognata e meritata salvezza, addirittura con un turno di anticipo, sento il bisogno di scrivervi per esternare i miei ringraziamenti a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono stati protagonisti di questo piccolo “miracolo sportivo” neppure ipotizzabile appena qualche mese fa.

  • – GRAZIE a Lello Sciannimanico, tecnico umile e competente molto affezionato al Barletta, per tutto quello che ha fatto nella scorsa indimenticabile stagione, senza la quale non vi sarebbe stato il ripescaggio estivo, e anche durante la sfortunata parentesi di quest’anno;
  • – GRAZIE a Beppe Geria, una persona unica nello “strano” mondo del calcio, serio, competente e appassionato come pochi, affezionatissimo ai colori biancorossi (mi telefona ogni domenica per informarsi dettagliatamente sulla nostra partita) e al quale mi lega e mi legherà sempre uno speciale e indissolubile rapporto di stima e di amicizia;
  • – GRAZIE a Marcello Pitino, per tutto ciò che ha dimostrato con i fatti concreti e con la serietà del lavoro, zittendo clamorosamente tutti coloro che lo avevano sbeffeggiato e insultato al suo arrivo a Barletta;
  • – GRAZIE a Marco Cari e a Stefano Furlan, che hanno immediatamente conquistato tutti per la loro preparazione e competenza tecnica, per la signorilità, per la simpatia e per la tranquillità che hanno saputo trasmettere ai giocatori, alla società e alla tifoseria;
  • – GRAZIE a Maurizio Nanula e a Nicola Dibitonto, professionisti seri, umili, tenaci, bravi, irreprensibili e, soprattutto, biancorossi d.o.c., con i quali è davvero impossibile non andare d’accordo;

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Cavese-Foligno, domenica gara da dentro o fuori

Domenica nel girone B di Prima Divisione c’è una partita che per due squadre vale tutto. E’ quella tra Foligno e Cavese, divise in classifica da soli due punti, ma soprattutto sono rispettivamente penultima e ultima in classifica. La Cavese è obbligata a vincere per giocarsi i playout, al Foligno vanno bene due risultati su tre.

Intanto, il Foligno da ieri si è ritrovato presso gli impianti sportivi di Campo di Marte. Si è trattato del primo allenamento per preparare la delicatissima sfida di domenica prossima a Cava de’ Tirreni contro la Cavese, una partita in cui chi perderà dovrà dire addio alla Prima Divisione. Mister Pagliari, dopo il consueto colloquio con i giocatori ha iniziato a dirigere l’allenamento dovendo fare a meno, oltre che di Civilleri per i noti problemi agli adduttori, di Coresi e Moro. Lo staff sanitario è certo di poter recuperare Coresi, oggi assente a causa di un virus intestinale, mentre pone diverse riserve su Moro alle prese con un problema muscolare ai flessori della coscia sinistra. Si comunica inoltre che nelle giornate di mercoledì e giovedì la squadra sosterrà un doppio turno di allenamento a Campo di Marte; lavoro pomeridiano per venerdì mentre sabato mattina (medesimo impianto) sosterrà la rifinitura.

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Juve Stabia, carica Corona: “Regaliamoci un sogno”

E’ stato il vero protagonista della super stagione della Juve Stabia. Parliamo del bomber Giorgio Corona, che rompe subito il ghiaccio parlando delle possibilità della sua squadra nei play-off: “Tutte le squadre che hanno raggiunto questo traguardo possono vincere ed arrivare in B, noi ci stiamo preparando al meglio tenendo d’occhio un eventuale miglior piazzamento in classifica. È normale che ognuno di noi abbia in testa una preferenza sulla possibile avversaria ma, personalmente, preferisco tenerla per me. Il piazzamento in classifica è certamente importante ma alla fine è molto difficile che in queste gare capiti un pareggio”. Analizzando le quattro partecipanti agli spareggi l’attaccante stabiese si sofferma sull’altra campana: “Il Benevento, a mio giudizio, è la più forte e la più attrezzata ed inoltre ad inizio campionato ha fatto grossi investimenti in sede di mercato alla pari del Taranto. Sento dire da più parti che i sanniti, nella gara di domenica prossima,  hanno la possibilità di scegliere l’avversario ma questa possibilità, a mio avviso, l’abbiamo anche noi”.

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Siracusa, Ugolotti: “Vogliamo chiudere al 6° posto”

Mister Ugolotti e il bomber azzurro Nicola Mancino, al termine della gara contro la Ternana, hanno commentato la prova del Siracusa.

Ecco le parole di mister Ugolotti: “Abbiamo cercato di fare la nostra partita in un campo pessimo e con un caldo terribile. Penso che siamo stati penalizzati dal calcio di rigore perché inesistente, poi abbiamo cercato di vincerla la partita  ma non ci siamo riusciti. D’altronde in questo periodo della stagione chiedere qualcosa in più è difficile. Facendo un’analisi complessiva del campionato, anche se manca solo una giornata, – continua l’allenatore –  posso dire che bisogna fare un plauso a questi ragazzi per come hanno interpretato tutte le partite, compresa quella di oggi. Sono contento dell’affetto dei tifosi perché significa che oltre al lavoro hanno apprezzato anche la persona. Adesso penseremo alla gara di domenica dove non abbiamo intensione di fare brutte figure, è questo il nostro spirito”.

Soddisfatto Nicola Mancino, autore di una doppietta:

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Atletico Roma in grande spolvero, pronta per i playoff

Prosegue la striscia positiva dell’Atletico Roma, che conquista la terza vittoria consecutiva e ipoteca il terzo posto in graduatoria, posizionamento utile in vista dei play-off. Il match di domenica ha visto una sola squadra in campo. I capitolini hanno imposto il loro gioco sul malcapitato Cosenza, che torna a casa con un netto 4-1 e con la quasi certezza di dover disputare i play-out.

  • Il match – Chiappara deve fare a meno di Angeletti ed Esposito e decide di affidarsi ancora una volta al 4-4-2, concedendo un turno di riposo a Franchini. Al suo posto, per la prima volta da inizio gara, il Mister schiera Fabio Mazzeo. Il coach degli ospiti De Rosa opta invece per un 4-4-1-1, con l’ex laziale Stefano Fiore dietro alla punta Biancolino.

Partenza vivace dell’Atletico Roma, che al 4′ sfiora il vantaggio con Babù per trovarlo soltanto un minuto dopo: destro di Mazzeo che colpisce il palo e tap-in di Ciofani, che viene atterrato, ma mentre l’arbitro sta per fischiare il penality, in caduta riesce comunque a piazzare la sfera all’angolino basso. La reazione ospite non c’è e al 9′ i romani trovano subito il raddoppio: Babù trova libero Balzano sulla destra, che a sua volta pesca Franceschini sul secondo palo pronto ad insaccare a porta sguarnita. Si gioca soltanto nella metà campo ospite e al 13′ Miglietta va vicino al tris, ma questa volta Marino è bravo a distendersi e respingere. Al 23′ il Cosenza, al primo sussulto, trova la rete con Degano, ma l’arbitro annulla per fallo di mano fra le proteste dei calabresi. Passano due minuti e l’Atletico Roma va ancora a segno, questa volta con Mazzeo, che sfrutta l’assist di Babù per firmare la sua sesta rete stagionale. I biancoblù insistono ancora con Padella (27′), e Babù (31′), ma l’estremo difensore Marino è decisivo in entrambi i casi. Al 38′ arriva il gol della speranza cosentina: grande azione orchestrata da Stefano Fiore, assist per Biancolino che trafigge la retroguardia capitolina e a tu per tu con Ambrosi non sbaglia. Negli ultimi minuti è un monologo dell’Atletico Roma. Al 41′ il diagonale di Ciofani fa la barba al palo, mentre in pieno recupero Mazzeo si mangia un gol fatto tentando di superare con un dribbling il portiere avversario. Primo tempo spettacolare che si conclude con l’Atletico Roma in vantaggio per 3-1.

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Gela, storica salvezza. Ma bisogna pensare già al futuro

Il Gela ha conquistato con una giornata di anticipo la salvezza matematica nel Campionato di Prima Divisione. Vittoria sofferta quella dei ragazzi di Mister Ammirata contro la Nocerina. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, infatti, gli ospiti vanno in vantaggio con la rete di Galizia al 2′. Il Gela non si scompone e pareggia a fine primo tempo con Nazzareno Scopelliti lesto a ribadire in rete la palla messa in mezzo da calcio d’angolo battuto da Cunzi. Nel secondo tempo i gelesi entrano in campo con la voglia e la determinazione giusta per provare a passare in vantaggio ma commettono troppo errori sotto porta. Una gioia immensa arriva, invece, al minuto 71′ con Cunzi che di piatto destro gonfia la rete dopo un perfetto assist di Docente. Termina 2-1 per la formazione siciliana e il Gela festeggia la salvezza in Prima Divisione con fiumi di spumante e gavettoni negli spogliatoi.

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Bassano, salvezza storica dopo il ripescaggio

Mister Jaconi si è presentato in salsa stampa con un gran sorriso, dopo aver festeggiato con i suoi ragazzi prima in campo e poi negli spogliatoi una salvezza storica per il Bassano e per Bassano: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, un risultato importantissimo. Mi dispiace per Pellizzer, che ammonito dovrà saltare la prossima partita in casa. Dobbiamo ringraziare la proprietà che in estate ci ha regalato la categoria, e credo che l’abbiamo ripagata. Sapevamo che gli ultimi punti erano i più difficili e così è stato. Voglio ringraziare tutti i ragazzi che sono scesi in campo, e che hanno condotto una stagione straordinaria, ma anche il Dg Braghin e chi è stato dietro le quinte e ci ha aiutato a raggiungere questo obiettivo, come i ragazzi della sede. Non dimentichiamoci che la gran parte della squadra l’anno scorso giocava in C2, poteva esserci il contraccolpo della categoria ma il lavoro svolto da Braghin è stato fantastico. Mi chiedete qual è stato il momento più importante della stagione? Direi il cambio di mentalità dopo la trasferta di Bolzano e il filotto di 5 vittorie consecutive”.

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Spezia, grande vittoria. Ma per i playoff potrebbe non bastare

SPEZIA – SORRENTO 2-1

MARCATORI: Padoin (Spe) al 26′ pt, Pignalosa (Sor) 5′ st, Casoli (Spe) al 37′ st.

  • SPEZIA (4-3-3): Conti; Marchini, Buscaroli, Comazzi, Bianchi; Padoin (29′ st Casoli), Buzzegoli, Herzan; Basso (21′ st Lollo), Cesarini, Chianese (13′ st Colombo). A disposizione: Fiorillo, Cintoi, Musto, Ferrarese. Allenatore: D’Adderio
  • SORRENTO (4-4-2): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, De Giosa (29′ st Angeli); Erpen, Togn, Armellino (25′ st Esposito), Manco; Carlini, Pignalosa (25′ st Bonvissuto). A disposizione: Mancinelli, Lo Monaco, Sabato, Camorani. Allenatore: Simonelli.
  • ARBITRO: Pairetto (Nichelino); Assistenti: Mauro De Bortoli (Este) e Alessandro Raimondi (Rovigo).
  • NOTE: Ammoniti: Vanin (Sor) al 27′ pt, Marchini (Spe) al 31′ pt, Cesarini (Spe) al 45′ st. Recuperi: 2′ pt, 3′ st. 3066 spettatori (paganti 1694 per un incasso di 14.184 euro a cui va aggiunta una QA di 9843 euro); Angoli 8-5 per il Sorrento.

Lo Spezia si congeda dal “Picco” con una bella vittoria, ma non basta (almeno per il momento), per sperare nei playoff. La squadra di mister D’Adderio è a -2 dall’Hellas Verona, che al momento occupa la quinta e ultima posizione per sperare negli spareggi-promozione. Domenica prossima servirà un miracolo.

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Andria, vittoria che dà speranza

ANDRIA BAT – CAVESE 1-0

Una vittoria fondamentale. Una vittoria desiderata. Un vittoria che alimenta sempre di più i sogni salvezza diretta. E’ questa la sintesi di Andria – Cavese, match infuocato che sorride ai biancoazzurri e rilancia le quotazioni degli azzurri in vista della sfida da “in o out” di Terni. Un gol di Minesso al minuto 43 accende gli entusiasmi della piazza andriese e trasforma la gara di domenica contro la Ternana, in match che vale una stagione.
Mister Degli Schiavi è costretto a mettere mano alla formazione di partenza. Capitan Di Simone, fermato dal giudice sportivo, viene sostituito dall’andriese doc Vito Di Bari sulla corsia di sinistra. A centrocampo Evangelisti è out e allora spazio a Berretti nei 3 in mezzo al campo. In avanti il peso offensivo grava sui piedi di Statella, Minesso e Del Core. I tre punti oggi sono fondamentali ma dall’altra parte c’è una Cavese che come gli azzurri ha il sangue agli occhi. Per abbandonare l’ultimo posto in classifica, i campani devono fare colpo grosso e sperare in un passo falso del Foligno. Queste le premesse di un match che regalerà numerose emozioni.

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Doppio Mbakogu, vola la Juve Stabia

JUVE STABIA – LUCCHESE 4-1

  • Juve Stabia (3-4-3): Colombi, Maury, Molinari,Scognamiglio; Cazzola, Danucci (1’ 2T Dianda), Mezavilla, Pezzella; Tarantino (13’ 2T Valtulina), Corona (22’ 2T Raimondi), Mbakogu. A disp. Fumagalli, Pitarresi, Davì, Albadoro.All. M. Isetto.
  • Lucchese (4-3-1-2): Pennesi (35’ 2T Berti), Marchetti, Baldanzeddu, Del Nero (41’ 1T Taddeucci), Bova, Bertoli, Grassi, Piccinni, Marotta, Carloto, Galli (10’ 2T Costantini) A disp. Bartoccini, Crocetti, Michelotti, Pezzi.
  • Arbitro: Marco Lobina di Cagliari coadiuvato dai signori Ivano Marco Orsini di Casarano e Sergio Amati di Brindisi
  • Marcatori: 8’ 1T 9’ 2T Mbakogu (JS), 10’ 1T Cazzola (JS), 2’ 2T Corona (JS), 43’ 2T Carloto (Lu).
  • Ammoniti: Bova(Lu).
  • Note: Terreno in erba artificiale, temperatura mite. Spettatori paganti nr.1364 per un incasso complessivo di euro 12170,63 di cui euro 6000,63 per quota abbonati. Angoli : 10 – 0 Recupero: 1T (1’) 2T (1’).

C.mare di Stabia. Le vespe di mister Braglia riconquistano la quarta posizione in classifica e con 54 punti eguagliano il record dei punti conquistati dalla Juve Stabia in questa categoria nella stagione 98/99, quando il sodalizio stabiese era guidato da Roberto Fiore. L’inizio del match contro i toscani è tutto di marca gialloblù ed all’8’ Mezavilla, servito da Tarantino, colpisce il palo, la palla arriva a Mbakogu che realizza.

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