8a / Prima Divisione B scommesse e quote

Via, via. Il Pergocrema è davvero in fuga. E il Frosinone ha le qualità per tornare subito in B? Sonole domande sollecitate dalla parte alta della classifica in vista dell’ottava giornata di Prima Divisione B.

La capolista va a far visita allo Spezia di Michele Serena, quattro punti in due gare, in una sfida che assume il sapore del big match. Il segno X sembra il più probabile (3), sebbene entrambe le squadre non abbiano finora mai pareggiato in casa (i liguri) e fuori (i lombardi). Vittoria dello Spezia a 3.50, segno 2 a 2.80.

Difficile anche la trasferta del Frosinone che, dopo aver vinto le ultime quattro gare, deve ora tentare di legittimare la marcia verso la cima con la trasferta di Andria: anche qui il segno X sembra allettante sotto il profilo della quotazione (3) mentre il segno 1 è pagato 2.80 e il 2 a 3.30.

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8a / Prima Divisione A scommesse e quote

Ottava giornata di Prima Divisione A con la Ternana che ha subito la grande occasione di dimostrare quanto la vittoria colta a Taranto non sia stata solo frutto del caso. L’avversario da battere è il Pisa,  in ripresa dopo il successo ottenuto contro il Como. Le quote del match sono equilibrate: il successo umbro è quotato a 2, il pari frutta 3.30 volte l’investimento mentre una eventuale vitoria toscana viene pagata 4,50 volte la posta.

Trasferta non facile per il Taranto a Vercelli: la squadra piemontese arriva dal pareggio con la Reggiana mentre i pugliesi vogliono riprendere il cammino interrotto contro la Ternana. Il segno 1 sta a 2.90; il pareggio a 3.30 e la vittoria in trasferta deoi pugliesi viene valutato 2.70.

La Tritium va a far visita al Lumezzane che ancora non ha vinto in casa: lo sanno anche i bbokmakers che valutano l’1 a 1.80, la X a 3; il 2 è in lavagna a 3,70.

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VIDEO Frosinone – Triestina 2-1: chi non salta è di Latina

Assolutmente meritato: il tripudio finale – in casa Frosinone – si è trasformato in un accorato appello della curva ciociara affinchè i calciatori si recasssero sotto la curva per raccogliere iun applauso in grado di fare pan dan: tra le prestazione messa in mostra contro una Triestina ostica e pericolosa come sempre e la marcia che ha permesso ai canarini di insediarsi stabilmente al secondo posto in classifica, quella corsa verso il tifo caldo è parso un riconoscimento inevitabile.

Il campo ha raccontato un match piacevole e intenso: capovolgimenti di fronte e manovre corali, iniziative personali e spunti tattici interessanti.

La prestazione degli alabardati non è stata negativa ma la Triestina ha pagato in maniera eccessiva gli svarioni in retroguardia che hanno consentito ai padroni di casa di trovare la via del gol in due occasioni.

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VIDEO Lanciano – Spezia 0-0

Gran bel Lanciano – spregiudicato in fase offensiva e raccolto in retroguardia – a cui mancano solo i tre punti: nel pareggio interno contro lo Spezia con la testa appena fuori dalla crisi, i padroni di casa hanno evidentemente impostato e costruito assai più di quanto fatto dagli avversari senza tuttavia riuscire a finalizzare la manovra.

Qualche dato: Spezia in campo con un 4-5-1 prudente, quasi che l’intenzione di Michele Serena fosse quella di puntare a tornare in Liguria con almeno un punticino all’attivo.

La seconda: Salvatore Mastronunzio e l’estremo del Lanciano si contendono la palma di chi ha toccato meno palloni (poi, sia chiaro, la vince Mastronunzio: marcato a uomo, pochi spazi e ancora meno palloni giocabili).

Improta che parte dalla panchina – ed è la seconda volta consecutiva – è un notizione anche perchè uno come lui – tecnico e rapido – pare sempre un gran bel riferimento offensivo.

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Taranto, a Vercelli senza Chiaretti

Dopo il cocente k.o. interno contro la Ternana nel turno infrasettimanale del mercoledì, la preparazione della truppa rossoblù è ripresa sul campo B dello ‘Iacovone‘. Nulla di grave per quanto riguarda Guido Di Deo. Il centrocampista campano è stato costretto ad abbandonare la sfida con la Ternana per crampi.

Oggi, alla ripresa della preparazione, Di Deo ha svolto un semplice lavoro di scarico, come da programma per tutti i giocatori che sono scesi in campo ieri sera. Per la sfida di domenica a Vercelli sarà regolarmente a disposizione di Davide Dionigi. Torneranno nel match con il Monza, invece, Pippo Pensalfini (infiammazione al tendine di Achille) e Jack De Gasperi (strappo al polpaccio sinistro): entrambi hanno recuperato completamente dai rispettivi, ma hanno ancora bisogno di una settimana per recuperare dal punto di vista fisico. Per la sfida di Vercelli tornerà a disposizione anche Federico Rizzi, che ha scontato il turno di squalifica rimediato dopo il rosso di Reggio Emilia.

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VIDEO Reggiana – Pro Vercelli 1-1

Reggiana poco tranquilla, Pro Vercelli in palla per un tempo e poi gradatamente svanito.

Non sono stati gli emiliani peggiori della stagione – perché nella ripresa i padroni di casa avrebbero anche potuto vincere – nè è sembrato di assistere alla prova che i piemontesi hanno sfoderato domenica contro un’Avellino letteralmente in balia degli avversari. Una frazione per parte giustifica un pareggio che rispecchia quanto visto nel corso della sfida valevole per il settimo turno di Prima Divisione A ma che non piuò rendere felici i padroni di casa.

Non solo per le occasioni – avute e sprecate – dei secondi 45′ ma anche per una classifica che non si muove affatto: ancora terz’ultimi a due lunghezze da chi precede (Monza) e a tre da chi segue (Viareggio).

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Se non è sereno, poi si rasSERENA

Quattro punti in due partite, ovvero lo stesso bottino che lo Spezia aveva messo in cassaforte nelle cinque gare precedenti. Con tutto il rispetto per un professionista impeccabile quale è Elio Gustinetti, viene da dire che Michele Serena ha preso in mano la squadra ligure nel momento giusto.

Quando, cioè, occorreva agire per solecitare una svolta. E il cambio di passo, visibile, è puntualmente arrivato. Un successo all’esordio – convincente contro il Trapani – e un pareggio sul difficile campo del Lanciano.

A conti fatti, la squadra spezzina veniva da una vittoria, un pareggio e tre sconfitte: sebbene i proclami di inizio stagione fossero altamente ambiziosi (come non essere ottimisti con quel popò di parco attaccanti: cioè. Antimo Iunco, Felice Evacuo, Salvatore Mastronunzio, Emiliano Testini, Andrea Ferretti!!!), il campo pareva aver ridimensionato ogni aspettativa.

In ordine: pareggio in casa contro l’Andria, sconfitta esterna a Frosinone, vittoria in casa contro il Piacenza e sconfitte a Siracusa e Cremona. L’era Gustinetti, inoltre, si è chiusa quando i suoi ex calciatori avevano incassato (9 gol sul groppone) più di quanto avessero realizato (8 reti).

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VIDEO Trapani – Cremonese 0-0: in Sicilia non si vince

Ottimo Trapani, giudizio che ci sentiamo di condividere con la televisione – evidentemente di parte – alla quale sottraiamo con ringraziamenti dovuti, le immagini salienti dell’incontro tra i siciliani e la Cremonese, anticipato alle 15 di ieri e tale da mettere in luce il doppio volto dei lombardi.

Per come si era messa, chi ha da recriminare (con la sua mancanza di lucidità sottoporta) è proprio la formazione di casa, a cui il pari sta stretto.

Eppure, lo spunto è questo: Cremonese in dieci nella fase finale (è la seconda volta consecutiva che i grigiorossi chiudono in inferiorità numerica, solo un caso?), in affanno per buona parte dell’incontro ma a tal punto solida da chiudere la saracinesca con prontezza e tempestività. Non si passa: i locali lo hanno beninteso, se è vero che lo 0-0 maturato in seguito a 90′ così e così sotto il piano del gioco va bene anzitutto agli ospiti.

Seconda considerazione: Cremonese stanca? Pare di sì. Non c’è la verve e la freschezza delle prime gare però: nessuno dimentichi che, a conti fatti, Rabito ha inanellato talmente pochi minuti di gioco finora che, al rientro dalla squalifica, credo il suo peso si farà sentire ancora più di quanto non lo si senta adesso.

Terza valutazione: occhio al Trapani, può anche stupire non tanto noi, quanto piuttosto i suoi stessi tifosi.

Ultimo spunto: difficile che qualcuno tra gli uomini di Oscar Brevi dimentichi presto la Sicilia. Le immagini della gara:

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VIDEO Spal – Pavia 4-0: ARMAmentario da paura

Il repertorio del grande attaccante: completo e variegato con la forza di incidere utilizzando doti balistiche di grande rilievo. La notte di Ferrara non la dimenticherà mai, sicutro. Rachid Arma, attaccante marocchino classe 1985, ha steso da solo il Pavia mettendo a segno 4 reti di ottima fattura.

La prima, un colpo di testa; la seconda e la terza, due tiri al volo; l’ultima, la più fortunosa, con la complicità della retroguardia ospite. Tutto lui, Arma: bomber della Spal alto un metro e novanta (peso 78 Kg) con alle spalle un curriculum particolare. La sua avventura nel calcio italiano inizia nel 2004: da quell’anno al 2008 indossa la maglia della Sambonifacese in serie D, dove ha realizzato 43 gol complessivi. Nel 2009 il salto di categoria: firma con la Spal, gli toccano 33 presenze e 14 reti.

E’ il trampolino di lancio per cominciare a sognare: arriva l’esperienza, purtoppo amara, in B con il Torino dove colleziona 10 presenze ma non va mai a segno. Resta nella serie cadetta anche nella stagione successiva: Cittadella e Vicenza, ma la situazione non migliora.

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7a / Pagelle Prima Divisione B: TOP Frosinone, FLOP Siracusa

Adesso è il momento. Cominciare a pensare in grande o meglio, da grande squadra. Perchè i fatti lo dimostrano, lo consentono.

E’ questo il pensiero dei tifosi del Pergocrema già fin dall’uscita dello stadio dopo che i gialloblu (8) avevano superato anche il difficile esame Siracusa (5): 2-0, una rete per tempo (Guidetti e Romondini), ospiti in nove negli ultimi dieci minuti e la capacità – in tale situazione di vantaggio – di non infierire.

Passa anche attraverso dettagli di questo tipo l’evidenza della forza mentale di una squadra. E il Pergocrema, forte lo è davvero mentre qualcuno, nello spogliatoio del Siracusa, avrà dovuto spiegare che c’è modo di perdere, mica solo quello secondo cui, oltre ai punti, occorre pure perdere la testa (3, finale indegno).

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Ebolitana shock, Marchesano lascia

Otto punti in altrettanti incontri di campionato, la media di uno a partita: così l’Ebolitana sta vivendo un momento difficile che riflette con ogni probabilità sul campo le intricate vicissitudini societarie.

Per la compagine campana si prospettano periodi nebulosi ai quali occorrerà far fronte con virtù agonistiche e umane a quel che accade nelle stanze dei bottoni.

Ieri, in occasione della sconfitta interna contro il Fondi, il presidente Vitantonio Marchesano ha rassegnato le dimissioni: spinto dal figlio Giuliano, ha ritenuto dobveroso dare un segnale importante alla piazza e ai partner proprietari: quel 4% di quote, a fronte delle fette più cospicue di altri, non è congruo alle aspettative: non dovesse modificarsi l’equilibrio interno alla società, insomma, Marchesano è pronto a sbaraccare e farsi definitivamente da parte. Parole di fuoco dopo il ko contro il Fondi:

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