Danucci e Mbakogu, leader della Juve Stabia

Danucci e Mbakogu: il centrocampista e l’attaccante della Juve Stabia che più hanno impressionato nel girone d’andata. Entrambi soddisfatti della loro esperienza con la squadra stabiese, commentano i risultati raggiunti dalle vespe sia in campionato che nella competizione tricolore

  • L’esperto centrocampista Ciro Danucci pone l’accento sugli aspetti positivi dell’avventura nella città termale: “nel girone d’andata, oltre alle problematiche di carattere fisico, ho avuto difficoltà ad adattarmi al sintetico del Menti. Adesso ritengo di poter rendere secondo le mie possibilità”. A proposito di un eventuale trasferimento, Ciro Danucci è chiaro: “La società ha fatto le sue valutazioni. Io sono felicissimo di restare perché mi trovo bene”.

Sul consolidamento della posizione nella griglia play off: “Abbiamo incontrato tutte le squadre per cui posso affermare che non ci sono formazioni più forti di noi. Dobbiamo prima chiudere il capitolo salvezza e poi si vedrà”.

Sui nuovi arrivi: “Ciotola vanta un curriculum importante, conosce bene il mister e credo che non avrà problemi di inserimento. Anche gli altri nuovi arrivi (Colombi, Rizza, n.d.r.) faranno bene”.

Circa la semifinale della Coppa Italia, da disputarsi contro il Pisa: ”Cercheremo di fare bene. Mi piacerebbe vincere la Coppa, non avendo mai conquistato tale trofeo”.

Leggi il resto

Verona, Mandorlini: “Siamo sulla strada giusta”

SANDRA’ – E’ giunta quasi al termine la sessione invernale del calciomercato, che fornisce alle società l’opportunità di apportare delle modifiche alle proprie rose. Tutto come previsto, per quanto riguarda le tempistiche e le difficoltà delle operazioni, per Andrea Mandorlini: “Siamo attenti nel vedere se riusciamo a fare qualcosa per questa squadra. Le certezze sono poche in questo frangente, si arriverà come sempre alle ultime ore”.

  • Il tecnico romangolo esclude che arrivi e partenze portino stravolgimenti nel proprio scacchiere:

“Abbiamo scelto una determinata via dal punto di vista tattico, dovremmo cambiare certi risultati più che l’assetto in campo. I successi sono arrivati col contagocce, anche se tramutando le cinque sconfitte subite prima del mio arrivo in cinque pareggi saremmo già in zona play-off. Tutto si racchiude nei risultati positivi, ci sono ancora tanti punti a disposizione e bisogna fare il possibile per ottenerli. La squadra ha trovato equilibrio, facendo sempre la partita. Ho visto tante occasioni ma anche tanti errori. E’ proprio lì che dobbiamo migliorare: costruiamo molto ma portiamo a casa poco”.

Leggi il resto

Marconi, la speranza salvezza del Pergocrema

Il team manager del Pergocrema Marino Bussi, a campionato fermo, ha presentato il nuovo attaccante gialloblù Michele Marconi.  

“Marconi per noi non è una scoperta, oltre a conoscerlo, perché da due anni milita nella Lega Pro, l’avevamo già contattato nel 2009, ma poi scelse il Grosseto in serie B. Questa volta l’accordo è stato trovato e sono sicuro che Michele darà il suo importante contributo per la conquista della salvezza”.

  • La carriera – Marconi è cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Polisportiva Margine Coperta di Massa e Cozzile (PT), società-satellite dell’Atalanta in Toscana. Il dirigente toscano e osservatore del club orobico, Antonio Bongiorni, lo segnala al responsabile del settore giovanile nerazzurro Mino Favini, che lo porta nella sede dei neroazzurri. Nell’estate 2008, con la maglia dell’Atalanta, partecipa alla competizione calcistica il ” Trofeo Dossena”. Realizza sette reti laureandosi capocannoniere e tuttora è il miglior marcatore di tutti i tempi della manifestazione. Il 20 aprile 2008 esordisce in Serie A nel corso dell’incontro Atalanta – Juventus . Realizza il primo gol nella massima serie il 18 maggio 2008, durante l’ultima giornata di campionato Atalanta- Genoa (2-0) realizzato al 92′. Nel gennaio 2009 viene ceduto al Grosseto, società militante nel campionato di  Serie B. Nel corso della sessione estiva del mercato 2009 ritorna all’Atalanta per fine prestito, salvo poi essere nuovamente ceduto al Lumezzane. Nel 2010 si trasferisce al Lecco, società militante in Prima Divisione. La stagione successiva, dopo aver svolto l’intero pre-campionato con la squadra orobica, viene mandato in prestito  al Pavia e ha segnato la seconda rete dei pavesi nella gara di andata contro il Pergocrema.

    Leggi il resto

Benevento, Paoloni promette: “Qui per la B”

Il suo ruolo principale è quello di chiudere la saracinesca, di uno che i gol li deve evitare. Stiamo parlando di Marco Paoloni, portiere neo acquisto del Benevento. Uno che un anno fa era destinato come minimo alla serie B e che però è stato – a detta di molti esperti – il miglior portiere della Prima Divisione. Adesso che è arrivato a Benevento sente di poter davvero arrivare in serie B e per dirlo ha scelto il sito internet sannita beneventofree.it. Ecco alcuni stralci delle dichiarazioni:

“Sono un portiere al quale non piace stare sulla linea. Molto reattivo. Mi piace tanto uscire. Del resto vengo da una scuola con un preparatore (Tancredi della Roma ndr) che mi ha insegnato a giocare a metà dell’area di rigore “.

Riscattato dall’Udinese con un esborso importante da parte della Cremonese, Paoloni negli ultimi mesi ha sofferto un po’ la panchina.

“L’ultima partita l’ho giocata due mesi fa contro il Monza. Poi basta. I dissidi nascono da luglio. In poche parole il mio procuratore Luca Puccinelli in estate mi aveva trovato una sistemazione in A, mi aveva preso il Brescia, ma il presidente non volle darmi via ed io litigai. Da allora nacquero problemi e incomprensioni, diciamo che c’è stata una certa frizione. Poi venne Acori ad ottobre che voi conoscete benissimo perchè ha allenato il Benevento e con lui non filavo d’amore e d’accordo. E’ stato lui a proporre di mettermi fuori rosa alla società. Anche sulle piccole cose non andavamo d’accordo. Comunque mi sto allenando regolarmente con il preparatore anche se non sto facendo partitelle e vale la pena precisare che sono stato messo fuori rosa solo dai primi di gennaio”.

Leggi il resto

L’Atletico Roma e il lavoro contro il doping

La notizia è rimbalzata da una redazione all’altra suscitando grande interesse e massima attenzione. Ma per chi, come la dirigenza dell’Atletico Roma è abituata a trasmettere soprattutto nel settore giovanile, i valori importanti e la cultura sportiva fondamentale nella crescita e nella formazione sociale, non solo tecnica dei ragazzi, la notizia apparsa sugli organi di informazione non ha destato particolare sorpresa. E’ lo stesso Direttore Generale Massimo Corinaldesi a ribadire la filosofia che viene applicata nel settore giovanile dell’Atletico Roma.

“Abbiamo sempre nutrito la massima attenzione – prosegue Corinaldesi- nel portare avanti l’attività del settore giovanile, che implica anche e soprattutto un senso profondo di responsabilità nei confronti dei giovani. Non a caso quest’anno abbiamo scelto un partner di valore come il Futbol di Luca Bergamini che condivide le nostre stesse valutazioni in merito alla formazione giovanile dei calciatori. Siamo sempre molto attenti a formare i giovani che saranno gli uomini e gli atleti di domani, e non badare soltanto all’aspetto tecnico. Proprio in quest’ottica abbiamo messo in campo sin dal nostro avvento, dei controlli periodici ai nostri ragazzi, che oltre a garantire la sicurezza della salute, servono anche a prevenire determinate situazioni che potrebbero poi diventare di rischio. Cerchiamo di trasmettere i sani principi della competizione leale, e soprattutto vengono illustrati dal nostro staff sanitario, i principi per i quali si somministrano determinati prodotti e per quale motivo. Questo per abituarli ad un senso di responsabilità e di conoscenza sin dai 14 anni”.

Leggi il resto

Longobardi, l’oro di Bassano

Christian Longobardi, appena arrivato alla corte di Jaconi, è stato capace di essere decisivo da subito e non appena Cetera lo ha schierato dal primo minuto, il centravanti napoletano lo ha ripagato con un gran gol di sinistro:

“Si è stato un bel gol ma il merito va a Guariniello che ha messo in mezzo una gran palla. Ci eravamo parlati in settimana dicendoci che con una giocata del genere avremmo potuto mettere in difficoltà la loro retroguardia.”

  • Ti sei inserito subito bene nel gruppo…

“E’ vero e di questo devo ringraziare i ragazzi che mi hanno accolto alla grande, come se fossi uno di loro da sempre. Io sono venuto a Bassano con entusiasmo e voglia di far bene. Non conoscevo nessuno di persona, a parte Porchia che ho affrontato qualche volta in campionato. Sandro è un lusso per qualsiasi squadra, dentro e fuori dal campo.”

  • Qual’è stato l’impatto con la città e la società?

“Ho giocato per tanti anni in Emilia e quest’anno ho iniziato a Viareggio, dove la società era quasi a conduzione familiare, ma mi sono trovato bene. Volevo però un contesto come quello di Bassano, dove c’è grande professionalità, organizzazione e voglia di crescere, senza fare follie ma con ambizioni importanti.”

Leggi il resto

Caccavallo vuole portare in alto il Pergocrema

Classe 1987, Giuseppe Caccavallo è il nuovo attaccante del Pergocrema. Buono il suo esordio nelle prime due frazioni giocate, nonostante egli stesso ammetta di non avere ancora nelle gambe i novanta minuti.

“Purtroppo la mia carriera calcistica è stata segnata dagli infortuni, arrivo da un lungo stop a Barletta dove ho avuto serti problemi alla schiena, ho anche pensato di smettere, ma poi la forza di volontà e la passione per questo sport mi hanno fatto resistere”.

Come hai cominciato a giocare a calcio ?

“Ho cominciato piccolissimo spinto da mio padre, di diventare calciatore era il suo sogno e mi ha portato sui campi da calcio. L’occasione è arrivata a dodici anni, quando mi hanno chiamato per un provino a Lecce. Il provino è andato bene e sono andato in un collegio a Lecce affrontando questa nuova avventura. Purtroppo avevo appena perso mio padre e mia madre mi ha lasciato andare a malincuore. Questa è stata la mia fortuna, Napoli non mi avrebbe dato molte altre occasioni.”

Giovane e lontano da casa…

“Sì, non è stato facile, ma è stata un’esperienza molto positiva, eravamo insieme anche con i ragazzi più grandi ed eravamo seguiti da un tutore, che era uno straordinario sacerdote con cui mi sento spesso ancora ora. Ho esordito poi in prima squadra nel Lecce di Zeman ed ho anche segnato un goal. Mi sembrava di toccare un cielo con un dito, sentivo di essere ad un passo dalla realizzazione del sogno, ma invece mi sono occorsi una serie di infortuni che mi hanno portato ogni anno a lunghi stop.”

Com’è stato il tuo impatto con Crema?

Leggi il resto

Incocciati: “Il mio Atletico andrà lontano”

Nonostante la sconfitta rimediata a Benevento, che frena le ambizioni di primato dell’Atletico Roma, in sala stampa Beppe Incocciati è soddisfatto della prova dei suoi ragazzi: “Abbiamo affrontato la gara con lo spirito giusto nonostante le tante assenza a cui abbiamo dovuto far fronte nelle ultime ore. Il rammarico più grande è proprio non aver sfruttato l’ottimo approccio alla gara quando abbiamo avuto almeno un paio favorevoli occasioni per passare in vantaggio prima di subire la rete del Benevento“.

Proprio a proposito del Benevento, Incocciati mostra il massimo rispetto per la squadra campana:

Il Benevento mi aveva fatto un’ottima impressione anche all’andata visto che è dotato di un organico di tutto rispetto, stavolta ci hanno messo più grinta e determinazione ed una volta sbloccato il risultato è stato tutto più facile”.

Leggi il resto

Il Como ci prova, l’Alessandria resiste

COMO-ALESSANDRIA 0-0

COMO (4-2-3-1): Castelli; Maggioni, Conti, Magli, Fautario (dal 21′ st Da Dalt); Riva, Filipe (dal 33′ st Fortunato); Bardelloni, Villar (dal 28′ st Scardina), Franco; Maah. A disposizione: Ciapessoni, Ambrogetti, Licata, Ardito. All. Garavaglia.

ALESSANDRIA (4-2-3-1): Servili; Pucino, Romeo, Cammaroto, Bonomi; Camillucci, Damonte; Negrini (dal 43′ st Cuneaz), Martini (dal 24′ st Bondi), Croce; Scappini (dal 36′ st Artico). A disposizione: De Marco, Segarelli, Machado, Ghinassi. All. Sarri.

Arbitro: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto.

Spettatori: 1000 circa.

Espulso: Oscar Brevi, al 43′ per proteste.

Ammoniti: Fautario, Camillucci, Maggioni, Bonomi.

Angoli: 4-2 per il Como.

Recuperi: 1′ pt – 4′ st

Un Como vivace e che ha dimostrato di essere sempre reattivo e sveglio non è riuscito ad aver la meglio su un’Alessandria che, complice le pessime condizioni del campo da gioco, ha cercato sin da subito di amministrare lo 0-0. Ottima la prova dell’estremo difensore dell’Alessandria Servili, che in almeno tre occasioni dice no ai tentativi dei lariani. All’87’ è ancora l’estremo ospite a negare il gol a Maah, respingendo un colpo di testa sotto porta. Sulla ribattuta poi il Como segna, ma tra le proteste la rete viene annullata dall’arbitro De Marco di Barcellona per posizione di fuorigioco del comasco Franco.

Leggi il resto

Foligno, Giunti: “E’ ora di vincere in casa”

Il tecnico del Foligno, Federico Giunti ha rilasciato le sue dichiarazioni per presentare la sfida casalinga di domani contro il Foggia.

Ecco alcuni estratti dell’intervista: “Come già più volte detto la nostra salvezza deve necessariamente passare dal nostr stadio, quindi domenica è importantissimo invertire un andamento interno davvero poco soddisfacente”.

La vittoria di Viareggio ha riequilibrato lo spogliatoio aprendo la possibilità di ballottaggi fra diversi giocatori per un posto da titolare.

” Speravamo – ha proseguito il mister – di recuperare tutti o quasi gli indisponibili ma, a Papa e Severini, si sono aggiunte le defezioni di Giovannini e Falcinelli. L’assenza in attacco è forse quella che pesa di più, visto che si tratta di un reparto dove siamo numericamente in pochi. Potrebbe essere l’occasione per La Mantia ma non ho ancora deciso come schierare i miei davanti visto che comunque di soluzioni se ne profilano diverse. Abbiamo da disputare un test importante contro un avversario che gioca ad immagine e somiglianza del suo allenatore; un organico che ritengo abbia le caratteristiche ideali per esprimersi come piace a Zeman. Insigne, Sau e oggi Farias mi ricordano un tridente del passato zemaniano composto da Signori, Baiano e Rambaudi, calciatori fisicamente non possenti ma che facevano della tecnica e della corsa la loro arma migliore”.

Leggi il resto