Spezia, grande vittoria. Ma per i playoff potrebbe non bastare

SPEZIA – SORRENTO 2-1

MARCATORI: Padoin (Spe) al 26′ pt, Pignalosa (Sor) 5′ st, Casoli (Spe) al 37′ st.

  • SPEZIA (4-3-3): Conti; Marchini, Buscaroli, Comazzi, Bianchi; Padoin (29′ st Casoli), Buzzegoli, Herzan; Basso (21′ st Lollo), Cesarini, Chianese (13′ st Colombo). A disposizione: Fiorillo, Cintoi, Musto, Ferrarese. Allenatore: D’Adderio
  • SORRENTO (4-4-2): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, De Giosa (29′ st Angeli); Erpen, Togn, Armellino (25′ st Esposito), Manco; Carlini, Pignalosa (25′ st Bonvissuto). A disposizione: Mancinelli, Lo Monaco, Sabato, Camorani. Allenatore: Simonelli.
  • ARBITRO: Pairetto (Nichelino); Assistenti: Mauro De Bortoli (Este) e Alessandro Raimondi (Rovigo).
  • NOTE: Ammoniti: Vanin (Sor) al 27′ pt, Marchini (Spe) al 31′ pt, Cesarini (Spe) al 45′ st. Recuperi: 2′ pt, 3′ st. 3066 spettatori (paganti 1694 per un incasso di 14.184 euro a cui va aggiunta una QA di 9843 euro); Angoli 8-5 per il Sorrento.

Lo Spezia si congeda dal “Picco” con una bella vittoria, ma non basta (almeno per il momento), per sperare nei playoff. La squadra di mister D’Adderio è a -2 dall’Hellas Verona, che al momento occupa la quinta e ultima posizione per sperare negli spareggi-promozione. Domenica prossima servirà un miracolo.

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Andria, vittoria che dà speranza

ANDRIA BAT – CAVESE 1-0

Una vittoria fondamentale. Una vittoria desiderata. Un vittoria che alimenta sempre di più i sogni salvezza diretta. E’ questa la sintesi di Andria – Cavese, match infuocato che sorride ai biancoazzurri e rilancia le quotazioni degli azzurri in vista della sfida da “in o out” di Terni. Un gol di Minesso al minuto 43 accende gli entusiasmi della piazza andriese e trasforma la gara di domenica contro la Ternana, in match che vale una stagione.
Mister Degli Schiavi è costretto a mettere mano alla formazione di partenza. Capitan Di Simone, fermato dal giudice sportivo, viene sostituito dall’andriese doc Vito Di Bari sulla corsia di sinistra. A centrocampo Evangelisti è out e allora spazio a Berretti nei 3 in mezzo al campo. In avanti il peso offensivo grava sui piedi di Statella, Minesso e Del Core. I tre punti oggi sono fondamentali ma dall’altra parte c’è una Cavese che come gli azzurri ha il sangue agli occhi. Per abbandonare l’ultimo posto in classifica, i campani devono fare colpo grosso e sperare in un passo falso del Foligno. Queste le premesse di un match che regalerà numerose emozioni.

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Alessandria, i playoff sono tuoi

ALESSANDRIA – SPAL 1-0
Rete
: 5′ Damonte (A)

  • ALESSANDRIA: Servili; Pucino, Romeo; Cammaroto (Cap.), Segarelli, Barbagli (85′ Ciancio); Croce, Damonte, Scappini (89′ Biava), Martini (78′ Cuneaz), Bondi.
    A disposizione: De Marco, Ghinassi, Menassi, Marchesetti.
    Allenatore: Maurizio Sarri.

Spal: Ravaglia; Belleri, Ghetti; Coppola, Zamboni, Battaglia; Volpe (67′ Melara), Migliorini, Mendy (75′ Corsi), Smit (54′ Fofana), Rossi P.
A disposizione: Capecchi, Cosner, Rossi, Colomba.
Allenatore: Gianmarco Remondina.

Arbitro: Giuseppe Sguizzato (Verona); Massimiliano Sirchia (Genova) e Alberto Tegoni (Milano).

Note: giornata caldo, campo in perfette condizioni. Spettatori 2800 circa.
Ammoniti: Belleri (S) al 29′, Pucino (A) al 33′ e Smit (S) al 42′ per gioco falloso.
Espulso: Battaglia (S) al 79′ per intervento da ultimo uomo su avversario lanciato a rete.
Calci d’angolo: 5 a 3 per l’Alessandria.
Recupero: PT 0 min, ST 4 min.

Una grande Alessandria conquista matematicamente i play-off al termine di una gara intensa e ben giocata dai ragazzi di Mister Sarri, nonostante il caldo estivo presente sul Moccagatta.

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Verona, sesta vittoria di fila al “Bentegodi”

HELLAS VERONA-LUMEZZANE 1-0

  • Marcatori: 14′ aut. Checcucci
  • Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Martina Rini (88′ Anderson); Berrettoni (79′ Hallfredsson); Ferrari N., Pichlmann (61′ Mancini).
    A disposizione: Nicolas, Abbate, Le Noci, Selva.
    Allenatore: Andrea Mandorlini
  • Lumezzane: Trini; Zanardini, Pisacane (73′ Emerson), Checcucci, Pini; Lo Iacono, Calliari, Dadson, Bradaschia (65′ Bencivenga); Ferrari F., Volpato (71′ Inglese).
    A disposizione: Di Gennaro, Luciani, Finazzi, Alberti.
    Allenatore: Davide Nicola

    Arbitro: Massimiliano De Benedictis (Sez. arbitrale di Bari)
    Note. Ammoniti: Pini, Pisacane, Berrettoni, Martina Rini. Espulsi: -. Recupero: 0′-4′. Spettatori: 12.558

VERONA – La sesta vittoria interna consecutiva non basta all’Hellas Verona per aggiudicarsi matematicamente un posto ai play-off: in virtù del 2-1 dello Spezia al Sorrento, servirà almeno un punto a Ceccarelli e compagni in occasione dell’ultima gara di campionato.

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Doppio Mbakogu, vola la Juve Stabia

JUVE STABIA – LUCCHESE 4-1

  • Juve Stabia (3-4-3): Colombi, Maury, Molinari,Scognamiglio; Cazzola, Danucci (1’ 2T Dianda), Mezavilla, Pezzella; Tarantino (13’ 2T Valtulina), Corona (22’ 2T Raimondi), Mbakogu. A disp. Fumagalli, Pitarresi, Davì, Albadoro.All. M. Isetto.
  • Lucchese (4-3-1-2): Pennesi (35’ 2T Berti), Marchetti, Baldanzeddu, Del Nero (41’ 1T Taddeucci), Bova, Bertoli, Grassi, Piccinni, Marotta, Carloto, Galli (10’ 2T Costantini) A disp. Bartoccini, Crocetti, Michelotti, Pezzi.
  • Arbitro: Marco Lobina di Cagliari coadiuvato dai signori Ivano Marco Orsini di Casarano e Sergio Amati di Brindisi
  • Marcatori: 8’ 1T 9’ 2T Mbakogu (JS), 10’ 1T Cazzola (JS), 2’ 2T Corona (JS), 43’ 2T Carloto (Lu).
  • Ammoniti: Bova(Lu).
  • Note: Terreno in erba artificiale, temperatura mite. Spettatori paganti nr.1364 per un incasso complessivo di euro 12170,63 di cui euro 6000,63 per quota abbonati. Angoli : 10 – 0 Recupero: 1T (1’) 2T (1’).

C.mare di Stabia. Le vespe di mister Braglia riconquistano la quarta posizione in classifica e con 54 punti eguagliano il record dei punti conquistati dalla Juve Stabia in questa categoria nella stagione 98/99, quando il sodalizio stabiese era guidato da Roberto Fiore. L’inizio del match contro i toscani è tutto di marca gialloblù ed all’8’ Mezavilla, servito da Tarantino, colpisce il palo, la palla arriva a Mbakogu che realizza.

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Siracusa, doppio Mancino. Ma la Ternana c’è

SIRACUSA – TERNANA 2-2

  • MARCATORI: 8’pt Mancino (S); 35’pt Tozzi Borsoi rig. (T); 36’st Mancino (S); 38’st Sinigaglia (T);
  • SIRACUSA: Fornoni, Strigari, Pasqualini (1’st Pepe), Corapi, Moi, Ignoffo (k), Desideri, Mancosu (1’st Koffi), Torregrossa (26’st Cosa), Mancino, Giordano; A disposizione: Baiocco, Di Silvestro, Bongiovanni, Abate; Allenatore: Guido Ugolotti
  • TERNANA: Visi (K), Piva, Imburgia, Fanucci, D’Antoni (16’st Arrigoni), Grieco, Bizzarri, Cejas (37’st Fusciello), Borsoi (29’st Tavares), Nolè, Sinigaglia; A disposizione: Cunzi, Quondamatteo, Camillini, Della Penna; Allenatore: Bruno Giordano
  • Arbitro: Guido Operato (Isernia); Assistente1: Alessandro Rapanelli (Abano Laziale); Assistente2: Antonio Parisse (Avezzano).
  • Note: giornata soleggiata; Spettatori: circa 1.000 (paganti 376;; ingresso libero per abbonati); Incasso: euro 2.200 Ammoniti: Moi (S); Desideri (S); Grieco (T); Fornoni (S). Corner: 7-6; recupero: pt 1’- st 4’

Al 90’, col triplice fischio del Sig. Operato di Isernia che indicava la fine di Siracusa – Ternana, è calato il sipario allo stadio “De Simone”. Quella di ieri pomeriggio, infatti, è stata l’ultima partita disputata tra le mura amiche dell’impianto di Piazza Cuella per la stagione 2010/2011. Per il completamento del campionato si aspetta la 34ª ed ultima giornata in programma fra sette giorni (domenica 15 p.v.).

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Foggia-Taranto, il derby è un pari senza reti

FOGGIA – TARANTO 0-0

  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Caccetta, Romagnoli, Torta, Regini; Kone, Burrai, Laribi; Farias (80´ Varga), Sau (80´ Agodirin), Insigne. A disp. Santarelli, Tomi, Candrina, Marinaro, Agostinone. All. Zdenek Zeman.

    A.S. TARANTO (3-4-3): Bremec; Cutrupi (46´ Sabatino), Coly (35´ Colombini), Prosperi; Antonazzo, Giorgino (83´Di Deo), Branzani, Garufo; Rantier, Girardi, Sy. A disp. Barasso, Russo, Chiaretti, Guazzo. All. Davide Dionigi.

    ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso (Secco-Parolin)

    AMMONITI: Romagnoli, Torta, Burrai (F); Giorgino, Sy (T)

    NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 4.084 (paganti più abbonati) per un incasso di € 58.307 (rateo abbonati più paganti). Angoli 1-3. Recupero 3´ pt; 3´ st.

Il Foggia impatta con il Taranto nella penultima giornata di campionato, ultima allo Zaccheria, e ottiene uno zero a zero prevedibile alla vigilia. Un pari tutto sommato giusto, che consegna alle due compagini un punto che non cambia il loro destino in classifica, già scritto prima di questa gara.
In campo la posta in palio non è alta, il Taranto è già ai play-off, il Foggia sa che dovrà attendere almeno l´anno prossimo. Ma è pur sempre un derby, e se ti chiami Foggia e hai in panchina uno come Zeman, l´orgoglio non puoi metterlo da parte.

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Finalmente GuBBio: favola da serie B

Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Emozioni da serie B. Emozioni chiuse in fondo al cuore da 64 anni. Era il 1947, l’Italia stava uscendo dal secondo conflitto mondiale, il Gubbio brindava alla serie B. Allora come oggi. La vittoria contro la Paganese permette al “Barbetti” e a tutta la cittadina umbra di vestirsi a festa.

Il Gubbio, diciamocelo, ha sorpreso tutti. Nel suo girone – quello A – tutti davano i favori dei pronostici per Hellas Verona, Spal, Cremonese, Salernitana. Invece il Gubbio nella prima parte della stagione ha duellato con il Sorrento. Una sfida bella tra due belle realtà. Nella seconda parte del campionato, tra gennaio e febbraio la squadra eugubina ha messo le ali, sofferto nel finale, tagliato la linea del traguardo a 90’ dalla fine dei giochi.

Come nasce un trionfo. Sono tanti i nomi che andrebbero inseriti nella rubrica dedicata ai segreti di un trionfo. Sicuramente il bomber Gomez con le sue reti, ma anche la forza di Daud, una colonna come Lamanna tra i pali, i piedi e l’intelligenza di capitan Sandreani. Ma, la vera forza del Gubbio, è stata nella scelta di due nomi: Torrente e Simoni. Il primo, colonna del Genoa, ex grande giocatore, che ha preso la squadra in Seconda Divisione e l’ha portata in B. Il secondo, ex grande allenatore a cui uno scudetto – quello sì, sul campo – lo hanno anche rubato, ha avuto la forza di lasciare i grandi palcoscenici e di ripartire dalla provincia, da Gubbio, come direttore tecnico. Mettendo insieme una squadra con pochi spiccioli.

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Sudtirol, finalmente vittoria

FC SUEDTIROL – PAVIA 2-0 (2-0) 

  • Fc Suedtirol (4-3-3): Zomer; Traorè, Cascone, Kiem, Martin; Furlan, Odibe, Fink (28’pt Baccolo); Fischnaller (17’st El Kaddouri), Marchi, Albanese. A disposizione: Mair, Mirri, Anastasi, Calì, Ciaghi.

 

Allenatore: Maurizio Pellegrino 

  • Pavia (4-3-3): Facchin; Pellegrini, Preite, Blanchard, Caidi (20’st Meregalli); Puccio, Meza Colli (1’st D’Errico), Ferrini; Ferretti, Eusepi, Guadalupi (1’st Veronese). A disposizione: Spintoni, Tarantino, Visconti, Tattini.

 

Allenatore: Benito Carbone 

  • Arbitro: Amerigo Aloisi di Avezzano

 

  • Reti: nel pt 17’ Fischnaller, 30’ Marchi

 

  • Note: pomeriggio soleggiato, temperatura estiva. Espulso al 26’ Veronese (P) per ginocchiata a gioco fermo ai danni di Odibe. Ammoniti Ferretti (P), Puccio (P), Ferrini (P), El Kaddouri (FCS). Spettatori 975, compresa quota abbonati (420).

 

Non ci credeva più nessuno. Ed invece alla fine la domenica della resurrezione del’FCS è arrivata, coi biancorossi che – trascinati da un Fischnaller strepitoso – battono il Pavia per 2-0, ritrovando la vittoria dopo quasi 5 mesi e facendo un passo forse decisivo per agguantare i playout. 

Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match sin dal suo principio. Prima Divisione Lega Pro, penultima giornata della regular season: un FC Suedtirol – in tenuta… – reduce da 4 sconfitte di fila e bisognoso di tornare a muovere la classifica per avvicinare il traguardo dei playout e per affrontare la giornata conclusiva di campionato senza l’obbligo di dover far punti a Pagani, ospita allo stadio “Druso” un Pavia che i playout li vuole invece evitare, essendo riuscito negli ultimi due mesi a risalire la china e a portarsi a soli due punti dalla salvezza diretta.

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