La capolista Ternana viola Avellino e vola

AVELLINO – TERNANA 1-3

  • Avellino: (4-4-2) : Fumagalli; Zammuto (1’s.t Correa), Porcaro, Cardinale, Stigliano; Zappacosta (21′ Ricci), Malaccari, D’Angelo, Millesi; Lasagna (16’s.t. De Angelis), Thiam . A disp: Fortunato, Labriola, Falzerano, Zigoni.
    Allenatore : Giovanni Bucaro.
  • Ternana: (3-4-3): Ambrosi; Fazio, Pisacane, Ferraro; Dianda, Miglietta, Carcuro, Gotti; Nolè, Litteri (21’s.t. Docente), Sinigaglia (10’s.t. Cejas). A disp : Virgili , Camillini , Cejas, Fusciello Lacheheb.
    Allenatore : Domenico Toscano.
  • Marcatori: 5’p.t Fazio (T), 25’p.t. Millesi (A), 36′ Sinigaglia (T), 6’s.t. Nolè (T).
  • Arbitro: Davide Penno di Nichelino (Di Salvo, De Troia).

Le bocche di fuoco della Ternana, da Sinigaglia a Nolè, non lasciano scampo all’Avellino. Terza vittoria consecutiva per la squadra di Toscano, che dopo aver sbancato Taranto e dopo la vittoria casalinga contro il Pisa, si impone per 3-1 anche ad Avellino.

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Avellino – Ternana diretta web 1-3

Prima Divisione A nona giornata
Stadio Partenio lombardi, Avelino

Avellino – Ternana 1-3
Rete: 6′ Fazio (T), 25′ Millesi (A), 37′ Sinigaglia (T), 7′ st Nolè (T)

I DANNEGGIAMENTI ALLA VETTURA DI BUCARO

ULTIMISSIME DAI CAMPI

Il banco di prova del Partenio – che in questa stagione ha già consacrato Tritium e Carpi – per una Ternana capolista dopo la vittoria ssul Taranto nello scontro diretto. I biancoverdi di Giovanni Bucaro e dell’esploso Thiam – due reti nelle utime due gare – sembra essere un avversario tale da attribuire agli umbri – folto il numero dei sostenitori al seguito –  ultreriore convinzione. Gli irpini, infatti, hanno mostrato di potersela giocare con chiunque e di saper capitombolare laddove – Vercelli, soprattutto Vercelli – ce lo si aspettava meno. A Nolé, Litteri e Lacheheb, Toscano affida le chiavi del reparto avanzato mentre preoccupa in maniera maggiore l’equilibrio di una difesa che deve contemporaneamente rinunciare a Bernardi, De Giosa e Stendardo.

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Avellino, Zammuto e De Angelis? Ternana, gran tifo al seguito

A poche ore dal match del Partenio Lombardi, l’Avellino0 sogna la grande impresa contro la capolista Ternana, che sta convincendo sempre di più i tifosi: nel corso dell’ultimo match contro il Pisa, i rossoverdi al Tenni erano oltre 5 mila.

L’Avellino che non conosce mezze misure è una squadra in cerca di identità: gli irpini sono capaci al contempo di perdere in casa contro la Tritium, farsi travolgere dalla furia della Pro Vercelli per poi battere il Carpi e pareggiare a Monza. Insomma, il duble face biancoverde quale dei due risvolti proporrà?

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Zammuto: Juve, Piacenza, Avellino. “E’ un onore”

Giovane di belle speranze, si dice così soprattutto per coloro che – in un modo o nell’altro – si devono ancora fare.

Il ragazzo in questione è Pietro Zammuto, 25 anni, ingaggiato nella giornata di ogggi dall’Avellino che aveva necessità di completare un reparto – quello di retroguardia – che ancora non ha convinto. 80 presenze e 4 gol nelle ultime quattro annate al Picenza: classe 1986, torinese di nascita e juventino di ormazione calcistica, Zammuto approdò in Emilia Romagna nel 2006, quando i biancorossi ne prelevarono il caretllino (prima una metà poi l’altra) dalla Sambenedettese.

Numero 22 sulle spalle, 1.80 di altezza, è un centrale che calcia di destro ed era svincolato. Si presenta ai nuovi tifosi e alla società con parole di stima e riconoscenza:

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VIDEO Monza – Avellino 1-1: gli irpini in trasferta

E’ uno scorcio, ma è già rappresentativo. Lo stadio Brianteo somiglia ai tanti impianti dislocati su scala nazionale che, in occasione delle trasferte dell’Avellino, viene preso di mira dalla tifoseria irpina sparpagliata in tutta Italia.

Ovvero, la prassi – e neppure Monza è sfuggita alla regola di sempre – è che quando i biancoverdi si muovono in direzione nord della penisola, i residenti del settentrione con radici ancorate “sempre e per sempre” tra i colli che si adagiano a due passi da Montevergine si muovono in massa.

Tra le squadre di Prima Divisione, in poche hanno il privilegio – ad esempio – di sapere che un gruppo di sostenitori fedelissimi si muove ogni domenica dalla Svizzera pur di guardare da vicino le prestazioni del Lupo.

Nello specifico, lo scorcio di pochi secondio è indicativo della situazione registrata ieri nel corso della sfida di Brianza: decine e decine di tifosi dell’Avellino hanno dato man forte alla squadra che, sul campo, ha ottenuto il primo pareggio della stagione andando con Thiam – seconda rete dell’anno, appena dopo quella decisiva contro il Carpi nella sfida dello scorso mercoledi al Partenio Lombardi – a replicare al momentaneo vantaggio locale.

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Monza e Avellino non si fanno male

MONZA – AVELLINO 1-1

  • Monza: (5-3-2): Castelli; Uggè, Catanneo, Cusaro, Fiuzzi, Campinoti;Iacopino (23’st De Matta), Romano, Velardi; Colacone (36’st Ferrario),Kyeremateng (13’st Nappello). A disp. Mercandalli, Anghileri, Valagussa,Chemali. All. Motta
    Avellino: (4-4-2): Fumagalli; Labriola (16’st Zappacosta), Porcaro,Cardinale, Stigliano; Herrera (46’st Falzerano), Malaccari, D’Angelo, Millesi;Zigoni (25’st Correa), Thiam. A disp. Fortunato, Calvarese, Ricci, Lasagna.All. Bucaro
    Arbitro: La Penna di Roma
    Guardalinee: Orsini e Lo Bozzo
    MARCATORI: 15’st Iacopino (M), 19’st Thiam (A)

 

Quarto pareggio consecutivo per i biancorossi che anche questa volta passano per primi in vantaggio ma non riescono a mantenerlo. Dopo un primo tempo avaro di emozioni Capitan Iacopino al quarto d’ora della ripresa realizza il suo 40° gol in Biancorosso inzuccando un bel cross di Campinoti.

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Monza – Avellino diretta web 1-1

La Brianza tra Villa Reale e il suo Brianteo, dove il Monza – vattelapesca perché – pare non aver trovato collocazione congeniale. Lo dicono le sette giornate che hanno preceduto la sfida imminente contro l’Avellino.

Locali incapaci di vincere tra le mura amiche dove – oltre alle due sconfitte consecutive inanellate nei primi due turni casalinghi – sono solo riusciti ad assemblare un paio di pareggi. Potrebbe essere la riflessione attuata da Giovanni Bucaro in ottica partita: provare a mangire allo stesso banchetto presso il quale altri, prima degli irpini, hanno banchettato.

Del resto, i biancoverdi sono reduci da una prestazione incoraggiante – quella interna contro il Carpi – con tanto di rete all’attivo di Thiam, uno su cui il tecnico degli irpini ha fatto caèpire di voler puntare mentre il Monza non è andato oltre l’1-1 nella sfida interna contro la Tritium.

Ciò, aggiunto all’osservazione per cui gli ospiti non hanno ancora mai pareggiato – e in trasferta viaggiano con un ruolino di marcia che dice: due sconfitte, un successo – lascia preesagire che quella odierna sia una gara aperta a ogni risultato.

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Monza, Nappello dal 1′; Avellino, Malaccari per Correa

In Brianza per mostrare che l’Avellino è quello visto contro il Carpi. Lo stesso, vittorioso, di Pisa. Non certo la squadra blanda e remissiva che ha lasciato alla Tritium fare la partita al Partenio Lombardi nè l’altro, drammaticamente fragile, di Vercelli.

Di contro, il Monza reduce da tre pareggi consecutivi pare voglioso di insaccare tre punti e bottino pieno. Nessun problema particolare per le due formazioni che possono contare su organici quasi al completo (messo leggermente peggio il Monza).

Padroni di casa: Motta è nella condizione di scegliere gli uomini da schierare e sembra intenzionato a optare per un mini turn over che non scalfisca il 5-3-2 del periodo più recente. Velardi e Nappello saranno schierati dal fischio di inizio, dubbio in attacco: chi tra Kyeremateng, che si annuncia davvero in palla, e Ferrario?

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Avellino – Carpi diretta web 1-0

Settima giornata Prima Divisione A
Stadio Partenio Lombardi, Avellino

Avellino-Carpi 1-0
Rete: 10′ Thiam

  • Il tempo di uno starnuto e quel che sembrava oro – la vittoria in casa contro il Foligno, quella esterna contro il Pisa – si è trasformato in tuttt’altro. I sei punti in sei giornate raccontano di un Avellino che non sa più vincere. Quattro sconfittte in tutto, due consecutive e nemmeno un pareggio.
  • Giovanni Bucaro rischia di compromettere la propria posizione se solo non dovesse riuscire a superare un Carpi in grado di giocare alla grande o da schifo. Stadio stavolta non pieno, semmai il contrario. Ci si attende vicinanza da parte del pubblico locale sebbene in settimana ci si sia scontrati più volte col tifo caldo che pretende impegno.

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Avellino, tridente con De Angelis? Carpi, Maddaloni rischia la panchina

Adesso occorre riprendere la situazione in mano prima che gli eventi degenerino: Avellino in crisi di gioco e identità, squadra sfilacciata e priva dell’esperienza necessaria per gestire e affrontare le fasi più delicate della partita.

Dal magro bottino fin qui raggranellato dagli irpini – due vittorie e quattro sconfitte, le ultime due delle quali consecutive – si evince che la sfida serale contro il Carpi rischia di essere un crocevia fondamentale per evtare di finire aggrovigliata in una zona retrocessione che è lì.

A due passi. Riscattare la batosta di Vercelli è ciò che chiedono i tifosi irpini ma gli emiliani – dal canto loro – non possono permettersi ulteriori passi falsi, pena uno sfilacciamento sempre più evidente dalle prime posizioni di classifica.

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VIDEO Pro Vercelli – Avellino 4-1: tutta la gioia di Braghin

Maurizio Braghin. Chissà cosa si dice, in occasioni come queste, alla fine della gara, quando i giocatori si rivedono negli spogliatoi. Nella circostanza, il Pro Vercelli aveva appena finito di sbranare i Lupi dell’Avellino (lupi per agnelli, verrebbe da dire) in seguito a una prestazione che definire impeccabile sarebbe quasi eufemistico.

Eppure, è così: se nella prima parte di gara i padroni di casa hanno prima faticato per sbloccare il risultato e poi si sono messi di buzzo buono per vanificare il pareggio di Lasagna (non fosse per il gol, anche lui malissimo come il resto della ciurma irpina), la ripresa è stata da manuale del calcio.

Piemontesi sugli allori e capaci di beneficiare di una carica di adrenalina pazzesca: alcune vittorie sono più importanti di altre perchè ti danno consapevolezza dei mezzi a disposizione. Accade quando riesci a battere una delle favorite per la promozione oppure quando – ed è questo il caso – ti si presenta di fronte una squadra di mezza classifica e la fai a brandelli.

Di là: essere Giovanni Bucaro, da ieri sera, ci piacerebbe molto poco.

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