Atletico Roma, un po’ di chiarezza sulla questione stadio

L’Atletico Roma nella persona del presidente Mario Ciaccia e dell’a.d. Davide Ciaccia intendono precisare alcuni significativi aspetti della vicenda legata allo stadio Flaminio che non corrispondono alla reale situazione oggettiva che la società capitolina si trova suo malgrado a SUBIRE ed affrontare . E l’AD. Davide Ciaccia è chiaro ed esplicito nelle sue affermazioni.

“Voglio precisare – aggiunge Ciaccia- che ho sempre sostenuto come l’Atletico Roma, rappresenti un terzo polo importante per la nostra città e non c’è mai stata la volontà di abbandonare la Capitale. Ho scelto Roma ed il progetto di costruire una realtà calcistica professionistica importante, anche quando personalmente avevo la possibilità di poter acquisire altri club lontano da Roma e dalla Regione Lazio, e non l’abbiamo fatto perché credevamo in questo progetto. La realtà è assai diversa. Non SI PUO’ più giocare allo Stadio Flaminio, a cominciare dalla finale dei play-off ed in questo il Questore di Roma al momento, è stato chiaro e irremovibile . E’ di ieri infatti, la novità che dopo 71 gare giocate allo stadio Flaminio nelle ultime due stagioni, si è deciso che le condizioni di sicurezza ad oggi,non siano più idonee.!!!! Vorrei anche aggiungere che sempre per la questione del Flaminio, siamo stati penalizzati con un’ammenda anche dalla Lega Pro nella passata stagione, quando è stata presentata la documentazione per ottenere la Licenza di iscrizione al campionato. Peraltro nonostante l’impegno e la disponibilità delle Istituzioni e del CONI alcune procedure burocratiche non permettono in tempi brevi la soluzione del caso, e per questo motivo stiamo valutando alcune ipotesi di impianti, diversi dalla città di Roma e dal Flaminio perché entro il 30 giugno p.v. forse non tutti lo sanno, a prescindere dalla categoria di pertinenza, dobbiamo iscrivere la squadra al campionato con la scelta definitiva e documentata dell’ impianto sportivo idoneo ad accogliere le gare ufficiali .

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Oscar Brevi è il nuovo allenatore della Cremonese

Il Presidente Cav. Giovanni Arvedi ha presentato alla stampa il nuovo allenatore della prima squadra della Cremonese, Oscar Brevi: “Oggi diamo seguito a quanto detto la scorsa settimana durante la prima conferenza stampa della nuova stagione sportiva e presentiamo Oscar Brevi, al quale ho affidato il compito di guidare la prima squadra. Sono molto contento della scelta che abbiamo fatto perché ho conosciuto il Sig. Brevi e mi ha convinto fin da subito che è la persona giusta per noi. Con la sua figura abbiamo completato la squadra di chi dovrà scegliere la rosa dei calciatori e tutti insieme, anche con voi giornalisti e con i tifosi, dovremo fare di tutto per far battere il cuore grigiorosso”.

“Provo entusiasmo, grande voglia e determinazione nell’essere qui a Cremona ed è tutto ciò che non vedo l’ora di poter trasmettere alla squadra”. Inizia con grande enfasi la conferenza di Mister Brevi “La Cremonese è una Società di gente seria e soprattutto onesta. Mi fido molto della prima impressione che provo quando incontro nuove persone e il Presidente e tutti i dirigenti della Cremonese mi hanno fin da subito convinto che questa piazza vale molto di più della Lega Pro e che davvero qui si può lavorare bene”.
Alla domanda su quale squadra vorrebbe allenare il Mister dimostra di avere le idee chiare: “In Lega Pro serve trovare il giusto mix di persone, ma tutte accumunate dalla fame di dimostrare il loro valore e dalla voglia di arrivare. Questo vale per il ragazzo di 20 anni, ma anche per chi ne ha 30 o più, ma che vuole mettere in campo grinta e determinazione”.

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Ravenna, il presidente Fabbri difende squadra e società

“Non sappiamo nulla di partite truccate o di calcio scommesse”. Con queste parole il presidente Gianni Fabbri ha esordito nella conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio di ieri in via Salara, affermando l’estraneità del Ravenna Calcio rispetto ai fatti emersi dall’indagine “Last Bet” condotta dalla squadra mobile di Cremona e che ha portato all’arresto di sedici persone. “Nei sette anni della mia presidenza – ha proseguito il numero uno giallorosso – abbiamo dimostrato la nostra idiosincrasia alle partite aggiustate al punto che una volta misi fuori rosa un nostro tesserato perché avevo il sospetto di comportamenti poco corretti”. Il presidente Fabbri ha confermato la visita di agenti della polizia avvenuta questa mattina nella sua abitazione, sottoposta a perquisizione insieme alla sede della sua azienda: “Hanno controllato i nostri conti senza riscontrare nulla di anomalo. Riteniamo di essere trasparenti e pertanto risponderemo all’autorità giudiziaria ma non nego di essere preoccupato per questa situazione mortificante. Preoccupato per la squadra, che si trova a dover fare i conti con qualcosa che non ha nulla a che vedere il campo, e preoccupato per la Società che viene chiamata in causa per cose di cui non è a conoscenza. Buffone? Non l’ho sentito né visto oggi, per cui non so di cosa sia accusato. Dico solo che in lui abbiamo avuto sempre la massima fiducia e speriamo che dimostri di essersela meritata”.

Alle domande dei cronisti sugli eventuali coinvolgimenti della Società nelle partite del Ravenna finite sotto inchiesta, il presidente Fabbri è stato molto chiaro: “Ad Alessandria siamo andati per vincere e ci è stato negato un rigore. A Verona ricordo che abbiamo perso per un rigore, questa volta inesistente, che ci è stato fischiato contro. Per quanto riguarda la gara con lo Spezia, non ho mai ricevuto una proposta di denaro e comunque in quell’occasione fui io a segnalare al presidente della Lega Pro, Macalli, alcune anomalie nelle scommesse sulla partita, che ci erano state segnalate direttamente da una ricevitoria di Castel San Pietro”.

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Barletta: Cari confermato allenatore. Castagnini è il nuovo Ds

Soli pochi giorni dalla fine del campionato ed ecco già pronto il Barletta che verrà, almeno nei quadri tecnici. Il presidente Roberto Tatò ha illustrato quelle che saranno le linee guida della prossima stagione.
Innanzitutto c’è una “new entry” in società. Walter Tatò, figlio del presidente Roberto, ricoprirà il ruolo di vice-presidente. La carica di direttore sportivo è di Renzo Castagnini, che prende il posto di Marcello Pitino, al quale il “numero uno” della società biancorossa, rivolge un elegante messaggio.
“Il mio -dice Tatò- non è un ringraziamento di circostanza ma sostanziale. Pitino, con noi, ha lavorato benissimo e quando è arrivato la squadra era davvero messa male. Gli auguro le migliori fortune come professionista e come uomo, che, voglio sottolinearlo, è di grandissimo spessore”.

Tatò, poi, si è soffermato sulla scelta di Castagnini. “Renzo -dice Tatò- è da qualche mese al mio fianco ed è stato prezioso per i consigli che mi ha saputo dare. Gli ho affidato il progetto della squadra della prossima stagione, che posso dire senza mezzi termini sarà un progetto importante”.
Parole importanti, il presidente Tatò le ha riservate anche per Marco Cari, confermato insieme al suo “vice” Stefano Furlan. “Tre sono, tra gli altri, gli aspetti che ho apprezzato in Cari. Ha preso una squadra che era sfilacciata ed ha creato un vero gruppo. Ha dato alla stessa una mentalità vincente ed è un uomo che ha fame di calcio. Sono soddisfatto ed ecco spiegato il motivo della sua riconferma”. Confermatissimo anche Mimmo Pistillo che ha svolto un egregio lavoro come Responsabile del Settore Giovanile.

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Bassano, patron Rosso si coccola la sua “creatura”

Stefano Rosso è il Presidente della prima storica apparizione del Bassano in Prima Divisione. Assieme a Stefano Braghin e Osvaldo Jaconi ha guidato il Bassano verso una salvezza che in agosto poteva apparire come una chimera: “Sono veramente tanto contento per il raggiungimento del nostro obiettivo, cercato e voluto facendo tanti sacrifici. L’annata si potrebbe dividere in tre fasi. La prima, quella dello scotto del salto di categoria, con qualche difficoltà di ambientamento. La seconda è quella del cambio di mentalità avvenuto dopo la trasferta di Bolzano e che ha portato i risultati più importanti. La terza è legata alla fase finale, dove la stanchezza per le energie profuse non ci ha impedito di fare i punti necessari per il nostro traguardo.”

Qual è secondo il Presidente la foto della stagione?:”Senza dubbio il Mercante colmo di tifo nel derby col Verona, è stata una grande emozione. Quel giorno poi io ero in panchina, è stato incredibile. Poi la vittoria di Reggio Emilia.”

E il momento in cui ha capito che il Bassano ce l’avrebbe fatta?” La partita col Monza, con la doppietta di Porchia. In quell’occasione ho capito che avevamo testa e cuore e che la strada era quella giusta”

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Zeman e un contratto già pronto a Foggia

Criptico, come sempre. Ombroso, come spesso gli capita. E, dunque, anche poco prolisso: “Il mio futuro lo saprete dopo Cosenza”. Lui è Zdenek Zeman, anti personaggio (anti Mourinho, verrebbe da dire oggi) per eccellenza. Qui parla della sua permanenza sulla panchina del Foggia: “Ho sempre annunciato il mio futuro al termine di una stagione calcistica e lo farò anche questa volta”, spiega l´allenatore di Praga in queste brevi dichiarazioni rilasciate al “Mattino di Foggia”.

Patron Pasquale Casillo già gli avrebbe confermato la sua piena volontà di continuare con il tecnico boemo: già quest’anno la società ha gettato le basi per qualcosa di importante, il prossimo anno l’obiettivo è ripartire per conquistare la serie B.

Per Zeman si era parlato di un interesse da parte della Roma del neo presidente Di Benedetto ma il progetto, stando ad alcune voci provenienti da Roma, prevederebbe solo lo sviluppo del settore giovanile. La sfida di Foggia, paradossalmente, sembra essere più avvincente.

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Barletta, patron Sfrecola e i mille “grazie”

Il Presidente Onorario della S.S. Barletta Calcio, Francesco Sfrecola ha scritto una lettera aperta rivolta ai tifosi biancorossi e a tutti coloro che, quest’anno e nelle stagioni scorse, dall’interno della Società hanno permesso al Club di raggiungere l’attuale posizione di rilievo nel calcio nazionale dopo tanti anni di oblio. Ecco di seguito il suo coinvolgente “grazie”:

  • Carissimi tifosi e amici barlettani,

ora che abbiamo raggiunto la sofferta, agognata e meritata salvezza, addirittura con un turno di anticipo, sento il bisogno di scrivervi per esternare i miei ringraziamenti a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono stati protagonisti di questo piccolo “miracolo sportivo” neppure ipotizzabile appena qualche mese fa.

  • – GRAZIE a Lello Sciannimanico, tecnico umile e competente molto affezionato al Barletta, per tutto quello che ha fatto nella scorsa indimenticabile stagione, senza la quale non vi sarebbe stato il ripescaggio estivo, e anche durante la sfortunata parentesi di quest’anno;
  • – GRAZIE a Beppe Geria, una persona unica nello “strano” mondo del calcio, serio, competente e appassionato come pochi, affezionatissimo ai colori biancorossi (mi telefona ogni domenica per informarsi dettagliatamente sulla nostra partita) e al quale mi lega e mi legherà sempre uno speciale e indissolubile rapporto di stima e di amicizia;
  • – GRAZIE a Marcello Pitino, per tutto ciò che ha dimostrato con i fatti concreti e con la serietà del lavoro, zittendo clamorosamente tutti coloro che lo avevano sbeffeggiato e insultato al suo arrivo a Barletta;
  • – GRAZIE a Marco Cari e a Stefano Furlan, che hanno immediatamente conquistato tutti per la loro preparazione e competenza tecnica, per la signorilità, per la simpatia e per la tranquillità che hanno saputo trasmettere ai giocatori, alla società e alla tifoseria;
  • – GRAZIE a Maurizio Nanula e a Nicola Dibitonto, professionisti seri, umili, tenaci, bravi, irreprensibili e, soprattutto, biancorossi d.o.c., con i quali è davvero impossibile non andare d’accordo;

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Caso Dicuonzo, parla patron Manniello

“Intendiamo protestare contro la squalifica, di sei giornate, comminata al nostro tesserato Stefano Dicuonzo – così esordisce il Presidente della Juve Stabia Franco Manniello – ed in particolare sottolineare che non è assolutamente vero ciò che è stato riportato nel referto arbitrale ovvero che il calciatore avrebbe dato uno schiaffo sul fianco del direttore di gara”. Le immagini televisive non possono che confermare la tesi della società: ”Mi dispiace che ci sia stato un accanimento gratuito nei confronti di un ragazzo di 25 anni che, probabilmente, inciderà sulla sua carriera. Esaminando gli episodi della gara Foggia-Gela, nel corso della quale ci fu una vera e propria rissa e soprattutto il gesto di Cassano che fece il gesto delle due dita all’arbitro e lo insultò pesantemente minacciandolo di violenza fisica, mi sento di poter affermare, con estrema tranquillità, che Dicuonzo non ha fatto nulla che possa giustificare una sanzione così pesante”. Il Presidente con l’occasione suggerisce: “Ritengo che sia opportuno valutare l’introduzione della prova-tv anche nella nostra categoria”.

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Pergocrema, Bucci: “La vittoria nel derby la più grande soddisfazione vissuta”

Manolo Bucci, presidente del Pergocrema, ha mostrato tutta la sua felicità dopo la vittoria nel derby contro la Cremonese di domenica scorsa. Queste le sue parole:

“Posso dire con sincerità che è la più grande soddisfazione sportiva che io abbia mai vissuto.  Ho sempre desiderato di vedere il Voltini con gli spalti gremiti, e dopo tante iniziative che non hanno portato  i risultati sperati, oggi è stata un’emozione in più vedere lo stadio riempito dai tifosi gialloblù. Sin da prima che iniziasse la partita i tifosi hanno cominciato a sostenere la squadra: sono stati fantastici e si meritano questa vittoria. Una vittoria che mancava da quarant’anni,una gioia particolare averla conquistata. Ho sempre cercato di dare il massimo e lavorare con serietà e onestà e alla fine ciò paga sempre. Abbiamo una missione da portare a termine, mancano ancora 180 minuti, il nostro obiettivo è lontano, ma non irraggiungibile. Vogliamo arrivare nella posizione più alta che riusciremo a raggiungere in classifica, senza fare altri calcoli. Nel calcio tutto è possibile, siamo a quattro punti dalla zona salvezza. Già domenica abbiamo lo scontro diretto con il Ravenna, per poi concludere con un Verona veramente in forma in casa”.

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