Siracusa, Ugolotti: “Delusi, ma ci rifaremo”

Mister Ugolotti dopo la seduta d’allenamento è tornato a parlare della gara di domenica contro il Lanciano. “C’è un po’ di delusione perché arrivati a questo punto del campionato, ci aspettavamo di poter fare un risultato positivo, però si sono concatenate una serie di cose per cui siamo stati poco concreti al di là dell’episodio dell’espulsione”.

Siracusa brillante e cinico tra le mura amiche del “De Simone” e leggermente in ombra fuori casa: “abbiamo un doppio atteggiamento questo è ormai consolidato: in casa siamo una squadra e fuori casa pur con lo spirito di andarcela a giocare non riusciamo a concretizzare. Adesso dobbiamo vivere solo in virtù della partita contro il Foggia”.

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Breda: “Salernitana, ora non puoi sbagliare”

I problemi societari restano. Ma la Salernitana di mister Breda si sta dimostrando più forte di mille vicissitudini. Per restare però in zona playoff serve una prova maiuscola domani in casa contro il Bassano Virtus, vera rivelazione del campionato. Mister Breda lo sa e lo dice apertamente: “C’è concentrazione sulla partita, non cambia niente. All’andata il Bassano ci hanno messo in difficoltà, portando a casa i tre punti. In fondo la classifica parla chiaro e non è un caso se hanno un solo punto in meno di noi. Dobbiamo stare attenti, ma c’è voglia di far punti. Mi aspetto una partita molto difficile. Loro sono molto bravi a chiudersi in difesa e a ripartire in contropiede. Domani, poi, il campo sarà un po’ allentato dalle piogge di questi giorni, ma questo non deve essere un alibi”.

La Salernitana vuole vendicarsi della sconfitta subita nel match di andata, ma soprattutto sfruttare la possibilità del doppio turno casalingo, perché all’Arechi non è facile per nessuno. “Anche nel 2010 – spiega Breda- abbiamo conquistato diversi punti all’Arechi, tanto è vero che abbiamo perso solo con Sorrento e Lumezzane. Quest’anno, per adesso, stiamo facendo molto bene e questo doppio turno casalingo può agevolarci notevolmente”.

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Verona, Mandorlini: “Tranquillo per quanto espresso sul campo”

In casa Hellas continua a rilasciare dichiarazioni solo Andrea Mandorlini, che ha introdotto la sfida con lo Spezia. “Vedremo come muoverci la prossima settimana, l’importante è che parlino i risultati. Siamo pronti per una partita difficile, la squadra sta bene e deve concentrarsi solo sui novanta minuti”. Esordisce così il tecnico ravennate, che dal 1999 al 2002 guidò la formazione ligure: “Sono un ex, consapevole dell’importanza di questa gara per la piazza veronese. Tutti ci tengono particolarmente, credo sia normale. Speriamo di riuscire a mettere qualcosa in più”.

Ceccarelli e compagni hanno già voltato pagina dopo la sconfitta rimediata allo stadio “Moccagatta”: “Le partite si possono perdere in vari modi, il finale ha lasciato un pò di rammarico dopo una buona gara, in cui avremmo meritato tutto tranne il ko”.

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Spezia, D’Adderio: “Dobbiamo trovare la forza per reagire”

Tornato in settimana alla guida dello Spezia, il tecnico Salvo Fulvio D’Adderio, torna in sala stampa, consapevole che l’impegno di domenica al “Bentegodi” non si presenta come una partita semplice, ma deciso a mandare in campo una squadra capace del massimo impegno possibile, nonostante siano diversi i giocatori non al meglio:
“Il momento non è certo dei migliori; questa squadra ha subìto domenica un duro colpo al morale. Mi auguro le cose pian piano cambino e che i ragazzi trovino la forza per reagire presto. Abbiamo qualche giocatore che non ha potuto allenarsi molto durante la settimana, e per questo le mie valutazioni saranno fatte all’ultimo momento, non prima di aver parlato con ognuno di loro; sono certo che mi daranno la loro disponibilità, magari non per l’intera partita. Cesarini? oggi si è allenato con la squadra, ma anche Musetti e Marchini hanno stretto i denti. Sono alternative importanti”.

Un rientro quello del tecnico molisano dopo 6 mesi lontani dalla Liguria e dalle gesta dei bianchi:
“Non ho seguito volutamente la squadra in questi mesi; troppa la sofferenza nel non poter dare il mio contributo alla causa. L’accoglienza del gruppo? è un pò come il primo giorno di scuola con i nuovi allievi attenti a non sbagliare nulla, intenti a studiarti e giudicarti; chi già mi conosceva, e magari non aveva trovato spazio, che mi considera un brutto professore, e chi invece ha fatto bene con me che mi considera un buon professore. Una cosa deve essere chiara: non sono mai prevenuto; giudico le persone per quello che mi dimostrano in campo. Non mi preoccupo del passato, in campo giocatori pronti per la causa, partono tutti alla pari. La situazione di Fiorillo? è un giovane, deve essere sereno per aver dato il massimo; poi sta a noi sostenerlo. In tutti i ruoli saranno fatte le dovute scelte. Se immaginavo questo scenario? nella vita può succedere di tutto; ad esempio non pensavo di essere esonerato, come non immaginavo di poter tornare, almeno da allenatore”.

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Juve Stabia, Braglia: “Avanti con umiltà”

L’ottima posizione in campionato (griglia playoff) e la finale di Coppa Italia di Lega Pro, sono un ottimo bottino stagionale per la Juve Stabia di mister Braglia. “Non mi era mai capitato di disputare una finale di Coppa Italia di Lega Pro – così esordisce il tecnico nel corso dell’appuntamento settimanale con i rappresentanti degli Organi d’informazione – mentre con la Sangiovannese sono giunto solo in semifinale”.

Il tecnico prosegue mettendo il risalto il contributo dato da molti calciatori, nel raggiungere la storica finale, che a gennaio hanno lasciato le vespe. Sono stati bravi Panico, Gomes, Pavoletti, Ubaldi, Gigli che hanno contribuito a regalare questa grande soddisfazione, soprattutto ai Presidenti”.

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Sudtirol, con il Como solo i tre punti

Degli otto match-salvezza che da qui al prossimo 15 maggio attendono l’FC Sudtirol, quello in programma questa domenica, 20 marzo, allo stadio “Druso” (ore 14.30), è certamente uno dei più importanti, trattandosi di una sfida contro una diretta antagonista nella lotta per evitare i playout. 

Ventisettesima giornata, decima del girone di ritorno, del campionato di Prima Divisione Lega Pro: un FC Suedtirol reduce da tre pareggi di fila e voglioso di ritrovare la vittoria che manca dallo scorso 12 dicembre ospita allo stadio Druso un Como che in classifica precede i biancorossi di quattro punti, occupando – in coabitazione con Reggiana e Spezia – quella sestultima posizione che garantisce la permanenza diretta in categoria.

I lariani si presentano a Bolzano in forma smagliante, ovvero in serie utile da sei giornate, grazie a tre vittorie casalinghe e ad altrettanti pareggi esterni. Il match d’andata, disputato il 24 ottobre scorso allo stadio “Sinigaglia”, terminò in parità (0-0). Nel girone di ritorno il Como ha perso una sola partita (in trasferta contro il Pergocrema) sulle nove sin qui disputate, per un totale di 14 punti (5 pareggi e 3 successi) sui 27 a disposizione. In trasferta, inoltre, in 12 gare i lariani hanno incassato appena due sconfitte (altrettante le vittorie e 8 i pareggi).

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Sudtirol, Sebastiani: «Ho sensazioni positive»

“Mai vista la squadra così concentrata e determinata come in questa settimana. Percepisco sensazioni molto positive. Sono convinto che noi la partita contro il Como la vinciamo”. Mister Sebastiani esprime fiducia in vista del match di questa domenica allo stadio “Druso” del Sudtirol.

Un match molto importante per l’FC Suedtirol, giacché il Como è una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. In classifica i lariani precedono i biancorossi di quattro punti, che sono la distanza da colmare per uscire dalla zona playout. Insomma, si tratta di un vero e proprio scontro diretto che la formazione di mister Sebastiani vuole vincere a tutti i costi.

L’allenatore biancorosso torna a disporre di Alessandro Furlan, che ha scontato la giornata di squalifica. In forse, invece, la presenza di Alessandro Campo, che continua ad avvertire un fastidio all’anca, a causa del quale non si è potuto allenare negli ultimi due giorni. Potrebbe tornare disponibile, partendo probabilmente dalla panchina, capitan Hans Rudi Brugger, che è tornato a lavorare a pieno regime con la squadra e che questo pomeriggio ha disputato uno spezzone dell’amichevole in famiglia con la formazione Berretti.

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Barletta, Cari pensa al 5-3-2

Davanti ad un discreto pubblico, la squadra biancorossa ha disputato ieri pomeriggio la consueta partita di metà settimana affrontando il Real Barletta, formazione locale che disputa il campionato di Promozione. … Leggi il resto

Foligno, Giunti: «Ora necessario fare punti»

Dopo la sconfitta di domenica scorsa a Siracusa, il Foligno sta lavorando duro per ritornare subito in pista e mister Giunti si è concesso alle domande dei giornalisti per parlare del match di Siracusa e proiettarsi sulle restanti 8 gare da disputare.

“Quella di Siracusa è stata una sfida in cui gli episodi ci hanno condannato anche se, bisogna ammetterlo, non siamo stati in grado di esprimere il carattere dimostrato nelle ultime settimane. La partita contro i siciliani – ha aggiunto – se è vero che ha confermato la bontà del loro organico e la capacità di non concedere quasi nulla, d’altra parte ci ha visto approcciare non nella maniera giusta. In modo particolare, pur provando ad esprimere gioco su un campo non in perfette condizioni, che ad una squadra dalle nostre caratteristiche penalizza, in una partita in cui qualcuno è rimasto anche piacevolmente sorpreso, devo ammettere che forse si è trattato della prestazione, sul piano mentale, meno positiva della mia gestione. Da allenatore mi assumo le dovute responsabilità ma, come detto alla squadra, ritengo che una sconfitta come questa possa insegnarci qualcosa, far comprendere a tutti e ai giocatori che quanto di buono espresso nel ritorno ha bisogno di esser confermato».

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Gubbio, Torrente: «Ancora non c’è la matematica»

Adesso i punti di vantaggio sono dieci e c’è una giornata in meno da giocare. Ma nonostante questo la strada verso il bellissimo traguardo del Gubbio che tutti sognano è ancora lunghissima e piena di grandi difficoltà. L’unico modo per affrontare al meglio ogni situazione è continuare a lottare, a combattere, a restare umili, concentrati e determinati. A stare insomma con i piedi per terra. Guai a cullarsi sugli allori o a pensare che ormai è fatta. Sarebbe l’inizio della fine. E il calcio, che è una brutta bestia, ci ha insegnato che le cose impossibili e quelle che sembrano fuori da ogni logica possono verificarsi in un battibaleno. Per cui ha ragione il presidente Fioriti quando dice: “Siamo sulla buona strada, stiamo cercando di fare sempre il nostro dovere e di impegnarci con grinta e umiltà. E questo è l’unico modo giusto per continuare nella marcia che potrebbe anche portarci a tagliare un traguardo impensabile alla vigilia e per questo ancora più bello. Ma non voglio sentire fare discorsi strani. Il Gubbio è il Gubbio perché i giocatori sono umili, il tecnico è preparato e grintoso, il direttore tecnico Simoni è la saggezza e l’sperienza fatte persona, il diesse Giammarioli è abile e intelligente, perché la società è vicino alla squadra, perché abbiamo un pubblico meraviglioso, perché tutti nella loro parte danno una mano. Per arrivare alla mèta però non dovranno esserci distrazioni e dovremo continuare tutti a remare dalla stessa parte senza soluzione di continuità”.

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Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

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