Spezia, prima vittoria esterna (a Ravenna) della stagione

RAVENNA – SPEZIA            0-1

  • RAVENNA (4-4-2 ) Rossi (40’ pt Pellegrino); Carnesalini; Tagliani, Fasano, Sabato; Rossetti (25’ st Gerbino Polo), Fonjock (13’ st Cazzola), Sciaccaluga, Maggiolini; V. Chianese, Rosso. A disp. Corbelli, Rosini, Guitto, Lapadula. All. Rossi.
  • SPEZIA ( 4-3-2-1) Conti; Bianchi, Fissore, Comazzi, Marchini; Padoin, Buzzegoli, Herzan; Casoli (28’ st E. Chianese), Basso (39’ st Boldrini); Musetti (42’ st Cesarini). A disp. Fiorillo, Buscaroli, Musto, Ferrarese. All. D’Adderio.
  • Arbitro: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (assistenti Amato e Bellagamba).
  • Rete: 35’ pt Herzan.
  • Note: spettatori 1.800 circa. Ammoniti Fonjock, Bianchi, Sabato, Comazzi, Sciaccaluga. Recupero 4’ e 5’.

Una rete di Herzan consegna la prima vittoria esterna allo Spezia e ferma a otto gare la striscia positiva del Ravenna al Benelli, costringendo i giallorossi a svegliarsi dal sogno play off. E dire che la giornata sembrava ancora una volta di quelle propizie per Fasano e compagni che già al 10′ sfioravano il vantaggio: scambio Carnesalini-Chianese-Rosso con quest’ultimo che costringeva Conti alla deviazione in angolo. In realtà, poi era la squadra di D’Adderio a prendere in mano il gioco, andando vicino all’1-0 al 16′ con Basso (diagonale da sinistra che sfiorva il palo opposto) e al 31′ con Buzzegoli (punizione dalla trequarti sulla quale Rossi prima calcolava male il tempo dell’uscita e poi rimediava mettendo in corner) prima di trovarlo al 34′ con Herzan, favorito da un errato retropassaggio di Tagliani.

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Pichlmann match winner, Verona ringrazia

HELLAS VERONA – SPEZIA 1-0

  • Marcatori: 88′ Pichlmann
  • Hellas Verona: Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Anderson; Russo (60′ Mancini), Paghera (50′ Esposito), Hallfredsson; Le Noci, Ferrari, Berrettoni (73′ Pichlmann).
    A disposizione: Caroppo, Vergini, Cangi, Martina Rini.
    Allenatore: Andrea Mandorlini
  • Spezia: Conti; Bianchi, Comazzi, Fissore, Marchini (87′ Buscaroli); Lollo (83′ Musto), Herzan, Buzzegoli, Basso; Casoli, Cesarini (69′ Musetti).
    A disposizione: Fiorillo, Boldrini, Chianese, Ferrarese.
    Allenatore: Fulvio D’Adderio
  • Arbitro: Fabrizio Pasqua (Sez. arbitrale di Tivoli)
  • Note. Ammoniti: Anderson, Abbate, Bianchi, Ceccarelli, Comazzi. Espulsi: -. Recupero: 1-0′. Spettatori: 11.225

VERONA – Per la 27a giornata di campionato lo Spezia torna al “Bentegodi” a quasi quattro anni di distanza dal play-out che costò la retrocessione in Serie C all’Hellas Verona di Ventura. Mandorlini, che guidò i liguri dal 1999 al 2002, ritrova dal 1′ Maietta ed Hallfredsson, con Anderson a sostituire lo squalificato Scaglia sulla sinistra della linea difensiva. D’Adderio, tornato in sella al posto di Pane, si affida ad un altro ex, Herzan, in cabina di regia con Buzzegoli, e Casoli davanti a supporto di Cesarini.

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Gubbio, Torrente: «Ancora non c’è la matematica»

Adesso i punti di vantaggio sono dieci e c’è una giornata in meno da giocare. Ma nonostante questo la strada verso il bellissimo traguardo del Gubbio che tutti sognano è ancora lunghissima e piena di grandi difficoltà. L’unico modo per affrontare al meglio ogni situazione è continuare a lottare, a combattere, a restare umili, concentrati e determinati. A stare insomma con i piedi per terra. Guai a cullarsi sugli allori o a pensare che ormai è fatta. Sarebbe l’inizio della fine. E il calcio, che è una brutta bestia, ci ha insegnato che le cose impossibili e quelle che sembrano fuori da ogni logica possono verificarsi in un battibaleno. Per cui ha ragione il presidente Fioriti quando dice: “Siamo sulla buona strada, stiamo cercando di fare sempre il nostro dovere e di impegnarci con grinta e umiltà. E questo è l’unico modo giusto per continuare nella marcia che potrebbe anche portarci a tagliare un traguardo impensabile alla vigilia e per questo ancora più bello. Ma non voglio sentire fare discorsi strani. Il Gubbio è il Gubbio perché i giocatori sono umili, il tecnico è preparato e grintoso, il direttore tecnico Simoni è la saggezza e l’sperienza fatte persona, il diesse Giammarioli è abile e intelligente, perché la società è vicino alla squadra, perché abbiamo un pubblico meraviglioso, perché tutti nella loro parte danno una mano. Per arrivare alla mèta però non dovranno esserci distrazioni e dovremo continuare tutti a remare dalla stessa parte senza soluzione di continuità”.

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Pisa, un derby da cineteca

PISA – LUCCHESE               2-0

  • Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari(18 2 Fanucchi), Passiglia (45 2st. Sereni), Reccolani, Favasuli, Guidone, Carparelli (30 2st. Mosciaro).  A disp.: Lanni, Stendardo, Amoroso, Ferreira de Oliveira, Mosciaro. All.: Pagliari
  • Lucchese(4-3-1-2): Pennesi; Baldanzeddu, Bova, Bertoli, Pezzi;  Pani, Carloto, Piccinni (24 2st. Hemmy); Grassi (30 2st. Galli); Taddeucci, Crocetti. A disp.: Pardini,Bartoccini, Del Nero, Ettorre, Marchetti. All.: Indiani
  • Arbitro: sig. Coccia di San Benedetto del Tronto
  • Marcatori: 35′ Ilari, 27′ st Fanucchi
  • Ammoniti: Crocetti (L), Reccolani e Mosciaro (P)

Il derby perfetto. Con un gol per tempo il Pisa si aggiudica l’edizione 2011 del derby del Foro e, grazie al secondo successo consecutivo, inizia a ritrovare posizioni confortanti nell’ottica di una corsa verso la salvezza ancora tutta da vivere.

I nerazzurri di mister Dino Pagliari hanno saputo capitalizzare al meglio la sosta di campionato: perfetta infatti la preparazione della gara e ottimale la gestione dei novanta minuti durante i quali il Pisa ha sempre tenuto il mano il pallino del gioco meritandosi il successo finale.

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Foggia, vittoria che sa di playoff

ANDRIA-FOGGIA 0-1

  • A.S. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Fazio, Di Bari, Ceppitelli, Di Simone (71´ Berretti); Statella, Coletti, Paolucci, Doumbia (67´ Carretta); Del Core, Caturano (56´ Cozzolino). A disp. Palazzi, Sibilano, Pierotti, Anaclerio. All. Aldo Papagni
  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Kone, Romagnoli, Torta, Regini; Burrai, Salamon, Laribi (73´ Palermo); Farias (68´ Agodirin), Sau (Agostinone), Insigne. A disp. Ivanov, Tomi, Caccetta, Varga. All. Zdenek Zeman
  • ARBITRO: Marco Viti di Campobasso (Fiorito – Suriano)
  • MARCATORI: 43´ Insigne
  • AMMONITI: Romagnoli, Palermo (F); Paolucci, Coletti, Del Core (A).
  • NOTE: Giornata piovosa, terreno pesante. Angoli 6-1. Recupero 1´ pt; 5´ st.

La pausa fa bene al Foggia che si lascia alle spalle le polemiche della gara contro il Gela e si prende tre punti pesantissimi in quel di Andria, dove un gol di Insigne decide il derby della 26° giornata di Prima Divisione gir. B.

Zeman ritrova Regini e Burrai e schiera Torta accanto a Romagnoli; Papagni, invece, ha solo l´imbarazzo della scelta.

I rossoneri partono bene e Salamon manca subito una buona occasione di testa, mentre al 7´ Laribi viene anticipato di un soffio su un assist sotto-porta di Farias. L´Andria sta a guardare e così sono ancora i satanelli a far tremare Spadavecchia: Kone sembra Kakà in mezzo agli avversari, dribbling e assist per Laribi che in spaccata centra il palo con la deviazione decisiva del portiere andriese. La pericolosità dei padroni di casa sta tutta in un tiro dalla distanza di Statella ma non bastano per togliere gli sbadigli a Santarelli. Anzi, al 43´ il Foggia va in gol: schema perfetto su punizione, Burrai pesca al centro dell´area di rigore Insigne che controlla, batte Spadavecchia e permette ai circa 300 tifosi rossoneri possono gioire con lui, che festeggia con Agodirin davanti alla panchina del Foggia.

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L’Atletico Roma torna alla vittoria contro il Viareggio

ATLETICO ROMA – ESPERIA VIAREGGIO            2-1

  • ATLETICO ROMA (4-3-3): Ambrosi, Balzano, Angeletti, Baronio, Diaw, Padella, Esposito (65′ st Miglietta), Chiappara (84′ Caputo), Ciofani, (80′ Mazzeo) Mazzarani, Franchini. A disp. Previti, Pelagias, Romondini, Chiaretti. Allenatore: Giuseppe Incocciati.
  • ESPERIA VIAREGGIO (4-1-4-1): Pinsoglio, Brighenti, Bertolucci (74′ Silvestri), Pizza, Massoni, Fiale, Taormina, Castiglia, Bocalon, Kras (84′ Cristiani), D’Onofrio (48′ Marolda). A disp. Merlano, De Paola, Silvestri, Cosentini, Luppi. Allenatore Giuseppe Scienza.
  • Arbitro: Peretti di Verona.
  • Reti: 45′  Ciofani, 63′ Marolda, 86′ Mazzeo.
  • Amm. 13′ Angeletti, 75′ Bocalon, 84′ Mazzeo, 88′ Miglietta, 88′ Angeletti (espulso per doppia ammonizione).
  • Note: Al 42′ allontanato il Mister Scienza.

L’Atletico Roma torna alla vittori superando per 2-1 il Viareggio. Non è stato per nulla facile per la formazione di Incocciati, che solo a quattro minuti dal novantesimo e – forse su sospetta partenza in fuorigioco di Mazzeo – è riuscita a superare la squadra di Scienza, allontanata dal rettangolo di gioco dal direttore di gara per plateali e veementi proteste.

La cronaca – Al 2′ calcio d’angolo per l’Atletico Roma che si conclude con un tiro fuori dallo specchio della porta di Baronio. Al 18′ brutto fallo di Chiappara su Bertolucci. Batte Bocaloin la mette in mezzo ma il portiere capitolino in uscita alta intercetta la palla. Al 34′ punizione di Franchini, brivido in area bianconera, la palla finisce di poco a lato. Dopo undici minuti ancora Franchini atterrato al limite. Pericolosa punizione per l’Atletico Roma. Batte l’Ex Franchini, la palla finisce a lato della porta. Al 45’ ancora punizione, Franchini batte, la palla che finisce sul palo. Per un fallo di mischia l’arbitro concede il rigore. Segna Ciofani. Atletico Roma 1- Esperia Viareggio 0. Finisce il primo tempo e le squadre rientrano negli spogliatoi.

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Verona, Mandorlini: «Un po’ di riposo ci farà bene»

Il turno di sosta previsto dal calendario di Prima Divisione permette all’Hellas Verona di allentare leggermente la pressione, come raccontato giovedì pomeriggio da Andrea Mandorlini. “Questa settimana sarà utile per un recupero generale delle energie, abbiamo speso molto nelle ultime partite anche se moralmente le vittorie ci hanno aiutato. Diversi giocatori devono rifiatare, dispiace per le squalifiche che ci costringeranno a rinunciare ad alcuni elementi nel prossimo turno. Da martedì prossimo il programma di lavoro cambierà per preparare al meglio la sfida di Alessandria”.

Notevoli i progressi evidenziati dallo scorso novembre, quando il tecnico romagnolo arrivò all’Hellas Verona: “I miglioramenti si sono visti, ce li aspettavamo. Le vittorie dovevano arrivare prima, ma dal punto di vista del gioco ci voleva un pò di tempo. Sia con la Cremonese che col Ravenna abbiamo dato vita a tante buone cose. La svolta deve riguardare più aspetti, sono contento nonostante alcuni errori vengano ancora commessi. Non mi riferisco ad un reparto specifico, parlo di squadra nel suo complesso. Per fare un gol dobbiamo fare un mare di cose. Vincere le partite garantisce coraggio e fiducia, mentalmente i tre punti sono fondamentali”.

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Spezia, Casoli: «Peccato non aver vinto»

Con il gol messo a segno a Crema, Giacomo Casoli sale a quota 5 nella speciale classifica cannonieri stagionali dello Spezia; il rendimento del ragazzo di Gubbio rimane uno dei più costanti, a prescindere che giochi in avanti o spostato sulla linea mediana del campo, ma, come ci tiene a precisare, l’importante non è il ruolo: “La cosa più importante per me è giocare, dove non importa, mi adatto bene a tutto; io sono quì per fare al meglio quello che mi chiede il mister. Sono contento per il gol di domenica, ma la delusione per non aver portato a casa i 3 punti è tanta. Abbiamo giocato una gran partita, riuscendo a dare continuità a quello che avevamo fatto contro la Salernitana, ma ancora una volta non siamo riusciti a vincere fuori casa. C’era anche il Presidente, un pò il nostro portafortuna, ci aveva sempre visto vincere; proprio un peccato”. Domenica c’è la sosta, poi al ‘Picco’ arriverà la Cremonese: “Sinceramnete avrei preferito giocare domenica, una questione di continuità. Nel corso del campionato è normale avere dei momenti di picco ed altri di flessione; in questo momento la squadra sta bene ed anche io mi sento a posto. Da quì in avanti ci sono 9 sfide fondamentali, da giocare al meglio perchè il campionato si sta dimostrando particolarmente equilibrato, tutto è ancora possibile. Il Gubbio credo che domenica abbia dimostrato ancora la sua forza, pareggiando una partita complicata, mentre il Sorrento ha dimostrato di avere del carattere. Ad ogni modo credo che, al momento, la squadra più in forma sia il Verona. Le sfide contro Cremonese e Verona sono partite che tutti i giocatori vorrebero giocare, ci sarà da lottare”.

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Benevento, Mariotto: «Continuare su questa strada»

Nonostante la soddisfazione per la netta e importante vittoria contro il Cosenza nel posticipo di lunedì sera, in casa giallorossa continua il silenzio stampa, e, quindi, è stato il direttore sportivo Massimo Mariotto a prendere la parola in conferenza stampa.

  • Queste le dichiarazioni del diesse sannita: «Era importante tornare alla vittoria, in un periodo di crescita, anche per consolidare il secondo posto che dovremo difendere fino in fondo. La partita è iniziata non nel migliore dei modi, ma non dimentichiamoci che il Cosenza era partito con l’ obiettivo di vincere il campionato e quindi hanno cercato di tirarsi fuori da una situazione abbastanza difficile. Alla fine, comunque, anche con facilità siamo riusciti a conquistare i tre punti. Ora dovremo cercare di mettere benzina nel nostro motore, soprattutto dal punto di vista mentale, piuttosto che sul profilo fisico. Vincere due partite dopo quella con il Viareggio terminata in maniera non proprio felice, è importante per il morale, per la forza emotiva e la competitività che ci regalano una certa autostima».
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Hellas Verona, marcia da playoff

HELLAS VERONA-RAVENNA 4-2

  • Marcatori: 3′ Rossetti, 9′ Ferrari, 16′ Berrettoni, 82′ Rosso, 84′ rig. Ferrari, 92′ Esposito
  • Hellas Verona: Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo (57′ Paghera), Esposito, Hallfredsson; Le Noci (85′ Pichlmann), Ferrari, Berrettoni (57′ Mancini).

A disposizione: Caroppo, Vergini, Tiboni, Martina Rini.

Allenatore: Andrea Mandorlini

  • Ravenna: Rossi G. (20′ Pellegrino); Rosini, Tagliani, Fasano (41′ Cazzola), Sabato; Rossetti, Sciaccaluga, Fonjock (62′ Gerbino Polo), Maggiolini; Rosso, Chianese.

A disposizione: Gardella, Grea, Guitto, Lapadula.

Allenatore: Leonardo Rossi

  • Note. Ammoniti: Chianese, Hallfredsson, Tagliani, Maietta. Espulsi: Tagliani all’83’, Chianese all’87’. Recupero: 3′-3′. Spettatori: 10.187
  • Contro il Ravenna la squadra scaligera centra la terza vittoria consecutiva grazie ad una prestazione di carattere ed intensità. Passati subito in svantaggio, i gialloblù hanno rimontato con Ferrari e Berrettoni. Poco dopo il diagonale di Rosso, lo stesso ex Pergocrema ha trovato il tris dal dischetto. In pieno recupero Esposito ha poi fissato il punteggio sul 4-2 finale.

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Sorrento, vittoria al cardiopalma con l’Alessandria

SORRENTO-ALESSANDRIA 4-3

  • MARCATORI: Scappini (A) al 20′ pt, Martini (A) al 31′ pt, Paulinho (S) al 41′ pt, Damonte (A) al 44′ pt, Terra (S) al 23′ st, Corsetti (S) al 25′ st, Paulinho (S) al 44′ st
  • SORRENTO (4-4-2) Mancinelli; Vanin, Terra, Lo Monaco, De Giosa; Carlini (45’st Di Nunzio), Togni, Nicodemo, Manco (5′ st Corsetti); Paulinho, Bonvissuto (23′ st Pignalosa). (Casadei, Sabato, Camorani, Armellino). All. Simonelli.
  • ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili; Romeo (29′ st Procida), Cammaroto, Ghinassi, Pucino; Camillucci, Damonte; Negrini, Martini (25′ st Croce), Bondi; Scappini (35′ st Artico). (De Marco, Menassi, Cuneaz, Segarelli). All. Sarri.
  • ARBITRO Di Bello di Brindisi (Tegoni-Santoro).
  • NOTE In tribuna Gianluigi Apone, main sponsor del Sorrento con la MSC. Spettatori 1.200 circa. spettatori 1.200 circa. Angoli 10-4 per il Sorrento. Recupero 2’ pt; 5’ st.
  • AMMONITI Negrini e Servili.

A un minuto dal novantesimo, il Sorrento ringrazia Paulinho e piega un’Alessandria che al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco vinceva per 3-1. Nella ripresa la squadra di Simonelli è stata capace di una rimonta spettacolare, frutto di un gioco oltremodo offensivo, premiato dai tre punti finali.

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