Pergocrema, Pià dal 1′; Siracusa, Sottil vuole stupire

Ora, signori. come si ferma la capolista? Basteranno mai gli uomini di buona volontà e l’affidamento a qualche rito scaramantico? Ovviamente no, si parla di professionismo e per il Siracusa la questione diventa assai più delicata.

Analizzare per filo e per segno ogni punto di forza e ogni elemento di debolezza degli avversari: nello specifico, poi, il Pergocrema merita ben più di uno studio parziale se è vero – come lo è – che nel bottino di 15 punti all’attivo (sempre voi, signori: 5 vittorie e una sconfitta. Scusate se è poco) sono racchiuse anche le cifre che contano un sacco e di cui si parla non molto.

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Carrarese: Cori o Gaeta; Andria, torna Cossentino

Stesso bottino di punti – nove per ciascuna – e uno scontro diretto in quel di Massa Carrara che pare momento per valutare se, alla settima giornata di prima divisione, i toscani e i pugliesi possono ambire per davvero a un traguardo significativo e diverso da quello della salvezza tranquilla con qualche giornata di anticipo.

 E’ una delle due gare anticipate alle 15, le ultimissime dai campi soppesano due squadre con differente stato di forma.

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Trapani, Tedesco e Perrone di punta; Cremonese, Riva in mediana

Un pareggio non è certo una battuta d’arresto, a maggior ragione non può esserlo se alle spalle vi era una striscia utile di cinque vittorie consecutive. Eppure, dopo aver cullato per una serie di giornate il prestigio garantito dalla constatazione che, tra tutte le squadre europee, proprio la Cremonese detenesse il record di punti, anche solo il pareggio infastidisce.

Punto prezioso a Siracusa, mancherebbe altro. Però. Se è vero che vincere fa venir voglia di vincere, uno rischia di rimanerci peggo per le due lunghezze lasciate per strada più di quanto alletti il punticino guadagnato. Si cominci a dire: fosse qiesto lo stato mentale dei grigiorossi di Oscar Brevi, vorrebbe dire che ci si trova di fronte a una grande squadra.

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Benevento, La Camera per Grauso; Sorrento, incombe la penalizzazione

Ferve l’attesa a Benevento per il derby serale tra padroni di casa e Sorrento valevole per la settima giornata della Prima Divisione B. Pronostico incerto, anche se la squadra allenata da Maurizio Sarri è reduce da un buon periodo di forma: tuttavia, nel corso delle stracittadine la situazione verte a cambiare e nomn mancano sorprese. Il Benevento ha azzerato tempestivamente la penalizzazione di sei punti e ne ha 3 all’attivo anche se la sconfitta di Terni ha lasciato l’amaro in bocca per la maniera in cui è maturata.

Di certo si affrontano due squadre che pensano in grande e, altra verità incontrovertibile, sarà incontro speciale per l’ex tecnico sorrentino Gianni Simonelli, ora a Benevento dopo aver ha trascorso gli ultimi tre anni sulla panchina ora occupata da Sarri. Nei giallorossi di casa non ci sarà l’ex mantovano Grauso per fastidio al bicipite femorale sinistro: al suo posto giocherà La Camera, elemento di affidabilità estrema. Assente anche Frascatore che ha risposto alla convocazione della nazionale Under 20 di Gigi Di Biagio. Potrebbero farcela sia Altinier che Pedrelli.

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Taranto, Coly e l’incognita Di Bari; Ternana, 4-3-3 senza paura

Contro il Carpi è arrivata una vittoria importante che ha portato i pugliesi in vetta alla classifica e la sfida contro una Ternana anch’essa rinvigorita dalla vittoria interna contro il Benevento è per forza di cose da considerarsi quale big match della serata. Per quanto riguarda l’11 anti-Ternana, davanti al confermatissimo Bremec tra i pali, rientrerà Momo Coly al quale dovrebbe lasciare spazio il “diffidato” Fabio Prosperi.

Sosa agirebbe sul centro-destra, con Di Bari sul centro-sinistra. A centrocampo invece, complici la squalifica di Rizzi e le non perfette condizioni fisiche di Sabatino reduce da un infortunio al ginocchio, costringono Dionigi a schierare Garufo sull’out di sinistra con Antonazzo sulla corsia opposta. In mezzo tornerà nuovamente Giorgino, in tribuna a Reggio Emilia, con uno tra Di Deo (in vantaggio) e Sciaudone al suo fianco.

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Avellino, tridente con De Angelis? Carpi, Maddaloni rischia la panchina

Adesso occorre riprendere la situazione in mano prima che gli eventi degenerino: Avellino in crisi di gioco e identità, squadra sfilacciata e priva dell’esperienza necessaria per gestire e affrontare le fasi più delicate della partita.

Dal magro bottino fin qui raggranellato dagli irpini – due vittorie e quattro sconfitte, le ultime due delle quali consecutive – si evince che la sfida serale contro il Carpi rischia di essere un crocevia fondamentale per evtare di finire aggrovigliata in una zona retrocessione che è lì.

A due passi. Riscattare la batosta di Vercelli è ciò che chiedono i tifosi irpini ma gli emiliani – dal canto loro – non possono permettersi ulteriori passi falsi, pena uno sfilacciamento sempre più evidente dalle prime posizioni di classifica.

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Taranto, guai al Nord: i casi Karvonen e Berg

Tutti sul filo di lana sino all’ultimo. Davide Dionigi dunque non cambia la sua linea di pensiero, nemmeno alla vigilia del match interno contro la Ternana: l’undici che dovrebbe scendere in campo domani sera presenterà certamente alcune novità rispetto alla gara di Reggio Emilia contro il Carpi. Quasi certo il rientro di Coly, da poco diventato papà della piccola Sophia, nata nella notte tra lunedì e martedì.

“Si cambierà almeno un uomo per reparto, anche in previsione della sfida di Vercelli – ha spiegato il tecnico reggiano -. Ci saranno delle novità in tutti i reparti perché modificare gli uomini è sintomo di forza, è il segreto di questo gruppo. Io ho massima fiducia in loro, e se vinciamo dipende dal gioco che esprimiamo”.

 

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Lanciano, Pavoletti out; Spezia con Mastronunzio

Sarà uno Spezia diverso rispetto a quello che ha vinto contro il Trapani nel corso della gara di esordio del nuovo tecnico spezzino,  Michele Serena. Una gara, una vittoria: il neo arrivato sulla panchina dei liguri parte da lì ma la trasferta di Lanciano pare essere altra sfida.

Difficile per diversi motivi: il primo, gli abruzzesi – dopo un avvio di stagione encomiabile –  sono in una fase calante, hanno già subito due sconfitte consecutive e li si immagina agguerriti.

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Barletta, torna Simoncelli; Sud Tirol a tutto Campo

La vittoria colta a Bassano ha ridato linfa a un Barletta che, oltre a sbancare il Veneto, ha altresì potuto prendere atto dell’estemo senso civico della tifoseria avversaria.

Sono episodi talmente affini al senso educativo dello sport che val sempre la pena richiamarli alla memoria. Per la gara interna contro il Sud Tirol, i pugliesi puntano al bottino pieno. Lo splendido gol messo a segno da Schetter ha fatto crescere l’ottimismo, anche se qualche problema di formazione potrebbe costringere i padroni di casa a rivedere schemi, tattica e interpreti.

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Spal, dubbio Melara; Pavia con D’Errico

Ottava giornata del girone A di Prima Divisione dagli enormi auspici. In casa Spal c’è grande euforia per la vittoria colta al Sinigaglia di Como e contro il Pavia i tifosi sperano in un nuovo successo: non sarà facile perché anche l’avversario è in salute, reduce dal successo interno che si è trasformato in goleada ai danni del Foligno.

Tra gli ospiti, tuttavia, mister  Stefano Vecchi sembra intenzionato a cambiare qualcosa.

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VIDEO Rimini – Alessandria 1-0: il rigore, Brighi, la curva, la festa

Marco Brighi a tu per tu con l’estremo avversario: la sfida in posticipo serale tra Rimini e Alessandria è tutta in quell’istante. Emblematico come sanno esserlo certi riff che non escono dalla testa. E’ il minuto 13′ della ripresa, l’affondo Baldazzi-Polo va a rendere merito agli emiliani che – fino a quel momento – avevano cercato di fare la partita e sfruttare al meglio le occasioni create.

 Tanta sfortuna, quel tanto che basta di imprecisione e la bravura dei piemontesi – abili a replicare affondo su affondo e stringere i denti in chiusura – avevano impedito ai locali di andare a segno prima. Tant’è: rigore sotto la curva dove sventolano i colori biancorossi.

La boccia lucida di Brighi che raccoglie palla e la sistema sul dischetto che dista 1 metri dalla porta. Rincorsa discreta, ti sembra che stia per tirare una fucilata invece. No: palla nel sacco con portirere dall’altra parte (lui a destra, l’estremo mentre la sfera se ne andava a sinistra) in seguito a piatto di precisione. E allora.

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VIDEO Sud Tirol – Portogruaro 2-0: Stroppa sta ingranando

Lo stadio Druso e Giovanni Stroppa: pareva che il Sud Tirol dovesse riservare a chi con il calcio ha sempre avuto un rapporto tale da potrgli dare del tu, da potergli scrutare fin dentro l’occhi l’amara scoperta di cosa volesse dire riuscire a vincere col contagocce. Col misurino. Invece, Giovanni Stroppa da Paullo ha ribaltato gli eventi con una giocata.

Proprio come faceva quando scorazzava sul terreno di gioco e gli avversari faticavano a capire come facesse, con quel piede lì, a mettere il pallone in quel punto là.

 Ai danni di un Portogruaro troppo brutto per essere vero, i padroni di casa hanno sbianchettato l’uno alla voce vittorie per scrivervi in calce un due grande così.

Seconda vittoria casalinga – semmai in trasferta occorrerebbe migliorare nettamente il trend – maturata in virtù di due reti che hanno piegato le resistenze – ripetiamo, velleitarie – degli ospiti e fatto sì che il gran bel balzo in avanti possa garantire sonni certo più tranquilli di quelli che ci si poteva permettere in precedenza.

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