Juve Stabia prima finalista di Coppa Italia

PISA – JUVE STABIA 1-1

  • Reti: 27´ pt Obodo (P), 4´ st Corona (JS)
  • Pisa (4-4-2): Lanni, Ton, Bizzotto, Stendardo, Sereni, Audel, Amoroso (10´ st Guidone), Obodo, De Oliveira, Fanucchi, Forte (10´ st Ilari). A disp.: Adornato, Calori, Reccolani, Bartalini, Favasuli. All.Pagliari.
  • Juve Stabia (3-4-3): Fumagalli, Fabbro, Maury, Scognamiglio, Dicuonzo, Davì (30´ st Marano), Mezavilla, Pezzella, Tarantino (12´ st Valtulina), Corona, Mbakogu (16´ st Raimondi). A disp.: Vono, Pitarresi, Danucci, Rizza. All. Braglia
  • Arbitro: De Faveri di San Donà di Piave.

Espulsi: Maury al 33´ st, Fabbro al 41´ st

  • Ammoniti: Davì, Mbakogu, Sereni, Maury
  • Angoli: 8-3

E’ durato poco più di un tempo il sogno del Pisa di acciuffare in rimonta la finale della Coppa Italia-Lega Pro. I ragazzi di mister Pagliari, usciti tra gli applausi del pubblico dell’Arena, hanno impegnato severamente la Juve Stabia sospinta al turno successivo dalla giocata del suo uomo immagine Giorgio Corona. Un gol quello segnato dopo 60 secondi dall’inizio della ripresa, che ha praticamente spento le speranze di un Pisa che nei primi 45 minuti aveva trovato meritatamente il gol con Obodo e aveva messo in mostra una ottima organizzazione di gioco. Da segnalare anche il ritorno in campo di Christian Amoroso, per l’occasione con la fascia di capitano e sempre nel vivo del gioco. Bravo anche il giovane classe ’93 Francesco Forte che ha lottato su ogni pallone contro una delle migliori difese della categoria.

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Prima Divisione, 21 squalificati

Pasquale Marino ha squalificato 21 giocatori in I/a Divisione e 33 in II/a.

In I/a Divisione sono stati squalificati per due gare Bencivenga (Lumezzane), Gambadori (Monza), Accursi (Salernitana), Colombo (Spezia) e per un turno Cremonesi (Cremonese), Terra (Sorrento), D’Antoni (Ternana), Angeletti (Atletico Roma), Coda (Cremonese), Coletti e Paolucci (Andria Batt.), Padella (Atletico Roma), Matteini (Cosenza), Stefani (Cremonese), Scaglia (Verona), Profeta (Pergocrema), Rossi (Spal), Sabatino (Taranto), Bizzarri e Imburgia (Ternana), Ferraro (Lanciano).

Ammonizione con diffida per Bufalino (Siracusa), Miglietta (Atletico Roma), Signorini (Benevento), Sciaudone (Foligno), Cazzola (Juve Stabia), Calliari (Lumezzane), Colombo e Padoin (Spezia), Cammaroto, Croce e Servili (Alessandria), Beccia (Bassano), Thackray (Cosenza), Romagnoli (Foggia), Martin (Fussballclub Sudtirol), Raggio (Gubbio), Crocetti (Lucchese), Zanardini (Lumezzane), Mosciaro (Pisa), Oliveira (Salernitana), Giordano (Siracusa).

Tra i dirigenti inibizione fino al 12 aprile 2011 per Fusiello (Andria Batt.), fino al 29 marzo per Lippi (Viareggio) e Lancetti (Reggiana).

Tra gli allenatori squalifica per due gare per Scienza (Viareggio) e per una gara per Capuano (Paganese).

Ammende a società: Salernitana e Taranto 2000 euro, Andria Batt. 1500, Pisa 1000, Foggia 700.

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Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

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Spezia, esonerato Pane. Torna D’Adderio

Ieri la notizia: Alessandro Pane non è più l’allenatore dello Spezia. Fatale la sconfitta di domenica scorsa in casa contro la Cremonese. Poi, nella tarda mattinata di oggi, presso la sala conferenze dello stadio “Alberto Picco”, il Presidente Gabriele Volpi, insieme al Vice-Presidente Andrea Corradino ed al Coordinatore Generale Giuseppe Spalenza, hanno spiegato agli organi di stampa ed ai tifosi presenti, le motivazioni alla base delle importanti novità assunte in seno alla Società, tra cui il ritorno alla guida tecnica della Prima Squadra, di mister Salvo Fulvio D’Adderio:

“Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro la Cremonese, abbiamo deciso di rivedere alcune posizioni in seno alla Società. Era una partita da vincere, che ci avrebbe permesso di rimanere attaccati al treno play-off; la sconfitta ha poi determinato le decisioni comunicate nella giornata di ieri, scelte non piacevoli, ma obbligate, perchè nel calcio parlano i risultati. Alla guida della Prima Squadra è stato richiamato mister D’Adderio che si è subito reso disponibile e questo dimostra un grande attaccamento. E’ una persona seria e crediamo abbia le qualità per poter cambiare la situazione; lo riaccogliamo con piacere e lo sosteniamo con la massima fiducia. Sono convinto che le nostre speranze non siano del tutto tramontate”.

Ed il Presidente indica chiaramente la strada da seguire: “Deve essere chiaro che solo chi darà il massimo potrà continuare con noi; per rimanere allo Spezia bisogna meritarlo. Questa è una piazza che merita almeno la Serie B; c’è bisogno che tutti diano il massimo per l’obiettivo comune; poi a fine stagione saranno fatte le dovute valutazioni. La priorità deve essere l’armonia tra le diverse componenti”. 

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Pavia, esonerato Andrissi. Arriva Carbone

Benny Carbone, attuale mister della “Berretti”, è il nuovo allenatore del Pavia. La Società ha deciso di affidargli la guida della prima squadra a partire dall’allenamento odierno. L’A.C. Pavia rigrazia mister Gianluca Andrissi per il lavoro svolto con grande impegno, umanità e professionalità.

  • Carriera da calciatore (fonte: Wikipedia) – Carbone inizia la sua attività al Torino, dopo aver vinto un provino con la maglia della A.S. Scillese, compagine dilettantistica di Scilla, città limitrofa alla natia Bagnara. Nella stagione 1988/89 disputa con la maglia del Toro in Serie A tre partite senza però mai segnare, esordendo nella massima serie il 15 gennaio 1989 contro il Pisa. In quella stagione il Torino retrocede in Serie B e la stagione successiva gioca 5 partite tra i cadetti, senza realizzare alcuna rete. Dopo questa annata viene mandato in prestito alla Reggina, sempre in Serie B, dove trova più spazio e gioca 31 partite segnando 5 gol.

Nella stagione 1991/92 nuovo trasferimento, sempre in cadetteria, stavolta alla Casertana (31 incontri con 4 gol realizzati). Nella stagione successiva passa all’Ascoli con cui disputa 28 partite segnando 6 gol.

Il ritorno al Torino avviene nella stagione 1993/94. Nel torneo di serie A gioca 28 partite segnando 3 gol e regalando numerosi assist ai compagni, catturando l’attenzione delle grandi squadre. Nell’estate 1994 si scatena un’asta per l’acquisizione del suo cartellino, che vede vincitrice la Roma costretta, pochi giorni dopo, a cederlo al Napoli nell’ambito dell’affare che porta in giallorosso Daniel Fonseca. A Napoli gioca 29 partite e segna 4 gol in campionato, più 5 partite e 3 gol in Coppa UEFA. Indossando senza remore la maglia numero 10 azzurra, dopo due mostri sacri come Diego Armando Maradona e Gianfranco Zola, si conquista l’ammirazione dei tifosi partenopei, che vedono in lui il degno erede della tradizione dei numeri 10 napoletani.

Ormai indiscusso idolo, nell’estate 1995, dopo solo una stagione all’ombra del Vesuvio viene ceduto all’Inter a causa dei gravi problemi economici della società azzurra. A Milano non riesce pienamente a mostrare le sue grandi doti di fantasista, gioca 31 partite segnando solo 2 gol. Finito in panchina nella stagione successiva (1996/97) per incomprensioni con l’allenatore Roy Hodgson, resta in nero-azzurro fino ad ottobre per poi essere ceduto agli inglesi dello Sheffield Wednesday, squadra militante in Premier League, dove gioca 25 partite segnando 6 gol.

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Spal, Bedin: “Col Sorrento una grande prova”

Finalmente la Spal è tornata ad aggiungere un punto alla propria classifica, ottenendo un pareggio frutto di una prestazione di grande generosità, contro la seconda della classe Sorrento. A parlare nel dopo gara, Maurizio Bedin, vero gladiatore di giornata, e Milan Bortel, granitico in difesa a sostituire lo squalificato Zamboni.

«Oggi ritengo che sia giusto fare i complimenti a chi si è fatto trovare pronto a sostituire chi non poteva essere in campo – commenta Bedin –. La mia prestazione? Sì, sono contento. Attraverso un buon periodo di forma, anche se devo ancora lavorare tanto per migliorare nella gestione del pallone. Se ho fatto una buona prova è comunque merito anche di tutta la squadra. Eravamo ben massi in campo, e quando ci sono le giuste distanze tra i reparti e tutti svolgono con attenzione i propri compiti, diventa più facile recuperare il pallone. Poi, volendo andare nei particolari, queste sono proprio le mie caratteristiche».

La nuova disposizione tattica sta giovando alla Spal?

«Direi che si possono trarre annotazioni positive, ma il discorso va oltre. Più che di posizioni è una questione di mentalità. Quando in campo ci aiutiamo tutti come è accaduto oggi, i risultati di solito arrivano».

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Bassano, tutti contenti nonostante il pareggio

Il punto conquistato domenica al Mercante è un punto pesante per il Bassano, perchè consente ai giallorossi di aumentare il distacco dalla zona playout con una partita in meno da giocare. La partita si annunciava difficile per il Bassano e così è stato, ma i giocatori hanno dato tutto ed il punto può forse andare stretto. Jaconi sottolinea la grande prova di carattere dei suoi ragazzi: “Si sono battuti come leoni, dando tutto sul campo. Niada ne è l’emblema: aveva avuto dei problemi in quest’ultimo periodo ma li ha superati ed ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo avuto due grosse occasioni, con Beccia e La Grotteria, ma al di la di questo,non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo, i ragazzi sono encomiabili. Chi ha giocato ha veramente dato tutto. Ora non dobbiamo fantasticare, sappiamo qual’è il nostro compito e lotteremo fino alla fine per ottenerlo”.

Molto soddisfatto il Direttore Generale Braghin al termine della gara:

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Spezia, Pane non si dà pace per la sconfitta con la Cremonese

Mister Alessandro Pane visibilmente deluso al termine della sfida contro la Cremonese, sfida che lo Spezia, in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, sembravaSpeza,  aver chiuso già nella prima frazione di gioco, ed invece un rigore ed una magia di Coda allo scadere hanno ribaltato il risultato:
“Commentare tatticamente una partita come quella di domenica non mi sembra davvero possibile; con il campo in quelle condizioni non c’era altro da fare che lanciare lungo e poi dare la caccia alle seconde palle. Su questo campo l’uomo in più non è un fattore discriminante, vale meno che in altre situazioni, ma in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, la partita era chiusa, non c’era più storia. A rimetterla in discussione siamo stati noi a seguito di episodi negativi che noi abbiamo provocato; abbiamo commesso ingenuità che sono state pagate a carissimo prezzo. La vittoria era davvero importante, per tutto, e sembrava cosa fatta. Poi da una palla che sta andando fuori prendi il gol che rimette tutto in discussione”.

Mister Pane poi si ferma a parlare e discutere dei singoli episodi che hanno deciso il match, difendendo apertamente i suoi ragazzi.

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Pisa, un derby da cineteca

PISA – LUCCHESE               2-0

  • Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari(18 2 Fanucchi), Passiglia (45 2st. Sereni), Reccolani, Favasuli, Guidone, Carparelli (30 2st. Mosciaro).  A disp.: Lanni, Stendardo, Amoroso, Ferreira de Oliveira, Mosciaro. All.: Pagliari
  • Lucchese(4-3-1-2): Pennesi; Baldanzeddu, Bova, Bertoli, Pezzi;  Pani, Carloto, Piccinni (24 2st. Hemmy); Grassi (30 2st. Galli); Taddeucci, Crocetti. A disp.: Pardini,Bartoccini, Del Nero, Ettorre, Marchetti. All.: Indiani
  • Arbitro: sig. Coccia di San Benedetto del Tronto
  • Marcatori: 35′ Ilari, 27′ st Fanucchi
  • Ammoniti: Crocetti (L), Reccolani e Mosciaro (P)

Il derby perfetto. Con un gol per tempo il Pisa si aggiudica l’edizione 2011 del derby del Foro e, grazie al secondo successo consecutivo, inizia a ritrovare posizioni confortanti nell’ottica di una corsa verso la salvezza ancora tutta da vivere.

I nerazzurri di mister Dino Pagliari hanno saputo capitalizzare al meglio la sosta di campionato: perfetta infatti la preparazione della gara e ottimale la gestione dei novanta minuti durante i quali il Pisa ha sempre tenuto il mano il pallino del gioco meritandosi il successo finale.

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Foggia, vittoria che sa di playoff

ANDRIA-FOGGIA 0-1

  • A.S. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Fazio, Di Bari, Ceppitelli, Di Simone (71´ Berretti); Statella, Coletti, Paolucci, Doumbia (67´ Carretta); Del Core, Caturano (56´ Cozzolino). A disp. Palazzi, Sibilano, Pierotti, Anaclerio. All. Aldo Papagni
  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Kone, Romagnoli, Torta, Regini; Burrai, Salamon, Laribi (73´ Palermo); Farias (68´ Agodirin), Sau (Agostinone), Insigne. A disp. Ivanov, Tomi, Caccetta, Varga. All. Zdenek Zeman
  • ARBITRO: Marco Viti di Campobasso (Fiorito – Suriano)
  • MARCATORI: 43´ Insigne
  • AMMONITI: Romagnoli, Palermo (F); Paolucci, Coletti, Del Core (A).
  • NOTE: Giornata piovosa, terreno pesante. Angoli 6-1. Recupero 1´ pt; 5´ st.

La pausa fa bene al Foggia che si lascia alle spalle le polemiche della gara contro il Gela e si prende tre punti pesantissimi in quel di Andria, dove un gol di Insigne decide il derby della 26° giornata di Prima Divisione gir. B.

Zeman ritrova Regini e Burrai e schiera Torta accanto a Romagnoli; Papagni, invece, ha solo l´imbarazzo della scelta.

I rossoneri partono bene e Salamon manca subito una buona occasione di testa, mentre al 7´ Laribi viene anticipato di un soffio su un assist sotto-porta di Farias. L´Andria sta a guardare e così sono ancora i satanelli a far tremare Spadavecchia: Kone sembra Kakà in mezzo agli avversari, dribbling e assist per Laribi che in spaccata centra il palo con la deviazione decisiva del portiere andriese. La pericolosità dei padroni di casa sta tutta in un tiro dalla distanza di Statella ma non bastano per togliere gli sbadigli a Santarelli. Anzi, al 43´ il Foggia va in gol: schema perfetto su punizione, Burrai pesca al centro dell´area di rigore Insigne che controlla, batte Spadavecchia e permette ai circa 300 tifosi rossoneri possono gioire con lui, che festeggia con Agodirin davanti alla panchina del Foggia.

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Juve Stabia fermata a Gela

GELA – JUVE STABIA                      0-0

  • Gela (4-4-2): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Aliperta; Cunzi (43’ st Saani), Zaminga, Giardina, Bigazzi; Docente, Carbonaro (29’st Rabbeni). A disposizione: Maraglino, Crivello, Cossentino, Piano, Avantaggiato. All. Alfonso Ammirata.
  • Juve Stabia (3-5-2): Colombi; Fabbro, Molinari (44’1t Maury), Scognamiglio; Dicuonzo, Cazzola (9’st Mbakogu), Mezavilla, Danucci, Dianda; Corona, Albadoro (16’st Raimondi).A disposizione: Vono, Pezzella, Tarantino, Marano. All.Piero Braglia.
  • Arbitro: signor Federico La Penna di Roma 1.Assistenti: Gianluca Maspero di Como e Paolo Pulcini di Bergamo.
  • Ammoniti: 9’st Cazzola (JS); 45’st Saani (GE).
  • Note: Giornata di pioggia ( temperatura 13° gradi ) terreno allentato. Osservato un minuto di raccoglimento nel ricordo del militare italiano perito in Afghanistan. Prima del match è stato intonato l’inno nazionale italiano. Circa 50 i tifosi a seguito delle vespe. Calci d’angolo : 4-7. Recupero : 3’1t, 3’2t.

Gela. Match valevole per la nona giornata di ritorno con le vespe impegnate allo Stadio “Vincenzo Presti” di Gela contro la locale compagine, guidata da mister Ammirata. Dopo una lunga fase di studio, la prima azione degna di cronaca si registra al 25’ quando il Gela con Carbonaro, servito da Aliperta, lascia partire un tiro ma Colombi è attento e blocca in facile presa. Al 44’ la Juve Stabia sostituisce l’infortunato Molinari con Maury. Solo nella fase finale del primo tempo, il Gela esercita una leggera supremazia territoriale. Dopo 3’ minuti di recupero il signor La Penna manda le due squadre negli spogliatoi sotto una pioggia battente.

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