Spal, Bedin: “Col Sorrento una grande prova”

Finalmente la Spal è tornata ad aggiungere un punto alla propria classifica, ottenendo un pareggio frutto di una prestazione di grande generosità, contro la seconda della classe Sorrento. A parlare nel dopo gara, Maurizio Bedin, vero gladiatore di giornata, e Milan Bortel, granitico in difesa a sostituire lo squalificato Zamboni.

«Oggi ritengo che sia giusto fare i complimenti a chi si è fatto trovare pronto a sostituire chi non poteva essere in campo – commenta Bedin –. La mia prestazione? Sì, sono contento. Attraverso un buon periodo di forma, anche se devo ancora lavorare tanto per migliorare nella gestione del pallone. Se ho fatto una buona prova è comunque merito anche di tutta la squadra. Eravamo ben massi in campo, e quando ci sono le giuste distanze tra i reparti e tutti svolgono con attenzione i propri compiti, diventa più facile recuperare il pallone. Poi, volendo andare nei particolari, queste sono proprio le mie caratteristiche».

La nuova disposizione tattica sta giovando alla Spal?

«Direi che si possono trarre annotazioni positive, ma il discorso va oltre. Più che di posizioni è una questione di mentalità. Quando in campo ci aiutiamo tutti come è accaduto oggi, i risultati di solito arrivano».

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Bassano, tutti contenti nonostante il pareggio

Il punto conquistato domenica al Mercante è un punto pesante per il Bassano, perchè consente ai giallorossi di aumentare il distacco dalla zona playout con una partita in meno da giocare. La partita si annunciava difficile per il Bassano e così è stato, ma i giocatori hanno dato tutto ed il punto può forse andare stretto. Jaconi sottolinea la grande prova di carattere dei suoi ragazzi: “Si sono battuti come leoni, dando tutto sul campo. Niada ne è l’emblema: aveva avuto dei problemi in quest’ultimo periodo ma li ha superati ed ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo avuto due grosse occasioni, con Beccia e La Grotteria, ma al di la di questo,non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo, i ragazzi sono encomiabili. Chi ha giocato ha veramente dato tutto. Ora non dobbiamo fantasticare, sappiamo qual’è il nostro compito e lotteremo fino alla fine per ottenerlo”.

Molto soddisfatto il Direttore Generale Braghin al termine della gara:

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Spezia, Pane non si dà pace per la sconfitta con la Cremonese

Mister Alessandro Pane visibilmente deluso al termine della sfida contro la Cremonese, sfida che lo Spezia, in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, sembravaSpeza,  aver chiuso già nella prima frazione di gioco, ed invece un rigore ed una magia di Coda allo scadere hanno ribaltato il risultato:
“Commentare tatticamente una partita come quella di domenica non mi sembra davvero possibile; con il campo in quelle condizioni non c’era altro da fare che lanciare lungo e poi dare la caccia alle seconde palle. Su questo campo l’uomo in più non è un fattore discriminante, vale meno che in altre situazioni, ma in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, la partita era chiusa, non c’era più storia. A rimetterla in discussione siamo stati noi a seguito di episodi negativi che noi abbiamo provocato; abbiamo commesso ingenuità che sono state pagate a carissimo prezzo. La vittoria era davvero importante, per tutto, e sembrava cosa fatta. Poi da una palla che sta andando fuori prendi il gol che rimette tutto in discussione”.

Mister Pane poi si ferma a parlare e discutere dei singoli episodi che hanno deciso il match, difendendo apertamente i suoi ragazzi.

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Pisa, un derby da cineteca

PISA – LUCCHESE               2-0

  • Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari(18 2 Fanucchi), Passiglia (45 2st. Sereni), Reccolani, Favasuli, Guidone, Carparelli (30 2st. Mosciaro).  A disp.: Lanni, Stendardo, Amoroso, Ferreira de Oliveira, Mosciaro. All.: Pagliari
  • Lucchese(4-3-1-2): Pennesi; Baldanzeddu, Bova, Bertoli, Pezzi;  Pani, Carloto, Piccinni (24 2st. Hemmy); Grassi (30 2st. Galli); Taddeucci, Crocetti. A disp.: Pardini,Bartoccini, Del Nero, Ettorre, Marchetti. All.: Indiani
  • Arbitro: sig. Coccia di San Benedetto del Tronto
  • Marcatori: 35′ Ilari, 27′ st Fanucchi
  • Ammoniti: Crocetti (L), Reccolani e Mosciaro (P)

Il derby perfetto. Con un gol per tempo il Pisa si aggiudica l’edizione 2011 del derby del Foro e, grazie al secondo successo consecutivo, inizia a ritrovare posizioni confortanti nell’ottica di una corsa verso la salvezza ancora tutta da vivere.

I nerazzurri di mister Dino Pagliari hanno saputo capitalizzare al meglio la sosta di campionato: perfetta infatti la preparazione della gara e ottimale la gestione dei novanta minuti durante i quali il Pisa ha sempre tenuto il mano il pallino del gioco meritandosi il successo finale.

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Foggia, vittoria che sa di playoff

ANDRIA-FOGGIA 0-1

  • A.S. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Fazio, Di Bari, Ceppitelli, Di Simone (71´ Berretti); Statella, Coletti, Paolucci, Doumbia (67´ Carretta); Del Core, Caturano (56´ Cozzolino). A disp. Palazzi, Sibilano, Pierotti, Anaclerio. All. Aldo Papagni
  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Kone, Romagnoli, Torta, Regini; Burrai, Salamon, Laribi (73´ Palermo); Farias (68´ Agodirin), Sau (Agostinone), Insigne. A disp. Ivanov, Tomi, Caccetta, Varga. All. Zdenek Zeman
  • ARBITRO: Marco Viti di Campobasso (Fiorito – Suriano)
  • MARCATORI: 43´ Insigne
  • AMMONITI: Romagnoli, Palermo (F); Paolucci, Coletti, Del Core (A).
  • NOTE: Giornata piovosa, terreno pesante. Angoli 6-1. Recupero 1´ pt; 5´ st.

La pausa fa bene al Foggia che si lascia alle spalle le polemiche della gara contro il Gela e si prende tre punti pesantissimi in quel di Andria, dove un gol di Insigne decide il derby della 26° giornata di Prima Divisione gir. B.

Zeman ritrova Regini e Burrai e schiera Torta accanto a Romagnoli; Papagni, invece, ha solo l´imbarazzo della scelta.

I rossoneri partono bene e Salamon manca subito una buona occasione di testa, mentre al 7´ Laribi viene anticipato di un soffio su un assist sotto-porta di Farias. L´Andria sta a guardare e così sono ancora i satanelli a far tremare Spadavecchia: Kone sembra Kakà in mezzo agli avversari, dribbling e assist per Laribi che in spaccata centra il palo con la deviazione decisiva del portiere andriese. La pericolosità dei padroni di casa sta tutta in un tiro dalla distanza di Statella ma non bastano per togliere gli sbadigli a Santarelli. Anzi, al 43´ il Foggia va in gol: schema perfetto su punizione, Burrai pesca al centro dell´area di rigore Insigne che controlla, batte Spadavecchia e permette ai circa 300 tifosi rossoneri possono gioire con lui, che festeggia con Agodirin davanti alla panchina del Foggia.

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Juve Stabia fermata a Gela

GELA – JUVE STABIA                      0-0

  • Gela (4-4-2): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Aliperta; Cunzi (43’ st Saani), Zaminga, Giardina, Bigazzi; Docente, Carbonaro (29’st Rabbeni). A disposizione: Maraglino, Crivello, Cossentino, Piano, Avantaggiato. All. Alfonso Ammirata.
  • Juve Stabia (3-5-2): Colombi; Fabbro, Molinari (44’1t Maury), Scognamiglio; Dicuonzo, Cazzola (9’st Mbakogu), Mezavilla, Danucci, Dianda; Corona, Albadoro (16’st Raimondi).A disposizione: Vono, Pezzella, Tarantino, Marano. All.Piero Braglia.
  • Arbitro: signor Federico La Penna di Roma 1.Assistenti: Gianluca Maspero di Como e Paolo Pulcini di Bergamo.
  • Ammoniti: 9’st Cazzola (JS); 45’st Saani (GE).
  • Note: Giornata di pioggia ( temperatura 13° gradi ) terreno allentato. Osservato un minuto di raccoglimento nel ricordo del militare italiano perito in Afghanistan. Prima del match è stato intonato l’inno nazionale italiano. Circa 50 i tifosi a seguito delle vespe. Calci d’angolo : 4-7. Recupero : 3’1t, 3’2t.

Gela. Match valevole per la nona giornata di ritorno con le vespe impegnate allo Stadio “Vincenzo Presti” di Gela contro la locale compagine, guidata da mister Ammirata. Dopo una lunga fase di studio, la prima azione degna di cronaca si registra al 25’ quando il Gela con Carbonaro, servito da Aliperta, lascia partire un tiro ma Colombi è attento e blocca in facile presa. Al 44’ la Juve Stabia sostituisce l’infortunato Molinari con Maury. Solo nella fase finale del primo tempo, il Gela esercita una leggera supremazia territoriale. Dopo 3’ minuti di recupero il signor La Penna manda le due squadre negli spogliatoi sotto una pioggia battente.

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L’Atletico Roma torna alla vittoria contro il Viareggio

ATLETICO ROMA – ESPERIA VIAREGGIO            2-1

  • ATLETICO ROMA (4-3-3): Ambrosi, Balzano, Angeletti, Baronio, Diaw, Padella, Esposito (65′ st Miglietta), Chiappara (84′ Caputo), Ciofani, (80′ Mazzeo) Mazzarani, Franchini. A disp. Previti, Pelagias, Romondini, Chiaretti. Allenatore: Giuseppe Incocciati.
  • ESPERIA VIAREGGIO (4-1-4-1): Pinsoglio, Brighenti, Bertolucci (74′ Silvestri), Pizza, Massoni, Fiale, Taormina, Castiglia, Bocalon, Kras (84′ Cristiani), D’Onofrio (48′ Marolda). A disp. Merlano, De Paola, Silvestri, Cosentini, Luppi. Allenatore Giuseppe Scienza.
  • Arbitro: Peretti di Verona.
  • Reti: 45′  Ciofani, 63′ Marolda, 86′ Mazzeo.
  • Amm. 13′ Angeletti, 75′ Bocalon, 84′ Mazzeo, 88′ Miglietta, 88′ Angeletti (espulso per doppia ammonizione).
  • Note: Al 42′ allontanato il Mister Scienza.

L’Atletico Roma torna alla vittori superando per 2-1 il Viareggio. Non è stato per nulla facile per la formazione di Incocciati, che solo a quattro minuti dal novantesimo e – forse su sospetta partenza in fuorigioco di Mazzeo – è riuscita a superare la squadra di Scienza, allontanata dal rettangolo di gioco dal direttore di gara per plateali e veementi proteste.

La cronaca – Al 2′ calcio d’angolo per l’Atletico Roma che si conclude con un tiro fuori dallo specchio della porta di Baronio. Al 18′ brutto fallo di Chiappara su Bertolucci. Batte Bocaloin la mette in mezzo ma il portiere capitolino in uscita alta intercetta la palla. Al 34′ punizione di Franchini, brivido in area bianconera, la palla finisce di poco a lato. Dopo undici minuti ancora Franchini atterrato al limite. Pericolosa punizione per l’Atletico Roma. Batte l’Ex Franchini, la palla finisce a lato della porta. Al 45’ ancora punizione, Franchini batte, la palla che finisce sul palo. Per un fallo di mischia l’arbitro concede il rigore. Segna Ciofani. Atletico Roma 1- Esperia Viareggio 0. Finisce il primo tempo e le squadre rientrano negli spogliatoi.

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Nocerina, un punto a Cosenza che vale

Cosenza-Nocerina 1-1

  • Cosenza: Marino, Cotroneo, Giacomini, Thackray, Fernandez, Matteini, Aquilanti(18’st Essabr), Evola, Biancolino, Fiore S., Degano. A disp: De Luca, Ungaro, Scarnato, Terranova, Sommario, Viscardi. All: De Rosa
  • Nocerina: Gori, Nigro, De Franco, Pomante, Scalise, De Liguori, Bruno(27’st Marsili), Bolzan, Negro(30’st Galizia), Castaldo(40’st De Martino), Catania. A disp: Amabile, Petrilli, Cvallaro, Galizia, Servi, De Martino. All: Auteri
  • Arbitro: sig. Ros di Pordenone
  • Marcatori: 28′ Negro, 74′ Essabr

Amm: Matteini(C), Fiore S.(C)

Prima dell’inizio della partita viene suonato l’inno d’Italia per omaggiare i centocinquant’anni dell’Unità nazionale. Poi, la Nocerina fa la partita, il Cosenza si difede con ordine. Campo in pessime condizioni che viene reso scivoloso dalla leggere pioggia che cade sul S.Vito. I palleggiatori della Nocerina trovano difficoltà a far girare palla. Al 7′ Biancolino fa la sponda di testa all’accorrente Giacomini che di piatto impegna seriamente Gori costretto ad un grande intervento. Al 15’ scivolone di Cotroneo che incespica nel calciare il pallone, ne approfitta Castaldo che crossa per Negro: stop di petto ad appoggiare per Catania che tira al volo ma il tiro viene ribattuto in calcio d’angolo. I 1500 sostenitori molossi si fanno sentire al San Vito: quasi monopolizzato il tifo sugli spalti. Al 28′ gol della Nocerina. De Liguori pesca sulla corsa Negro che dopo alcuni metri palla al piedi gonfia in diagonale la rete di Marino. Al 42′ De Franco perde palla al limite dell’area, ne approfitta Degano che lascia partire un tiro potente che finisce di poco a lato.

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Sy fa sognare il Taranto, Benevento battuto

AS TARANTO – BENEVENTO             3-1

  • Marcatori: 16’ pt Signorini, 37’ Sy, 5’ st Sy, 48’ st Garufo
  • AS TARANTO: Bremec, Sosa, Prosperi, Di Deo, Coly, Sabatino, Garufo, Giorgino, Girardi (36 2 st Rantier), Chiaretti (27’ st Pensalfini), Sy (43’ st Guazzo). A disp: Barasso, Cutrupi, Branzani, Berg. All: Dionigi
  • BENEVENTO: Paoloni, Pedrelli, Palermo, Grauso, Siniscalchi, Signorini, La Camera (27’ st D’Anna), Bianco, Evacuo, Clemente (12’ st Bueno), Mounard (17’ st Mounard). A disp: Corradino, Zito, Vacca, Landaida. All: Galderisi
  • Arbitro: Del Giovane (Albano Laziale)

Ammonito: Signorini, Pedrelli, Bianco, Giorgino, Sabatino.

  • Spettatori: 5260 (abbonati 1356). Incasso: 39737,00 euro.

Grandissima prova del Taranto che piega un ottimo benevento e vola al quarto posto in classifica tallonando di un punto la Juve Stabia. Partiamo con la cronaca.

Al 5’ subito Benevento pericolo con Clemente che recupera palla su Sabatino e spara da lontano. Bremec c’è. E’ però il preludio al gol: al 16’ Benevento in vantaggio. La Camera mette in mezzo una palla inattiva dalla tre quarti, Signorini la tocca di testa e trafigge Bremec in diagonale. Dopo quattro minuti, miracolo di Bremec su Clemente, al termine di un’azione travolgente. Al 29’ primo break del Taranto con Sy che spara da posizione impossibile. Alto.

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Paganese, primo punto in trasferta. Pergocrema, occasione sciupata

PERGOCREMA-PAGANESE            0-0

  • PERGOCREMA (3-4-3): Russo, Ghidotti, Lolaico, Romeo, Panariello, Ricci, Basile, Profeta, Caccavallo, Galli, Marconi (Maccan al 23’ st). A disp. Ingrassia, Guerci, Canzian, Scotto, Mammetti, Criaco. All. Maurizi
  • PAGANESE (3-4-3): Ginestra, Cuomo, Radi, Vicedomini, Urbano, Imparato (Di Pasquale al 15’ st), Gatti, Ferraro, Lepore (Casisa al 23’ st), Tortori. A disp. Virgili, Ingrosso, Triarico, Liccardo, Macrì. All. Capuano (in panchina Padovano)

Arbitro: Penno di Nichelino

Ammoniti: Profeta (Pe), Imparato (Pa)

  • NOTE. Recuperi: 1’; 4’.

In quel di Crema la Paganese sfata il tabù trasferta, conquistando il primo punto esterno della stagione e restando così in classifica agganciata al Monza. Mr Capuano, che squalificato si accomoda in tribuna lasciano il posto in panca al suo vice Padovano, riconferma in blocco la formazione che ha battuto la Reggiana, con la sola eccezione di Imparato che ritorna titolare. L’elevata posta in palio condiziona inevitabilmente il match. Al 5’ pt i padroni di casa vanno vicini al gol del vantaggio sugli sviluppi di un corner, ma è il palo a negare il gol agli avanti canarini. La Paganese risponde con Radi che ci prova dalla distanza, ma Russo risponde presente. Gli azzurrostellati, ben messi in campo, continuano a spingere sull’acceleratore, ma al 16’ pt è il Pergocrema a farsi vedere dalle parti di Ginestra con Caccavallo, il cui tiro finisce però di poco fuori. Al 33’ pt ancora canarini in avanti con Marconi, che sfiora il gol con un bel colpo di testa che termina però di pochissimo fuori dalla porta difesa da Ginestra. Poco prima della fine della prima frazione di gioco, annullato un gol a Marconi per posizione irregolare.

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Rossi lancia in orbita il Ravenna. Pavia ko

RAVENNA – PAVIA             2-0

  • Ravenna: Pellegrino, Carnesalini, Sabato, Rossetti, Rosini, Fasano, Guitto, Sciaccaluga, Rosso (87’Lapadula), Maggiolini (75′ Cazzola), Paolo Rossi (80′ Gerbino Polo). A disposizione: Gianmaria Rossi, Corbelli, Gardella, D’Esposito. Allenatore Leonardo Rossi.
  • Pavia: Spitoni, Tarantino, Visconti (59′ Caidi), Carotti, Preite, Blanchard, Puccio (74′ Meza Colli), Ferrini, Eusepi, Veronese, Veronese, Guadalupi (52′ Tattini).

A disposizione: Guerci, Pellegrini, Meregalli, Beretta.

Allenatore Gianluca Andrissi.

  • Arbitro: Mangialardi di Pistoia.
  • Marcatore: 37′ e 42′ Paolo Rossi.

Note: ammoniti Ferrini, Tarantino, Tattini (P) e Carnesalini (R). Angoli 4-9.

Il Ravenna archivia lo stop di Verona, riprende il feeling con il Benelli e inizia a sentire profumo di play off. Ai giallorossi basta un gran primo tempo per regolare il Pavia, grazie ad una doppietta di un sempre più ritrovato Paolo Rossi e iniziare a spostare l’obiettivo della stagione.

Senza Fonjock, mister Rossi ripropone una mediana tutta di qualità con Sciaccaluga e Guitto e la sua squadra se ne giova sin dall’inizio con una manovra che, pur su un campo scivoloso, riesce a trovare con facilità i due attaccanti, Rosso e Rossi. Semmai, a fare difetto, è la lucidità negli ultimi sedici metri dove a turno sbagliano un po’ tutti. E così, ad avere la chance più netta è proprio il Pavia con Eusepi che va in uno contro uno con Fasano e spara in diagonale da destra, sfiorando il palo della porta difesa da Pellegrino. Il pericolo suona la sveglia ai padroni di casa che aprono e chiudono i giochi nello spazio di quattro minuti: al 36′ Guitto, su calcio da fermo dalla trequarti, trova Rossi che colpisce al volo di destro e fulmina Spitoni; al 40′ è Maggiolini, al termine di un’azione insistita, a trovare il varco giusto per il solito Rossi che, nell’area piccola, in posizione decentrata, appoggia in rete questa volta col sinistro.

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