Piacenza, Garilli lascia. Il rischio è la Serie D

Continuano e si fanno ogni giorno più forti i problemi del Piacenza, neo retrocesso in Prima Divisione. Garilli, ormai da tutti gli addetti ai lavori considerato l’ex presidente della squadra biancorossa, ha incontrato già il sindaco Reggi a Palazzo Mercanti. Nel corso dell’incontro gli avrebbe comunicato – in maniera inderogabile – la volontà di lasciare la società, anche nell’eventualità in cui fosse arrivata la salvezza. Ha spiegato anche che si accollerà i debiti della sua gestione, confermando che chiunque dovesse riuscire a comprare la società, almeno ripartirà da zero.

Ciò non toglie che di soldi ne servono comunque e tanti: 10 milioni di euro per l’iscrizione alla Lega Pro, entro il 30 giugno. Questo il termine ultimo.

Da parte del presidente Garilli, comunque, nessun ripensamento. L’ex patron ha affermato di non avere rimpianti e che il suo è un addio definitivo, e che lo sarebbe stato anche senza l’ultimo scandalo che ha coinvolto la società. Quello dice, al massimo ha accelerato la sua decisione e l’ha resa definitiva. Garilli in questi anni ha investito nel Piacenza all’incirca 100 milioni di euro: una cifra pazzesca.

Infine, le parole del sindaco Reggi: “Dobbiamo salvare la società dalla D, e non si tratta solo di questo, ma ne va di un simbolo della nostra città”.

 

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