Caccavallo vuole portare in alto il Pergocrema

Classe 1987, Giuseppe Caccavallo è il nuovo attaccante del Pergocrema. Buono il suo esordio nelle prime due frazioni giocate, nonostante egli stesso ammetta di non avere ancora nelle gambe i novanta minuti.

“Purtroppo la mia carriera calcistica è stata segnata dagli infortuni, arrivo da un lungo stop a Barletta dove ho avuto serti problemi alla schiena, ho anche pensato di smettere, ma poi la forza di volontà e la passione per questo sport mi hanno fatto resistere”.

Come hai cominciato a giocare a calcio ?

“Ho cominciato piccolissimo spinto da mio padre, di diventare calciatore era il suo sogno e mi ha portato sui campi da calcio. L’occasione è arrivata a dodici anni, quando mi hanno chiamato per un provino a Lecce. Il provino è andato bene e sono andato in un collegio a Lecce affrontando questa nuova avventura. Purtroppo avevo appena perso mio padre e mia madre mi ha lasciato andare a malincuore. Questa è stata la mia fortuna, Napoli non mi avrebbe dato molte altre occasioni.”

Giovane e lontano da casa…

“Sì, non è stato facile, ma è stata un’esperienza molto positiva, eravamo insieme anche con i ragazzi più grandi ed eravamo seguiti da un tutore, che era uno straordinario sacerdote con cui mi sento spesso ancora ora. Ho esordito poi in prima squadra nel Lecce di Zeman ed ho anche segnato un goal. Mi sembrava di toccare un cielo con un dito, sentivo di essere ad un passo dalla realizzazione del sogno, ma invece mi sono occorsi una serie di infortuni che mi hanno portato ogni anno a lunghi stop.”

Com’è stato il tuo impatto con Crema?

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Borgonovo e il Como di nuovo insieme

E’ inutile dilungarsi troppo sui sentimenti che legano Stefano Borgonovo al Calcio Como e quelli che legano il Calcio Como a Borgonovo; la decisione della squadra lariana di inserire sulla maglia il logo della Fondazione è il naturale proseguimento di una storia che ebbe inizio quando l’allora piccolo Stefano a 11 anni cominciò a calcare i campi di calcio del settore giovanile della società lariana.

Una storia che a distanza di oltre 30 anni prosegue ancora più forte e motivata di prima. Basta riportare la risposta che Stefano ha dato ad una domanda della giornalista di Sky, la quale chiedeva che sensazione dava vedere il suo nome e il suo numero sulla maglia del Como: “normale perchè quella maglia non l’ho mai tolta”.

Il Calcio Como ha voluto che il logo della Fondazione Stefano Borgonovo onlus, l’ente creato dallo stesso Stefano per aiutare la ricerca contro la SLA, comparisse sulle proprie maglie da subito. Stefano e Chantal Borgonovo hanno gradito l’iniziativa e si sono detti entusiasti della cosa.

Quindi anche grazie alla LEGEA e al Point LEGEA di Lecco, che in tempi brevissimi hanno dapprima prodotto le maglie poi offerto le stampe dei loghi, già domani pomeriggio il Como potrà scendere in campo con il logo ben in vista sul petto.

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Spal, si teme un lungo stop per Fofana

Dopo due giorni di riposo oggi riprenderà la preparazione spallina. Questo il programma completo: mercoledì 26/01 -ore 14.30 allenamento al centro sportivo di via Copparo; giovedì 27/01 – doppia seduta … Leggi il resto

Barletta, via Sciannimanico. Arriva Cari

La S.S. Barletta Calcio ha esonerato dalla conduzione tecnica della prima squadra il sig. Arcangelo Sciannimanico. Al suo posto è stato tesserato il sig. Marco Cari, già tecnico, tra le altre, di Salernitana, Perugia, Arezzo e Taranto. Cari si avvarrà del lavoro del suo vice Stefano Furlan.

Il nuovo tecnico, che ha svolto ieri pomeriggio il suo primo allenamento con la sua nuova squadra, è stato presentato nel corso di una conferenza allo stadio “Puttilli”. La società biancorossa coglie l’occasione per ringraziare Arcangelo Sciannimanico per il lavoro svolto e gli augura un brillante prosieguo della sua attività.

Come nel suo primo giorno di scuola, Marco Cari, ha voluto conoscere i suoi nuovi alunni. “Devo dire – dice il tecnico di Ciampino – che ho trovato una squadra piuttosto abbattuta dal punto di vista del morale. Penso che dovremo lavorare soprattutto in questa direzione, perchè l’organico è di tutto rispetto”.

Non ha dubbi l’ex tecnico di Taranto e Salernitana sulla qualità del Barletta.

“Se fossimo ad inizio campionato – aggiunge Cari – non avrei dubbi nel considerare il Barletta tra le prime quattro-cinque del torneo. E’ chiaro che adesso la situazione è diversa perché in realtà siamo ultimi, senza le penalizzazioni, e squadre che hanno giocatori di qualità spesso hanno problemi quando si trovano in queste situazioni. E’ il nostro un campionato molto equilibrato e a parte la Nocerina possiamo giocarcela contro chiunque”.

Simpatico, poi, il siparietto in sala conferenze. “Vi vedo tristi, coraggio”.

Così Cari si è scherzosamente rivolto ai cronisti presenti. Grande risata che ha contribuito a stemperare un’aria piuttosto grigia.

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Lucchese, rammarico per due punti persi

LUCCHESE – ANDRIA 1-1

Marcatori: 37′ pt. Grassi (L), 2′ st. Di Simone (A)

Lucchese: Pennesi, Baldanzeddu, Pezzi, Cardona, Lollini, Bertoli, Grassi, Piccinni, Marotta, Galli, Biggi (35′ st. Taddeucci). A disp.: Pardini, Bartoccini, Bova, Del Nero, Marasco, Marchetti, Taddeucci. All.: Indiani

Andria: Spadavecchia, Fazio, Di Simone, Ceppitelli, Di Bari, Coletti, Lacarra (32′ st. Caturano), Paolucci, Minesso (1′ st. Carretta), Anaclerio (1′ st. Berretti), Statella. A disp.: Palazzi, Nicolao, Sibilano, Pierotti, Caturano, Carretta, Berretti. All.: Papagni.

Arbitro : Sig. Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore

Ammoniti : Paolucci (A), Bertoli (L).

Spettatori : 2.260 circa

Il pareggio (1-1) fra Lucchese ed Andria è valso a ciascuna delle due squadre il terzo risultato utile consecutivo. E’ stata una gara di buona caratura ed entrambe le formazioni hanno confermato di attraversare un momento positivo. In casa rossonera il rammarico di aver centrato un palo con Marotta ed aver sciupato il vantaggio propiziato da Grassi – tiro da fuori area – nel primo tempo.

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Siracusa, la soddisfazione di Ugolotti

SIRACUSA-JUVE STABIA 1-1

MARCATORI: 29’pt Mbakogu (JS); 30’st Spinelli (S)

SIRACUSA: Baiocco, Petta (48’st Giurdanella), Capocchiano, Spinelli, Moi, Ignoffo (k), Bongiovanni (12’st Mancosu), Abate, Cosa, Mancino, Giordano (24’st Corapi); A disposizione: Fornoni, Provenzano, Di Silvestro, Lucenti; Allenatore: Guido Ugolotti

JUVE STABIA: Colombi, Fabbro, Pezzella, Cazzola, Mezzavilla, Scognamiglio, Di Cuonzo, Davì, Corona (k) (33’st Raimondi), Ciotola (9’st Valtulina), Mbakogu (47’st Marano); A disposizione: Panico, Siragusa, Rizza, Tarantino; Allenatore: Giuseppe Braglia

Arbitro: Sig. Denis Santonocito (Abbiategrasso). Assistente1: Sig. Lorenzo Orlandi (Arezzo); Assistente2: Sig. Davide Giampetruzzi (Chiavari)

Note: osservato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio della gara per commemorare il militare italiano, Luca Sanna, caduto in Afghanistan. Spettatori: 2.359 (compresa quota abbonati e 100 tifosi della Juve Stabia ospitati dall’ U.S. Siracusa); Incasso: euro 19.569 (compresa quota abbonati) Ammoniti: Cosa (S); Mbakogu (JS); Corapi (S); Spinelli (S)Ignoffo (S); Di Cuonzo (JS) Corner: 6-6; Recupero: pt 2’ – st 4’ + 1’

Il Siracusa non lascia scappare la Juve Stabia e risponde al gol di Mbakogu con Spinelli al 30′ della ripresa. A fine gara, ecco le parole di mister Ugolotti (Siracusa) in sala stampa.

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Foggia, quattro minuti di ordinaria follia

FOLIGNO-FOGGIA 2-1

FOLIGNO CALCIO (4-3-1-2): Rossini, Iacoponi, Merli Sala, Bassoli; Fondi, Castellazzi, Cusaro, Sciaudone (74´ Coresi); Cavagna; La Mantia (46´ Fedeli), Giacomelli. A disp. Zandrini, Gregori, Fiorucci, Menchinella, Fedeli, Tomassini. All. Federico Giunti

U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli, Caccetta (70´ Palermo), Rigione, Romagnoli, Regini; Kone, Salamon, Laribi; Farias, Sau, Insigne. A disp. Ivanov, Iozzia, Burrai, Agostinone, Varga, Agodirin. All. Zdenek Zeman

ARBITRO: Claudio Gavillucci di Latina (Pedrini-Romei)

MARCATORI: 29´ Insigne (F), 58´ Fedeli (Fol), 62´ Sciaudone (Fol)

AMMONITI: Laribi, Sau, Salamon (F)

NOTE: Giornata fredda, terreno gibboso. Spettatori 1.203 (un centinaio provenienti da Foggia) per un incasso di € 8.134 (rateo abbonati più paganti). Angoli 7-7. Recupero 2´ pt; 3´ st.

Una sconfitta che brucia. Dopo la scorpacciata di gol e divertimento contro il Lanciano, il Foggia in versione Dottor Jekyll e mister Hyde perde punti preziosi in quel di Foligno, cedendo due a uno contro gli umbri. Una sconfitta inaspettata, soprattutto alla luce del primo tempo in cui Insigne e compagni avevano dettato legge sugli uomini di Giunti. Ma tant´è. Sono bastati quattro minuti nella ripresa per consentire ai padroni di casa di tirare un sospiro di sollievo in chiave salvezza.
In campo vanno due squadre giovanissime: 20,9 l´età media dei biancoazzurri, addirittura 19,5 quella dei satanelli.

In campo però il confronto è subito serrato: Santarelli chiude bene su Giacomelli, dall´altra parte Farias ha l´occasione d´oro su perfetto assist di Marco Sau ma trova Rossini sulla sua strada. Sempre il brasiliano si fa vedere al 22´ su azione di contropiede ma calcia a lato.

Il Foggia gira a meraviglia, Foligno ci capisce poco e così il vantaggio rossonero al 29´ è una logica conseguenza: Laribi saluta tutti e va sul fondo, assist al bacio per Insigne che deve solo spingere dentro la sfera. Uno a zero strameritato per i ragazzi di Zeman. Il Foligno abbozza una reazione a cinque minuti dalla fine del primo tempo, Lamantia si invola in porta e ha la grande chance ma si perde sul più bello. Poco dopo è Sau a mangiarsi le mani su un tentativo ravvicinato che solo un grande Rossini può sventare. E´ l´ultima emozione della prima frazione, ai punti il vantaggio del Foggia è più che legittimo.

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