Il Sorrento batte il Sudtirol, e tra una settimana il Gubbio…

FC SUEDTIROL – SORRENTO 0-2

  • FC Suedtirol (4-3-3): Zomer; Brugger, Cascone (31’st Kiem), Mirri (10’st Nazari), Martin; Furlan, Mariano Romano, Alfredo Romano (35’st Albanese); El Kaddouri, Marchi, Fischnaller. A disposizione: Mair, Nazari, Fink, Baccolo, Kiem, Traorè, Albanese.

Allenatore: Maurizio Pellegrini

  • Sorrento (4-4-2): Rossi; Vanin, Lo Monaco, Di Nunzio, De Giosa; Erpen, Togni (42’st Armellino), Nicodemo, Corsetti (38’st Manco); Carlini (38’st Pignalosa), Paulinho. A disposizione: Mancinelli, Angeli, Sabato, Armellino, Camorani, Manco, Pignalosa.

Allenatore: Giovanni Simonelli

  • Arbitro: Bindoni di Venezia
  • Reti: 13’ Erpen (0-1), 72’ Erpen (0-2) Note: ammoniti Togni (S), Martin (FCS), Lo Monaco (S), Carlini (S), Vanin (S). Spettatori 800 circa.

E’ amaro, per l’FC Suedtirol, il limoncello di Sorrento. Ma d’altronde la sconfitta arriva contro la vicecapolista, che con una rete per tempo si impone per 2-0. I biancorossi rimangono comunque a distanza di sicurezza – 4 punti – dal Monza, sconfitto a Cremona e ultimo in classifica. Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match sin dal suo prinicipio. Trentunesima giornata, quart’ultima della regular season, del campionato di Prima Divisione Lega Pro: nella vigilia di Pasqua, un FC Suedtirol reduce da due sconfitte consecutive contro Monza e Pergocrema e bisognoso di muovere la classifica, anzitutto per tornare a distanza di sicurezza dall’ultimo posto che comporta la retrocessione diretta e poi per cercare di conquistare la miglior posizione possibile nella griglia dei playout, ospita allo stadio Druso un Sorrento che ha invece il secondo posto e l’accesso ai playoff praticamente assicurati. Nell’FC Suedtirol mister Pellegrino non può disporre dello squalificato Odibe e degli infortunati Campo, Sorrentino, Franchini e Burato, mentre in difesa rientrano Martin e soprattutto Pietro Cascone, “ex” Sorrento, che non disputava una gara ufficiale da sette mesi a causa della lesione dei legamenti crociati. Le altre novità sono Mariano Romano play-maker davanti la difesa e Omar El Kaddouri riproposto titolare nel tridente d’attacco. Nel Sorrento vicecapolista – in tenuta rossonera –  lo spauracchio numero uno è invece il brasiliano Paulinho, capocannoniere del campionato con 24 gol in 28 partite disputate.A Bolzano, cielo coperto, pomeriggio afoso e pubblico scarno, complici le gite fuori porta per le festività pasquali.Il primo affondo è dell’FC Suedtirol, al 2’, con Fischnaller che si libera abilmente al limite dell’area per poi scoccare un destro centrale, facile preda di Rossi.

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La Juve Stabia torna sulla terra. Taranto corsaro 3-0

JUVE STABIA – TARANTO 0-3

  • Juve Stabia ( 3-4-3) : Colombi; Maury, Molinari, Scognamiglio; Dianda, Danucci, Cazzola, Rizza ( 1’st Tarantino); Albadoro (31’st Pitarresi), Corona (24’st Raimondi ), Mbakogu. A disposizione : Vono, Davì, Marano, Valtulina.All.Piero Braglia.
  • Taranto ( 3-4-3) : Bremec; Sosa, Coly, Prosperi (14’st Colombini); Antonazzo, Pensalvini, Branzani, Garufo; Rantier (10’st Sabatino), Girardi ( 32’st Guazzo), Sy. A disposizione : Barasso, Cutrupi, Russo, Dalì.All.D.Dionigi.
  • Arbitro : signor Stefano Del Giovane di Albano Laziale.Assistenti : signor Giovanni Colella di Padova e signor Luca Mondin di Treviso.
  • Marcatori : 4’ 1t, 36’ 1t Girardi, 9’ st Coly ( TA).

Ammoniti : Corona, Mbakogu (JS); Rantier ,Prosperi (TA).

  • Note : Giornata nuvolosa, temperatura mite, terreno in erba artificiale. Spettatori paganti nr.2.482 di cui nr.661 abbonati per un incasso complessivo di euro 21.918,63 di cui euro 6.000,63 per quota abbonati. Calci d’angolo : 7-1;   recupero : 2’1t; 5’st.

Castellammare di Stabia. Dopo la vittoriosa trasferta di Nocera Inferiore, le vespe di mister Braglia conoscono una battuta d’arresto nella marcia verso i play off. Dopo appena 4’ minuti di gioco, il Taranto di mister Dionigi passa in vantaggio : punizione dalla sinistra di Rantier e Gerardi risolve in mischia. La Juve Stabia reagisce ed all’8’1t sfiora il pareggio con Albadoro che, dopo essersi accentrato dalla sinistra, lascia partire un gran tiro con la palla che colpisce il palo interno alla destra di Bremec e ritorna in campo.

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Pisa, Pagliari: “A Lanciano proveremo a vincere”

Dino Pagliari ha terminato l’allenamento intorno alle 17.20 del giovedì: dieci minuti più tardi il tecnico pisano era già di fronte ai taccuini e ai microfoni dei giornalisti. Aria distesa, il sorriso sul volto e la consapevolezza di giocarsi una carta importante nella corsa salvezza. Una carta posizionata sul tavolo con tanta fiducia: “Stiamo bene – sottolinea mister Pagliari – ci alleniamo al meglio e siamo molto ottimisti. Andiamo a Lanciano per fare risultato e per fare un ulteriore passo in avanti nella nostra corsa verso la salvezza. In questo momento non voglio pensare alle altre squadre, alle altre partite in programma o al calendario. Conta soltanto la nostra prestazione e sono sicuro che il Pisa giocherà una buona gara a Lanciano”. Contro un avversario che proprio Pagliari conosce molto bene: “Ho allenato almeno il 70 per cento della rosa del Lanciano e lì ho vissuto una bella esperienza: nel secondo anno della mia gestione ci mancò soltanto qualche gol in più per poter scrivere una pagina importante di storia. Ho molti amici a Lanciano ma adesso sono il tecnico del Pisa e ho sposato questo progetto per cui non ci saranno sentimentalismi sabato prossimo. Il Lanciano è un’ottima squadra e giustamente giocherà al massimo per tornare a vincere davanti al suo pubblico”. Ermetico, come sempre, il pensiero del tecnico pisano sulla formazione: “Partiamo in 18, non aggiungo altro. E’ probabile che vengano ripetute certe situazioni, ma lo scoprirete soltanto alla consegna delle formazioni ufficiali”.

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Mandorlini: “L’Hellas pronto a dare tutto in questo finale di stagione”

SANDRA’ – La terza sconfitta di Andrea Mandorlini sulla panchina gialloblù è già alle spalle: il tecnico romagnolo volta pagina e si concentra immediatamente sul prossimo impegno ufficiale. “Quanto accaduto in Campania non conta più, ormai fa parte del passato. Non siamo stati contenti della partita e soprattuto del risultato, come sempre gli episodi condizionano notevolmente. Con maggior attenzione avremmo trovato il pareggio, speriamo di rifarci subito con la Spal. Pensiamo solo al match con gli emiliani”.

Ultimi allenamenti in vista del match di sabato, e diversi giocatori sono ancora sotto osservazione: “Abbate è ancora out, dovremo valutare Hallfredsson fermato da un virus influenzale nel corso della notte, cerchiamo di recuperare più elementi possibili. Berrettoni è invece a disposizione, si è allenato col resto dei compagni. Facciamo una partita da squadra, come successo tante volte”.

Il percorso dei biancazzurri è simile a quello dell’Hellas: “Come noi erano partiti con l’ambizione di disputare un campionato di vertice, poi gli obiettivi sono cambiati a causa di qualche problema. Si tratta di una squadra complicata da affrontare, conosciamo le difficoltà che ci aspettano. Occore una partita accorta, ma bisogna vincere”.

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Spezia, D’Adderio: “Col Bassano dobbiamo rifarci”

Il tecnico dello Spezia Salvo Fulvio D’Adderio parla della prossima sfida di campionato che vedrà i suoi uomini affrontare domani pomeriggio il Bassano, squadra ostica, capace di un campionato sorprendente che vede appunto i ragazzi allenati da mister Jaconi a sole due lunghezze dalla zona play-off; ma nella conferenza stampa pre-gara, il tecnico molisano, comincia la sua analisi tornando alla sfida del “Brianteo”:

“I primi ad essere scontenti per il risultato di domenica siamo certamente noi; l’atteggiamento della squadra è stato quello giusto, ma è un vero peccato non esser riusciti a realizzare. Stiamo lavorando per cercare di eliminare questo problema. Se ho parlato alla squadra? Abbiamo dei giocatori intelligenti; sanno bene che domenica non abbiamo fatto il nostro dovere. Non ho parlato ai giocatori, mi sono rivolto agli uomini. Questi ragazzi hanno un orgoglio ed hanno fatto autocritica per aver mancato un’opportunità davvero importante che, per il nostro obiettivo, poteva essere decisiva. Le cause? L’unica cosa a cui non si può imputar nulla è la sfortuna, poi la si può chiamare come volete, mancanza di cattiveria, di agonismo, non cambia. In questo periodo abbiamo lavorato sull’impostazione della squadra, ed ho cercato di trasmettere uno spirito combattivo; continueremo a lavorarci”.

  • Problemi di formazione per la sfida di sabato?

“Colombo sta lavorando per esserci ed ad oggi sono fiducioso in un suo recupero; per il resto non dovrebbero esserci problemi. Non avremo Lollo per squalifica, ma rientra Padoin. Il modulo? Non conta, ma è importante l’interpretazione della partita. L’organizzazione del gioco deve dipendere dalle caratteristiche di chi va in campo ed ovviamente dipende anche dall’avversario”.

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Foligno, via Giunti. Ritorna mister “promozione” Pagliari

Improvvisa svolta tecnica in casa Foligno. Via Federico Giunti, è stato chiamato alla guida degli umbri Giovanni Pagliari, che subito si è concesso alle domande dei giornalisti. Ad accompagnare il tecnico il direttore generale, Federico Cherubini, che oltre a ringraziare Giunti per il lavoro svolto ci ha tenuto a ribadire che la scelta di Pagliari si basa sull’esperienza di un tecnico che ricorda una delle pagine più belle della recente storia biancazzurra, sottolineando che si tratta di un accordo fino al giugno del 2012, un segnale importante da parte della società che sta a significare quanto ci si affaccendi per le sorti della squadra, quindi un indice di nuove prospettive per continuare a far bene.

Ecco le prime parole di mister Pagliari: “Sono felice di accettare un incarico difficile, l’obiettivo è quello di centrare una salvezza – dovesse essere anche attraverso i play-out – per preservare una categoria che sento anche un po’ mia dopo la vittoria della C2 nella stagione 2006/2007. So che il compito è arduo ma altrimenti la società non mi avrebbe chiamato. Del vecchio Foligno ritrovo solo Cavagna ma conosco diversi giocatori come Cusaro e Fondi che ho già avuto modo di allenare e comunque ho avuto modo di vedere gli altri all’opera, l’ultima volta a Pisa, perché ho seguito diverse volte il Foligno anche per un legame che mi legava a questi colori. Accetto la sfida e nulla mi farà demoralizzare anche perché non mi sono mai tirato indietro davanti alle difficoltà e perché sono voglioso di mettermi in gioco in prima persona visto che non credo di aver meritato di soffrire a casa per un anno e mezzo a causa di circostanze molteplici. L’unica ricetta è il lavoro per ritrovare i punti, il primo obiettivo è battere la Lucchese”.

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Paulinho, l’uomo che ha il gol nel sangue

Paulinho è sempre più capocannoniere del girone ed è arrivato a quota 24 centri. Dopo i tre gol inutili per il Sorrento nella trasferta di Pavia, ma preziosi per l’attaccante brasiliano, e dopo la doppietta contro l’Hellas Verona di quattro giorni fa, l’attaccante brasiliano è diventato di gran lunga il calciatore straniero che ha segnato più reti in una singola stagione disputata in C1. Paulinho ha battuto il record del franco-algerino Ghezzal (oggi al Bari), autore di 20 gol con la maglia del Crotone nel campionato 2007/2008. Il brasiliano del Sorrento è una vera e propria macchina da gol. E anche le statistiche parlano da sole: 28 presenze, 24 sigilli, un gol ogni 99’. Insomma, roba da fenomeni. E proprio come un fenomeno domenica scorsa, Paulinho è stato premiato quale cannoniere straniero più prolifico della storia della Lega pro.

Poco prima della gara Sorrento-Hellas Verona, il Sorrento calcio Srl, attraverso il presidente Mario Gambardella, ha “omaggiato” il proprio tesserato per aver battuto il record di segnature da parte di un calciatore straniero in una sola stagione di Prima divisione.

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