Ormai l’etichetta di “ammazzagrandi” al Taranto di mister Dionigi non gliela toglie più nessuno. Sulle rive joniche, dopo le tre sberle rifilate al Benevento di Galderisi, la squadra rossoblu domenica si è tolta la soddisfazione di battere la Nocerina, formazione che è al comando del girone B, era imbattuta da 21 settimane (un’eternità nel calcio moderno) ed ha praticamente già un piede in serie B. Contento e soddisfatto e come non esserlo! – mister Dionigi, che però sa che il cammino non è ancora concluso. Ecco la sua disamina della gara con i molossi: “La Nocerina ha disputato venti minuti di ottima fattura, anche se proprio nel primo tempo è stato il Taranto ad ottenere il vantaggio. Nella ripresa, però, siamo entrati in campo più cattivi: la capolista era venuta qui per vincere, pensando di chiudere anticipatamente, allo Iacovone, il discorso campionato. Invece ha subito il colpo della sconfitta”. Si può sopperire alla manovra mnemonica ed all’organizzazione dell’avversario: “Questa era una gara in cui occorrevano cuore e grinta- confessa il trainer modenese- Stiamo diventando forti dentro, come voglia di vincere, di fare risultato. Avevo detto ai miei di partire forte: non c’erano tensioni che tenessero, stavolta”.
Redazione
Ravenna, patron Fabbri: “Siamo un po’ sotto tono”
Nel dopo partita di Ravenna-Spezia il presidente Fabbri ha ammesso ai microfoni di radio International di aver visto un “Ravenna sotto tono. Eravamo anche partiti bene, con l’occasione capitata a Rosso che poteva cambiare la partita ma poi ci siamo innervositi per alcuni fischi dell’arbitro non molto normali. Siamo partiti infatti con qualcuno che ci teneva il freno a mano tirato e poi ci siamo complicati la vita da soli con quell’errore clamoroso di Tagliani perché da quel momento siamo andati in confusione. Insomma, è andata molto male, perché ci aspettavamo di ripetere la gara col Pavia e invece mentalmente non eravamo gli stessi. Comunque per noi resta tutto come prima: abbiamo sempre detto che prima dobbiamo trovare la salvezza e speriamo di raccogliere in fretta i punti che ci mancano, per poter essere più sereni. Avevamo fatto delle considerazioni più positive ma siamo stati portati alla realtà con le due trasferta a Verona e Alessandria e con la partita di oggi”.
Anche nelle dichiarazioni rilasciate a Radio International, il tecnico Leonardo Rossi ha preso le difese di Massimiliano Tagliani.
Herzan, ovvero colui che riportò lo Spezia alla vittoria
Il soldatino di Pardubice, Ondrej Herzan, non è solo l’autore del gol vittoria che regala ai bianchi tre punti fondamentali per la classifica, ma anche protagonista di una gara di … Leggi il resto
Cavese, Melotti si sfoga: “Difficile giocare in queste condizioni”
In casa Cavese la situazione continua ad essere molto incandescente, anche all’indomani dell’ottimo pareggio contro una formazione importante come la Virtus Lanciano. A fine gara, mister Mauro Melotti degli aquilotti conferma le dimissioni.
“Ho rimesso il mio mandato nelle mani del direttore Maglione, deciderà lui come agire. Ci sono una serie di situazioni che non mi permettono di lavorare come sono abituato a fare. Le chiacchiere della gente, le contestazioni dei tifosi durante la settimana, il campo in pessime condizioni. Ho chiesto garanzie, prima tra tutte che venga sistemato il terreno di gioco. Poi, che i miei calciatori non vengano ad allenarsi con la preoccupazione di esser contestati. Alla gente dico che non è obbligatorio venire allo stadio solo per contestare la squadra. I ragazzi vengono attaccati al minimo errore».
Uno sfogo vero e proprio quello di Menotti, mentre anche Andrea Camplone, tecnico della Virtus Lanciano, ha i suoi problemi, visto che i rossoneri sono in crisi da vittoria, pur giocando quasi sempre bene.
Virtus Lanciano, solo un punto con la Cavese
CAVESE – LANCIANO 0-0
- CAVESE (4-3-3): Pane; M. Ciano, Troise, Cipriani, Sirignano; Bacchiocchi, D’Amico, Siano (dal 17°st Di Napoli); Bernardo, Schetter (dal 34°st Santaniello), C. Ciano. Panchina: Botticella, D’Orsi, Piscitelli, Pascucci, Conti. Allenatore: Mauro Melotti.
- VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Chiodini (dal 29°pt Aridità); Vastola, Romito, Antonioli, Ferraro; Tamàsi (dal 30°st Volpe), Sacilotto, Amenta; Turchi (dal 23°st Zeytulaev), Di Gennaro, Titone. Panchina: Dall’Agnol, Tarquini, Improta, Colussi. Allenatore: Andrea Camplone.
- Arbitro: Francesco Paolo Saia (Palermo) Ass.ti: Raimondi/Serpilli.
- Note: Ammoniti: C. Ciano, Cipriani, M.Ciano (C), Romito, Sacilotto, Ferraro (VL). Espulsi: C. Ciano al 46°st per somma di ammonizioni. Angoli 4-1; recupero 3’ pt – 3’ st , spettatori 1.300 circa
La Virtus torna con un punto dalla trasferta di Cava. Una gara che vedeva le due squadre giocarsi una partita molto importante, per opposti obiettivi: ne è venuta fuori una sfida nervosa, tirata ma non bella sotto il profilo tecnico. I rossoneri, schierati per la quarta partita consecutiva con il 3-4-3 non prendono gol da altrettante partite (la Virtus ha la seconda difesa del campionato con appena 24 gol subiti; solo la Nocerina ha saputo far meglio con 23), continuano a soffrire terribilmente quando si tratta di “cacciarla dentro” e vedono allungare, davanti a loro, il trenino play-off.
Sudtirol, che rabbia per il 2-2 a Ferrara con la Spal
SPAL – FC SUEDTIROL 2-2 (0-2)
- Spal (4-1-4-1): Ravaglia; Belleri, Zamboni, Battaglia, Ghetti; Bedin; Melara, P. Rossi, Colomba, Corsi (42’pt Mendy); Fofana (3’st Volpe). A disposizione: Capecchi, Bortel, Pallara, G. Rossi. Allenatore: Remondina
- FC Suedtirol (4-1-4-1): Zomer; Brugger (36’st Burato), Franchini, Nazari, Martin; Odibe; El Kaddouri (21’st Mariano Romano), Furlan, Campo, Fischnaller (34’st Ciaghi) ; Marchi. A disposizione: Mair, Cascone, Anastasi, Sorrentino. Allenatore: Pellegrino
- Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone
- Reti: nel pt 24’ Marchi (0-1), 32’ Fischnaller (0-2); nel st 27’ Volpe su rigore (1-2), 34’ autorete Nazari (2-2)
- Note: ammoniti Ghetti (S), Campo (FCS), Furlan (FCS), Odibe (FCS), Bedin (S), Zamboni (S)
Debutto col retrogusto amaro per l’FC Suedtirol del nuovo corso di mister Pellegrino. Nel posticipo serale a Ferrara, i biancorossi – padroni del campo per un’ora e in vantaggio per 2-0 a fine primo tempo (gol di Marchi e Fischnaller) – si fanno rimontare nel finale dalla Spal per il definitivo 2-2. Biancorossi anche sfortunati, giacché il primo gol della Spal è arrivato su un rigore inesistente, mentre la rete del pareggio estense è stata frutto di una sfortunatissima autorete di Nazari.
Doppio Infantino, il Barletta risorge nel derby
BARLETTA-ANDRIA 3-2
- RETI 4′ pt Infantino, 17′ pt Infantino (rig.), 8′ st Lucioni, 16′ st Minesso, 42′ st Del Core (rig.)
- BARLETTA (4-2-4) Gabrieli; Masiero, Ischia, Lucioni, Frezza; Guerri (dal 41′ s.t. Geroni), Rajcic; Simoncelli, Innocenti (dal 20′ s.t. Agnelli), Infantino (dal 37′ s.t. Margiotta), Bellomo. (Tesoniero, Cerone, Maino, Lorusso). All. Cari
- ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Fazio, Ceppitelli, Di Bari, Di Simone; Statella (dal 26′ p.t. Carretta), Moro, Evangelisti (dal 7′ s.t. Berretti), Paolucci; Cozzolino (dal 1′ s.t. Minesso), Del Core.( Palazzi, Coletti, Pierotti, Anaclerio). All. Degli Schiavi.
- ARBITRO Del Giovane di Albano Laziale
- NOTE spettatori 3.465, dei quali circa 600 andriesi. Incasso totale euro 26.345,00. Espulso per doppia ammonizione Ceppitelli (A) al 18′ s.t.. Ammoniti Lucioni (B), Di Bari, Del Core e Di Simone (A). Angoli 9 a 4.
Provate ad immaginare un derby. Nei sogni, ogni tifoso, ci mette una vittoria che può essere dilagante, quasi umiliante per l’avversario e poi convivere con un finale di gara che paradossalmente è da sofferenza pura.
Questo è stato Barletta-Andria, la splendida realtà, però, è che la vittoria della squadra di Cari è stata bella, magari inopinatamente sofferta nel finale, ma strameritata contro una diretta concorrente per non retrocedere e i tre punti ora proiettano i biancorossi fuori dai play-out, cosa che nel corso di questa stagione era accaduta soltanto una volta, alla vigilia di Natale.
Un Barletta deciso, quello che è partito ai nastri di partenza del derby. Cari si traveste da “Mourinho” e rischia il 4-2-4. Alla fine avrà ragione lui, perchè il punto debole dell’Andria è proprio la difesa. Infatti dopo solo tre minuti, Infantino (nella foto Ri.Co.) raccoglie un regalo di Ceppitelli e trafigge Spadavecchia.
Pisa batte Foligno, continua la rincorsa-salvezza
PISA -FOLIGNO 1-0
- Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari (28’st Fanucchi), Reccolani, Obodo, Favasuli (41’st Sereni); Carparelli (35’st Oliveira), Guidone. A disp: Lanni, Ton, Stendardo, Mosciaro. All. Pagliari.
- Foligno (4-3-1-2): Rossini; Iacoponi, Gregori (28’pt Sala), Cusaro, Bassoli; Fondi, Papa (20’st Coresi), Fedeli; Cavagna; Falcinelli (6’st La Mantia), Moro. A disp: Zandrini, Severini, Castellazzi, Menchinella. All. Giunti.
- Arbitro: Gavillucci di Latina (Di Iorio-Giampietruzzi).
- Marcatori: 36’pt Carparelli
- Note: cielo coperto, terreno non in perfette condizioni. Angoli 2-3; Ammoniti: Gregori, Carparelli, Calori. Recupero: 1’pt; 4’st
Prosegue la rincorsa salvezza dei nerazzurri al terzo successo nelle ultime quattro partite. I ragazzi di Pagliari hanno giocato con la grinta e la voglia di chi conosce bene l’importanza della posta in palio e alla fine hanno meritato i tre punti. Il Foligno ha provato a reagire ma si è scontrato sulla compattezza di un Pisa dal volto nuovo, deciso a togliersi al più presto dalle sabbie mobili della classifica.
Doppio Clemente, Benevento ok a Lucca
LUCCHESE – BENEVENTO 1-2
- Lucchese (4-3-1-2): Pennesi; Bova, Bertoli, Lollini, Baldanzeddu; Piccinni (38’st. Khoris), Carloto, Galli(17’st. Pani); Grassi; Marotta, Crocetti(33’ Marchetti). A disp.: Pardini, Del Nero, Hemmy, Taddeucci. All.: Indiani
- Benevento (4-2-3-1): Paoloni; Formiconi (12’st. Pintori), Siniscalchi, Landaida, Palermo(25’st. Zito); Vacca, Bianco; La Camera, Clemente, D’Anna(17’st. Bueno), Evacuo. A disp.: Corradino, Sigorini, Pacciardi, Grauso. All.: Galderisi
- Arbitro: Sig.Di Bello di Brindisi
- Marcatori: 16’ pt. Marotta, 34’st. e 37’st. Clemente
- Ammoniti: Palermo (B) Espulsi: 43’st. Pani (L). Corner: 4 a 3
Il calcio da. Il calcio toglie. Pur giocando una delle migliori gare della stagione, la Lucchese ha ceduto al Benevento (1-2). Si è vista una Lucchese in grande spolvero ma gli errori in zona gol e gli episodi avversi hanno ribaltato il punteggio nel finale. Pronti via…e la Lucchese ha premuto subito sull’acceleratore. Marotta ha avuto un paio di grandi opportunità, trasformando la seconda nel gol del vantaggio. I rossoneri hanno attaccato ancora. Pericolosi Piccinni e Grassi che hanno sfiorato il raddoppio.
Como a forza 4, Pavia ko
COMO-PAVIA 4-2 Marcatori: Germinale all’8′ pt e 11′ pt, Guadalupi al 23′ pt; Guadalupi al 2′ st, Franco al 17′ st su rig., Lacarra al 38′ st. COMO: Castelli; Semenzato, … Leggi il resto
Paganese, punto d’oro al “Brianteo di Monza”
MONZA BRIANZA-PAGANESE 0-0 (0-0)
- MONZA BRIANZA (5-3-1-1): Westerveld; Oualembo, Esposito D. (16′ s.t. Esposito A.), Cudini, Fiuzzi, Campinoti; Ricci, Iacopino, okovic (29′ s.t. Prato); Seedorf S. (1′ s.t. Furlan); Masini. In panchina: Marcandalli, Tuia, Anghileri, Russo. All.: Verdelli.
- PAGANESE (5-2-3): Ginestra; Santarelli, Urbano, Fusco, Radi (35′ s.t. Cuomo), Imparato; Vicedomini, Casisa; Tortori, Ferraro (35′ s.t. Triarico Tateo), Lepore (48′ s.t. Liccardo). In panchina: Virgili, Ingrosso, Di Pasquale, MacrÏ. All.: Capuano.
- ARBITRO: Bietolini di Firenze.
- NOTE: calci d’angolo 5-2; ammoniti Iacopino, okovic, Esposito A., Radi e Tortori; recuperi 2′ e 4′; spettatori paganti 403, abbonati 427, per un incasso complessivo di 8212 euro.
Termina senza reti la sfida del “Brianteo” tra Monza e Paganese. Un punto che consente agli azzurrostellati di mantenere inalterato il distacco dai lombardi. Mr Capuano, che ritrova il suo posto in panchina dopo le due giornate di squalifiche, si affida agli “over” e inserisce Santarelli ed Urbano in luogo di Di Pasquale ed Ingrosso. Corrado Verdelli, di contro, alle prese con numerose assenze, si affida alla formazione annunciata alla vigilia; il bomber di casa Ferrario non recupera ed in attacco spazio alla coppia Masini-Seedorf. Il match inizia con le due squadre molto bloccate vista l’importanza della posta in palio. La prima azione degna di nota è di marca azzurro stellata: Imparato, servito bene sull’out sinistro, mette al centro un bel cross che risulta però leggermente lungo per Tortori. Al 10’ pt ancora Paganese in avanti.
Spezia, prima vittoria esterna (a Ravenna) della stagione
RAVENNA – SPEZIA 0-1
- RAVENNA (4-4-2 ) Rossi (40’ pt Pellegrino); Carnesalini; Tagliani, Fasano, Sabato; Rossetti (25’ st Gerbino Polo), Fonjock (13’ st Cazzola), Sciaccaluga, Maggiolini; V. Chianese, Rosso. A disp. Corbelli, Rosini, Guitto, Lapadula. All. Rossi.
- SPEZIA ( 4-3-2-1) Conti; Bianchi, Fissore, Comazzi, Marchini; Padoin, Buzzegoli, Herzan; Casoli (28’ st E. Chianese), Basso (39’ st Boldrini); Musetti (42’ st Cesarini). A disp. Fiorillo, Buscaroli, Musto, Ferrarese. All. D’Adderio.
- Arbitro: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (assistenti Amato e Bellagamba).
- Rete: 35’ pt Herzan.
- Note: spettatori 1.800 circa. Ammoniti Fonjock, Bianchi, Sabato, Comazzi, Sciaccaluga. Recupero 4’ e 5’.
Una rete di Herzan consegna la prima vittoria esterna allo Spezia e ferma a otto gare la striscia positiva del Ravenna al Benelli, costringendo i giallorossi a svegliarsi dal sogno play off. E dire che la giornata sembrava ancora una volta di quelle propizie per Fasano e compagni che già al 10′ sfioravano il vantaggio: scambio Carnesalini-Chianese-Rosso con quest’ultimo che costringeva Conti alla deviazione in angolo. In realtà, poi era la squadra di D’Adderio a prendere in mano il gioco, andando vicino all’1-0 al 16′ con Basso (diagonale da sinistra che sfiorva il palo opposto) e al 31′ con Buzzegoli (punizione dalla trequarti sulla quale Rossi prima calcolava male il tempo dell’uscita e poi rimediava mettendo in corner) prima di trovarlo al 34′ con Herzan, favorito da un errato retropassaggio di Tagliani.