1a Divisione B / Portogruaro, l’impresa che non ti aspetti

Non vinceva in trasferta da quattro giornate, l’ultimo successo era stato realizzato contro il Feralpi, ma il Portogruaro ha stupito tutti e fatto perdere tante scommesse su chi (e sono stati in tanti) avevano puntato forte sul segno 1 della Cremonese. Ora, dico io, vallo a sapere. E non solo perché lo score finale recita 1-2, ma perché, già al 10′ , pareva che si potesse chiudere baracca e burattini.

Allo stadio Zini colpisce subito Dettori dopo 9’ di gioco e per i veneti sembra just another bad day – un’atra giornata storta, invece al 43’ Radi realizza l’1-1 e nel finale – a 9’ dal termine – De Sena firma l’incredibile sorpasso.

Adesso la classifica recita 11 punti: cammino iniziato malissimo, dopo la prima sconfitta contro il Pergocrema è poi arrivata anche il primo ko in trasferta contro il Siracusa.

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Foggia, da Bonacina a Stringara

Dopo aver dato il benservito al tecnico Walter Bonacina, il Foggia ci ha pensato un paio di ore prima di prendere la decisione rispetto al nuovo tecnico cui affidare la squadra.

La scelta è caduta su Paolo Stringara. Il nuovo mister in passato ha guidato squadre di livello della categoria quali Cosenza, Cavese e Taranto. Stringara ha firmato un contratto con il club pugliese di un anno.

49anni, il mister è stato in passato un centrocampista che ha collezionato nella sua carriera 82 presenze, 60 solo con il Bologna. Nella stagione 91-92 ha vestito la maglia dell’Inter segnando un gol su 22 gare disputate.

Terminata l’esperienza da giocatore ha deciso di puntare su quella tecnica: ha allenato in Serie C il Livorno, il Modena, la Viterbese, lo Spezia, l’Aquila, il Perugia e la Lucchese.

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VIDEO Aversa Normanna – Aprilia 1-1

Aversa Normanna – Aprilia 1-1

L’Aprilia conquista un ottimo pareggio contro un ottimo avversario. Dopo le splendide prestazioni con Perugia e Paganese continua su questi ritmi la compagine di Vivarini, che conquista un punto importante per la classifica. Terzo risultato utile consecutivo per l’Aversa Normanna, che muove la classifica.

Gara difficile, contro un avversario ben messo in campo, e condizionata dal vento, determinante in ambedue le reti. I maggiori rischi la squadra di mister Romaniello li corre nell’ultimo quarto d’ora, quando rimane in dieci per l’espulsione di Ciccio Zolfo. Alla fine il risultato è giusto.

Il tabellino

AVERSA NORMANNA – Gragnaniello, Diana, Letizia (6’ st Petagine), Zolfo, Castaldo, Mattera, Sorrentino (6’ st Vitale), Marzocchi, Longobardi, Grieco (28’ st Marano), Varriale. A disp.: Russo, Vecchione, Campanella, Piccirillo. All.: Romaniello.

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VIDEO Cremonese – Portogruaro 1-2: Radi e De Sena, Zini ammutolito

Un tracollo simile era inimmaginabile. Nonostante la Cremonese vista nelle due gare precedenti – contro Siracusa e Trapani – avesse già destato qualche sorpresa negativa e lasciasse intuire un calo che – si pensava – era fisiologico.

Invece, la sconfitta interna contro il Portogruaro dopo che i lombardi si erano portati con merito in vantaggio, è campanello d’allarme a questo punto da non sottovalutare.

Tradotto in cifre: due punti in tre partite a interrompere una striscia di cinque vittorie consecutive. Il primo ko stagionale dei grigiorossi rende per traslazione ancor più importante l’impresa compiuta dagli avversari, un Portogruaro partito male: frenati mentalmente, paura di subire gol, sudditanza psicologica evidente, timore reverenziale.

E’ così che la marcatura di Dettori (ottimo l’assist di Polenghi nella circostanza) pareva fare il paio con quanto detto; pareva spalancare la strada a una goleada attesa.

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Fabio Mazzeo, a Barletta per un sogno a suon di gol

Salerno – Barletta è un treno che copre distanze relativamente brevi. Dalla Campania alla Puglia, come quando d’estate ci si organizza in comitiva – macchinate, vagonate – e si parte. Alla volta di una spiaggia che quella sì. E’ più pulita man mano che si scende. A Salerno il mare splende ma non è più come venti, venticinque – trenta anni fa. Quando gli anni Ottanta avevano apperna messo in cantiere i Settanta: il boom economico era lì lì per trovare un apice che poi.

  • Poi, dopo l’apice, si cade a picco.Sarebbero arrivati i Novanta. Ma è altra storia. La nostra si focalizza sul 24 luglio 1983 e parte da lì. La Salerno di Fabio Mazzeo mentre un’ondata di caldo proverbiale, per intensità, colpiva l’Italia. La Salerno dei campetti per strada – che ogni pietra andava bene per segnare due pali di qua e due di là: avevi fatto il campo in meno tempo di quanto ne servisse per reclutare un paio di squadre – e delle partite che non finivano mai. Chiamava mamma, verso sera, nel momento in cui era pronta la cena. Allora, solo allora, rincasavi per mangiare. Rincasavi, mangiavi e tornavi a stringere il pallone tra le braccia.

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8a / Triestina – Barletta 1-2: Mazzeo decide il posticipo

Triestina – Barletta 1-2
Reti: 12′ st e 28′ st Mazzeo (B), 24′ st Godeas (T)

Il posticipo della Prima Divisione B, in chiusura dell’ottava giornata di campionato, ha posto di fronte Triestina e Barletta. In uno stadio Nereo Rocco che evidenziava più di uno spazio vuoto, le due formazioni hanno provato a vincere per muovere la classifica ma – dopo i primi 45′ di gioco – il punteggio era ancora inchiodato sullo 0-0.

Partita avara di emozioni, con i padroni di casa più tonici e volenterosi, ospiti abili a chiudersi in retroguardia e farsi trovare pronti in occasione delle manovre corali degli alabardati.

I ritmi si sono conservati elevati anche se la coralità si è stagnata in mediana, dove i reparti di centrocampo si sono dannati per proporre e arginare, impostare e distruggere le azioni avversarie. Pochi i palloni giocabili dalle punte, due i sussulti: il primo è deio pugliesi che al 7′ vanno a concludere con Infantino.

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Foggia, esonerato mister Bonacina

Non gli è stato dato il tempo di arrivare alla gara contro il Foligno in programma domenica prossima. Il Foggia ha, infatti, deciso di esonerare mister Valter Bonacina. L’allenatore ha pagato molto caro la sconfitta interna contro la Reggiana, arrivata al termine di novanta minuti giocati con sufficienza e senza grinta da parte dei rossoneri.

Bonacina è cresciuto, come allenatore, nell’Atalanta, dove, nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009 ha allenato la squadra giovanile degli Allievi Regionali. Dalla stagione 2009-2010 è passato alla squadra Primavera della società orobica. Il 7 gennaio 2010 viene provvisoriamente promosso alla guida della prima squadra, rilevando la panchina del dimissionario Antonio Conte. Il 10 gennaio 2010 esordisce sulla panchina della prima squadra nella trasferta contro il Palermo (1-0 per i rosanero), tornando poi alla guida della Primavera a partire dal giorno successivo, quando la società comunica l’ingaggio di Bortolo Mutti. Nel suo primo anno con la Primavera atalantina, arriva agli Ottavi di finale sia in campionato che in Primavera, venendo eliminati rispettivamente dalla Sampdoria e dalla Juventus. Nel Torneo di Viareggio giunge alle Semifinali, anche qui fatale l’incontro con i bianconeri di Torino.

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Spezia, Serena: «Abbiamo giocato con meno pressioni»

Volti finalmente sorridenti e distesi in casa Spezia nel lunedì seguito ad una bella settimana che ha portato in dote ai bianchi 7 punti sui 9 a disposizioni. Anche mister Michele Serena ha avuto più tempo, calma e gesso, per analizzare il match:

«Rispetto alla partita di sette giorni fa, oggi abbiamo giocato con meno pressioni. Solo un brivido nel primo tempo, su cui Russo è stato provvidenziale. Ma la mia impressione è stata che la squadra non sia mai andata in sofferenza, creando altresì diverse situazioni nitide da gol. Abbiamo giocato la gara che avevamo preparato, sfruttando al meglio le fascie, il miglior tipo di gioco che possiamo, anche perchè non abbiamo alternative in mezzo al campo; speriamo il problema di Bianco non sia di grande entità. Uno dei vantaggi di questo schieramento è che ci sono sempre dei compagni al centro per appoggiarsi e ripartire. Bene anche la difesa, imbattuta da tre gare, ma questo è frutto di una squadra corta e compatta. Per me comunque, scegliere tra 26 giocatori di altissima qualità è fondamentale. Il mio scopo principale è essere credibile; chi sta meglio gioca, perchè quì tutti possono essere utili ed Enow oggi è stato la dimostrazione di questo, si è allenato bene ed è andato in campo dal primo minuto. I 7 punti in una settimana sono la conseguenza di un ottimo approccio alla gara».

L’approccio che è piaciuto a mister Serena, inutile negarlo, è stato quello spirito di sacrificio necessario per vincere.

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