Feralpi – Piacenza diretta web 0-1

Partita da brividi quella del Lino Turina dove tra poco scenderanno in campo la FeralpiSalò ed il Piacenza, un match che può essere considerato uno scontro salvezza.

La squadra emiliana infatti, ha altro a cui pensare, c’è una società che sta per dare fallimento e nessuno vuole prenderla, ma nonostante questo va sottolineata la tenacia e la buona volontà dei giocatori che scendono regolarmente in campo facendo anche risultati.

Il Piacenza senza la penalizzazione di 4 punti ne avrebbe 7. La squadra bresciana invece non riesce a invertire la tendenza, ha cambiato allenatore e qualcosa si è visto nel match perso 1-0 contro il Pergocrema, ma a Romondina si chiede il miracolo della salvezza, e soprattutto la prima vittoria dopo cinque sconfitte. Il tecnico sembra intenzionato al turn over, Tarana e Tarallo sono le punte.

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Prato – Latina diretta web 1-1

Prato – Latina 2-1

Fari accesi presso lo Stadio Comunale Lungobisenzio, dove è in programma la gara valevole per il settimo trno di Prima Divisione B tra Prato e Latina

LE ULTIMISSIME DEL PRE PARTITA

Le formazioni ufficiali:

Prato: Layeni, Manucci, De Agostini, Fogaroli, Serafini, Lamma, Cavagna, Geroni, Alberti, Pisanu, Basilico. A disposizione: D’Oria, Sacenti, Varutti, Gori, Piantoni, Morelli, Silva Reis.
Laina: Martinuzzi, Toninelli, Toscano, Tortolano, Cafiero, Farina, Matute, Berardi, Andrade, Giannusa, Pagliaroli. A disposizione: Costantino, Gasperini, Bernardo, Ricciardi, Carta, Zampaglione, Merito.

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Trapani – Cremonese diretta web 0-0

Trapani – Cremonese 0-0

Nella lista dei desideri ci sta. Forse uno stadio Provinciale in grado di trasformarsi in fossa dei leoni. Per aggredire, prima ancora che possa proferir abbozzo di impegno e iniziativa, una Cremonese da marcia trionfale.

Cinque vittorie e un pareggio, messo lì perchè forse – per davvero – vincerle tutte è impossibile anche se sei uno squadrone capace – è così, è così – di far paura anche a club di categoria superiore. Sicilia agrodolce per i lombardi di Oscar Brevi, che i due punti li hanno lasciatoi per strada proprio lì, nella terra di Pirandello e tra gli anfratti di mare in cui si è bagnato anche il commissario Montalbano.

Così per dire: nella valigia metto un Trapani simil Siracusa, seppure le differenze tra le due squdre – tra le due città – siano notevoli. Ma somigliare al Siracusa vorrebbe dire, nello specifico, riuscire a imbrigliare la manovra di una formazione che tanto – da sola – non si imbriglia mai. Allora, mentre Erice si appresta a scrivere le ore rimanenti da qui a sera e carezzati da un olezzo piacevole che non rafffredda, i padroni di casa si accingono a osare.

Nella valigia metto: forse il desiderio di vincere e convincere, ma fossimo in Roberto Boscaglia nel bagaglio metteremmo anche solo il desiderio di vincere. Che per convincere c’è tempo. Intanto, nella terra degli agrumi, chi spaventa di più è un Le Noci che ha mostrato di fare gol in ogni maniera: un plauso ha chi lo ha scoperto e un doppio plauso a chi ha deciso che fosse il caso non solo di concedergli una opportunità ma pure di untarvi con decisione.

A caccia dei punti che le mancano per scalare la classifica in barba alla penalizzazione di inizio anno, i grigiorossi hanno lanciato il guanto di sfida. Nello specifico al Trapani, più in generale a Pergocrema e Frosinone che precedono. In senso lato, all’Europa tutta: facciamo a gara di chi farà più punti nel proprio campionato di competenza? Il finale di stagione potrebbe in tal senso confermare quel che hanno già detto le prime giornate: meglio la Cremonese del Barcellona.

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Reggiana, Matteini nel tridente; Pro Vercelli formato Avellino

Pro Vercelli reduce dal capolavoro di tattica e tecnica messo in scena domenica scorsa contro un Avellino a tal punto frastornato da non capirci – a un certo momento – più niente. Ripetere la stessa prestazione anche a Reggio Emilia contro la Reggiana affamata di punti è opzione non impossibile seppure più difficile.

 In ogni caso, al di là di quanti gol dii differenza sappia di volta in volta porre tra sè e gli avversari, la Pro Vercelli ha dato un segnale forte alle avversarie di categoria e girone: da dire, i piemonmtesi, ne hanno un bel po’. Il campo porta a esplicare problemi di formazione che interessano gli emiliani e gli uomini di Braghin.

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Portogruaro, a Della Rocca il gol; Bassano, Basso in difesa

Sulla carta, il menù ha prezzi fissi che si possono visionare in maniera preventibva: prima valuti, poi scegli. Fosse un ristorante, lo stadio Mecchia avrebbe camerieri pronti a girare lungo i tavoli con l’elenco nel dettaglio: sopra, vi si potrebbe leggere di quanto questo Bassano pare ancora poca cosa rispetto a un Portogruaro che ha cominciato senza infamia e senza lode ma a cui va riconosciuto il merito di essere lì, in quel nucleo di classifica nel quale staziona la maggior parte dei club di prima divisione B.

Allora, fosse il Mecchia un ristorante e la graduatoria un menù, uno andrebbe sul sicuro: per mangiare bene, meglio quel popò di roba che è il Portogruaro. Tuttavia: il Mecchia è tutt’altro, la classifica non sforna pietanze e, seppure lo facesse, è pur sempre vero che anche i cuochi più sopraffini potrebbero incappare in una serata di debacle imprevista. Improvvisa.

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Tritium c’è Floriano; Foggia, Lantieri in forse

Zitta zitta, la Tritium va. 11 punti in classifica la indicano quale quarta forza del campionato in grado di vantare un attacco da poco più di un gol a partita – otto in sei gare – e una difesa che subisce meno di una rete a incontro – quattro gol incassati.

Foggia, invece, è ancora sfuggente: nessuna defiance evidente ma nemmeno quel salto di qualità che porta a pensare di trovarsi di fronte a una formazione capace di lottare per traguardi importanti: sette punti in graduatoria messi in fila in primo luogo per l’attitudine pugliese a incassare poco.

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Prato, no Pesenti sì Pisanu; Latina, Tortolano e Toscano

Riscattare la sconfitta contro la Triestina subita tra le mura amiche: il Latina arriva a Prato con la determinazione causata dalla recente e freschissima delusione. Toscani messi ancora peggio, visto che i tre soli punti in graduatoria sono un allarme rosso che potrebbe diventare nero: ad aggiungere benzina sul fuoco, l’assenza – pesantissima – di bomber Pesenti che ad Andria ha rimediato un infortunio muscolare.

Chi garantisce un sorriso al pubblico di casa, sono Pisanu e Lamma: il trequartista rientra con la voglia di tornare a dettare i ritmi al reparto offensivo, il secondo riprende il proprio posto in difesa. Nelle file ospiti, mister Sanderra non può disporre degli infortunati Mariniello, Babù (alla ricerca della migliore condizione), Tortori (al rientro dopo la lesione muscolare), Merlin e Agius.

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Pisa din Ton; Como, Ciotola fa il Toledo?

Senza Toledo – out per squalifica – e con le pive nel sacco dopo la sconfitta inattesa e amara per come è maturata, contro la Spal: è un Como con ferite aperte  eancora da rimarginarsi quello che fa visita a un Pisa malconcio e con l’infermeria piena per metà. Premesse d’obbligo per annunciare una gara equilibrata siulla teoria.

Poi, certo, il campo saprà raccontare meglio e in maniera più dettagliata. In casa neroblu si deve far fronte a un’emergenza che fa il paio con la carenza di uomini a disposizione: conterà, tra qualche ora, tutta la generosità di cui la rosa toscana sarà capace.

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Viareggio corto, manca Maltese; Monza, Motta sceglie il 5-3-2

Due pareggi non sono certo serviti a smuovare una classifica ancora amara per il Viareggio – fanalino di coda del girone A di Prima Divisione con un solo punto conquistato (non si conta nemeno, tra l’altro, che i toscani partivano con il gap di -1) – e per il Monza, che a confronto sta nettamente meglio anche se cinque punti in sei gare sono ruolino – se non da retrocessione – da salvezza risicata.

 Nella circostanza, al Viareggio viene a mancare Maltese, la cui distorsione alla caviglia pareva meno grave di quanto in realtà si è rivelata: nulla di allarmante ma il fastidio non è ancora andato via mentre Pizza è stato fermato dal giudice sportivo. La squadra ha mandato di giocare più corta, legando al meglio i reparti tra loro.

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Feralpi, Remondina fa la rivoluzione; Piacenza con Guzman e Di Bella

Immaginate una ripresa da favola. Cosa viene in mente? Che l’Italia improvvisamente si riprenda da una crisi economico-politica sempre più cronica? No, roba purtroppo più semplice seppure – nel suo piccolo – complessa e incredibile. Immaginate una ripresa da favola, si diceva, e che quel capolavoro sia riuscito in 45′ di calcio giocato a una squadra in netta difficoltà. Societaria e calcistica.

A tal punto grande, quella favola, che il Piacenza – capace di viverla – potrebbe da lì in avanti aver ribaltato i destini del suo campionato. Quanto avvenuto al Garilli contro il Lanciano ha del miracoloso, lo sanno bene anche gli uomini di Remondina: perchè il Feralpisalò contro quel Piacenza, rischia di incappare tra qualche ora.

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