Foligno, per Magrini debutto da brividi a Sorrento

Sarà un debutto di fuoco quello che attende Lamberto Magrini, neo allenatore del Foligno, subentrato a mister Pagliari, esonerato dopo l’ennesima sconfitta contro il Lumezzane. Magrini, allenatore umbro, è reduce da quattro stagioni con il Gavorrano fra serie D e seconda Divisione con una carriera da tecnico di quindici anni alle spalle.

Alla presentazione del nuovo allenatore, prima ha parlato il direttore generale Cherubin:

“Prima di presentarvi il nuovo allenatore mi sembra doveroso esprimere il nostro rammarico per una scelta sofferta come quella che ci ha visto sollevare dall’incarico Giovanni Pagliari, persona da diversi anni legata ai nostri colori. Purtroppo il calcio ha delle regole dure e la mancanza di risultati ci ha costretto a provare a dare uno scossone per il quale il mister paga alcune responsabilità non certo imputabili soltanto alla sua persona. La scelta è ricaduta su Magrini, allenatore umbro con grande voglia di emergere nonostante i circa quindici anni di carriera alle spalle fra serie D e Seconda Divisione. Il mister è all’esordio in Prima Divisione e riteniamo possa trasmettere alla squadra la sua ‘fame’ di risultati”.

Poi è toccato a Magrini:

“Sono entusiasta di questa opportunità che mi viene offerta e spero di poter subito trasmettere la voglia e la grinta che porto con me anche alla squadra. Ritengo che la squadra abbia le qualità per risollevarsi da questo momento critico, ci sono giocatori che già conosco anche per averli incontrati in passato e penso che, adesso, si debba lavorare soprattutto dal punto di vista mentale per far sì che il gruppo ritrovi fiducia nei suoi mezzi. Contemporaneamente lavoreremo sulla tattica anche se credo che, oggi, passi in secondo piano sia perché il mio predecessore è molto preparato sull’argomento, sia perché la scossa per il riscatto deve partire dalla testa dei calciatori”.

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Latina, mistero Babù; Feralpi, torna Cortellina

Laggiù, in senso metaforico e oggettivamente parlando – troppo bene non si sta. Nonostante il campionato sia giunto all’ottava giornata e i destini dei club di prima divisione B siano di fatto tutti da scrivere.

Certo è, a conti fatti, che se la classifica parla di un Latina a 5 punti  e di un Feralpi a una sola lunghezza, qualche preoccupazione dovrà pur cominciare a manifestarsi. E’ un tragitto ancora tutto da scrivere, quello che accomuna laziali e lombardi, la cui sfida è di fatto gara decisiva in chiave salvezza.

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Piacenza con Foglia e Lisi; Prato, dubbio Lamma

Condere il tris, quello sì, sarebbe roba da grande squadra. E il Piacenza – con una società inesistente e sull’orlo di una crisi passionale che ha contagiato a ragione i tifosi biancorossi – ha credenziali e opportunità per mostrare che, a prescindere dal pessimo inizio – l’anima degli emiliani è poi venuta fuori nella maniera più opportuna.

Dire Prato, oggi, vuol dire nominare un club che comincia ad avere necessità di fare punti: le sei lunghezze in classifica, infatti, non sono sufficienti a scacciare l’ombra incalzante dei bassifondi. Sono solo in tre – Feralpi, Bassano e Latina – a seguire in graduatoria mentre le altre stanno tutte davanti.

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Bassano, Jaconi stravolge la difesa; Carrarese con Cori e Gaeta

Il Bassano spera di interrompere contro la Carrarese la serie negativa che dura dalla prima giornata di campionato: di fronte, un avversario che non consoce mezze misure non avendo mai pareggiato in questo avvio di campionato.

Tra i padroni di casa, Ivo Jaconi sa bene che ogni partita è determinante per continuare a svolgere il proprio lavoro sulla panchina veneta: il tecnico resta in bilico nonostante il pareggio di Portoguraro e la buona prova offerta dalla squadra abbiano indotto la società a confermargli fiducia.

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Andria, Meccariello scalpita; “piccolo” Frosinone con Artistico e Aurelio

Lo stadio Comunale di Andria si annuncia gremito per la gara casalinga contro il Frosinone lanciato verso la vetta dopo aver conquistato la quarta vittoria consecutiva nel turno infrasettimanale.

Per i pugliesi è importante tornare a far punti dopo il ko di Carrara: per questo niente turn over e in campo la migliore formazione possibile visto che Di Meo può contare sull’apporto della quasi totalità della rosa.

Chi non sarà della gara è De Giorgi, fermato dalla squalifica inflitta dal giudice sportivo: Meccariello al suo posto. Deciso solo all’ultimo l’impiego o meno di Mucciante, ancora non ristabilitosi appieno dall’infortunio muscolare.

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Spezia, Carrara svantaggia i tifosi; Pergo, Delgado al debutto

Lo Spezia sogna l’impresa contro il Pergocrema e lo stadio di Carrara (campo neutro) freme per l’arrivo della capolista: la cura rigenerativa attuata da Michele Serena sembra funzionare se è vero che i quattro punti messi in cascina nelle ultime due partite sono tanti quanti gli spezzini ne avevano inanellati nel corso delle cinque gare precedenti. Due dubbi assalgono nella circostanza il tecnico: quelli derivanti dallo stato di salute di Bianchi e Pedrelli che non hanno recuperato interamente dai rispettivi infortuni.

Se la preesenza del primo è in stand by e lo sarà fino alla fine, quella di Pedrelli sembra confermata dai dettagli intravisti nelle sessioni di allenamento più recenti. Più grave del previsto l’infortunio di Buzzegoli: tempi di recupero lunghi. In attacco sembra essere il turno di Felice Evacuo, titolare al posto di Salvatore Mastronunzio e pronto a duettare con Antimo Iunco, il più in forma dei tre. In fase di recupero anche Carobbio e Gentili.

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Carpi, Notaristefano al debutto; Spal, Castiglia o Migliorini

Esame duro per il Carpi che, in un derby tutto emiliano, affronta una Spal in salute. Non si può che iniziare da lui. Egidio Notaristefano, nuovo tecnico dei padroni di casa, si è presentato così:

“Occorre andare a riprendere le certezze smarrite nell’ultimo periodo. Ripartirò dall’eredità tattica laciata da Maddaloni: il primo intervento, sarà squisitamente psicologico”.

I padroni di casa attraversa un periodo nero: il Carpi non vince da un mese ed è rreduce da tre sconfitte consecutive. Che di fronte capiti proprio adesso quel satanasso di Rachid Arma, autore di quattro reti nella sfida di mercoledì contro il Pavia e cannoniere provvisorio della Prima Divisione A, non è certo il migliore dei regali di benvenuto ma Notaristefano non sembra temere il singolo o l’avversario più di quanto tema i cali mentali dei propri uomini.

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Lumezzane fomato turn over; Tritium senza Dionisi

Essere mister Nicola. Per un istante. E cercare di capire. Innanzitutto, se questo Lumezzane somiglia più a quello, vittorioso, del turno infrasettimanale oppure all’altra versione – più sbiadita – che ha inanellato a inizio stagione una serie di risultati negativi. Essere mister Nicola per un attimo.

E cercare di scrutare tra gli anfratti di una Tritium lanciata sempre più verso la vetta della classifica per carpirne segreti e punti di forza. Tra tutti, uno in particolare: gli ospiti sono a tal punto capaci di costruire gioco e fare possesso che una delle chiavi per riuscire ad arginare la manovra pare essere proprio quella: disinnescare una mediana in grado di fare gioco e di contenere.

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Ternana, c’è Stendardo; Pisa, torna Raimondi

Emozioni a raffica? Probabile. Perchè la capolista ha mostrato di poter misurare e strutturare il proprio gioco in funzione dell’avversario mentre gli ospiti sono reduci da una boccata d’ossigeno dopo la vittoria scaccia crisi ottenuta ai danni del Como.

Quella tra Ternana e Pisa non può essere una sfida come le altre perché se gli umbri sono chiamati alla prova del nove dopo il raggiungimento della vetta – vittoria a Taranto da mettere tra i momenti più importanti della stagione: vale per adesso, varrà anche per dopo -, di contro i toscani hanno l’occasione ghiotta – fermando la prima in classifica – di avvicinare ulteriormente le prime della graduatoria.

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Sud Tirol con Franchini e Campo; Lanciano, cose Turchi

Giovanni Stroppa ha problemi di formazione: il Sud Tirol che si appresta ad affrontare il Lanciano è una squadra che deve fare i conti con parecchi giocatori non al meglio delle condizioni e con le squalifiche da scontare di Kiem e Chinellato.

Il posto del difensore dovrebbe essere occupato da Franchini, pronto a schierarsi al centro della difesa.

Non recuperano ancora Bacher e Albanese, probabile out anche per Calliari che non ha smaltito del tutto un attacco influenzale.

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10a / Seconda divisione B scommesse e quote

Esame importante per il Perugia che riceve il Catanzaro dopo che il gol di Moscati ad Aprilia ha portato i grifoni in vetta alla classifica. Gli umbri, finora, non hanno mai pareggiato al Curi: ipotesi quotata in maniera elevata (3,30) mentre il segno 1 (1,60) ed il 2 (5,00) sono le varianti al vaglio degli scommettitori.

Non semplice nemmeno l’impegno della Paganese contro il Giulianova: i campani dopo il pareggio con l’Aquila sperano nella quinta vittoria interna, (1,60): il pareggio vale 3,30, il segno 2 viene pagato 4,50 volte la posta.

L’Aprilia chiede strada all’Aversa per riprendere il cammino interrotto con il Perugia: il 2 è pagato a 1,90 mentre il segno 1 frutta 3.30 volte la posta e il pari 3,50.

Derby della disperazione per il Celano che affronta l’Aquila: i padroni di casa sono ultimi con un punto ma l’avversario in trasferta non ha mai perso, ipotesi questa pagata a 4. Il segno X si paga a 3.30, il 2 a 1,70.

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8a / Seconda Divisione A scommesse e quote

Treviso in testa ma ad Alessandria ci sarà da mettere in conto parecchi minuti di sofferenza. A stimolare la riflessione appena formulata, gli stessi bookmakers, convinti che l’incontro si presenti molto più equilibrato di quanto non dice la classifica. La squadra piemontese non ha mai pareggiato (a 3,50 la X), mentre la capolista non ha mai perso lontano dal Tenni (l’1 vale 4 volte la posta). Il segno 2 invece è previsto a 2.20.

Casale favorito sul Renate: la vittoria casalinga sta a 1.60; il pari vale 3.30; il segno 2 è bancato a 6. Quote alte perché il Renate non ha mai fatto punti fuori casa.

Il Cuneo: potrebbe partire favorito nel match contro il San Marino ma che gli ospiti suscitino quel po’ di fiducia che basta – diciamo noi – per la puntatina di quell’euro simbolici ci potrebbe anche stare: il segno 1 è in lavagna a 1.70, il pareggio a 3 e il 2 vale 4.50.

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